A4 Holding boccia la tariffa unica per le autostrade. «È un’utopia»

«Al ministero delle Infrastrutture stanno studiando come mettere ordine alla giungla delle tariffe autostradali. Ma al momento credo che sia un’utopia mettere d’accordo i 23 concessionari e individuare un’unica tariffa». Ne è convinto Bruno Chiari, direttore generale di A4 Holding, la concessionaria della tratta Brescia-Padova che ieri ha presentato il nuovo Centro operativo della viabilità, cuore nevralgico della gestione del traffico autostradale nelle tratte dell’A4 e dell’A31 Valdastico.
Un investimento di quattro milioni per controllare e predisporre gli oltre 230 chilometri di rete autostradale alla mobilità del futuro. All’incontro era presente anche il presidente di A4 Holding, Gonzalo Alcade: «Nel 2023 il traffico veicolare sulle nostre tratte è cresciuto del 3,2% e siamo riusciti a mantenere comunque un basso livello di incidentalità, nonostante gli oltre 350 mila veicoli che ogni giorno transitano lungo le nostre autostrade. Il nuovo Centro operativo permette di ottimizzare e perfezionare tutti i servizi legati alla sicurezza e al comfort di chi viaggia».
Ma la presentazione è stata anche l’occasione per fare il punto sulle questioni d’attualità, dalla scadenza della concessione prevista per la fine del 2026 all’imminente collegamento con la Pedomontana a Montecchio, dal progetto di quarta corsia alla tariffa unica autostradale su cui sta spingendo la Regione. Nei giorni scorsi era stata Elisa De Berti, assessore alle Infrastrutture, a sostenere che «sull’A4 una quarta corsia dinamica può essere sufficiente, mettendo a sistema una tariffa autostradale unica. Il problema infatti è la tariffa alta in Pedemontana e molto bassa in Brescia-Padova (17 centesimi al chilometro contro 6, ndr). Ma gli utenti hanno il diritto di usare indistintamente le infrastrutture esistenti e l’obiettivo dovrebbe essere una tariffa unica regionale». Il dossier è sul tavolo del viceministro Edoardo Rixi che sta cercando di capire come procedere a livello nazionale. «Attualmente il sistema è una giungla», ammette Chiari, «ma credo sia un’utopia arrivare a un’unica tariffa. Per quanto riguarda invece la quarta corsia stiamo attendendo indicazioni dal ministero che ci ha chiesto di predisporre un documento per evitare la congestione di mezzi. Però è chiaro che da Brescia a Montecchio non ci sono alternative e, voglio anche sottolineare, che un intervento come la realizzazione della quarta corsia sarebbe anche l’occasione per rendere più moderna l’intera tratta».
Un progetto che non è visto di buon occhio dalla Regione che si appresta a inaugurare l’atteso collegamento con la Pedemontana a Montecchio. «Confermo che la data è il 3 maggio», aggiunge Chiari, «ma non credo che avrà un impatto significativo sulla nostra tratta di A4, per questo abbiamo valutato necessaria la realizzazione della quarta corsia. Da Brescia a Verona poi i cantieri per l’alta velocità hanno già creato il sedime per cui non si partirebbe da zero. In questi mesi abbiamo fatto incontri con le diverse amministrazioni coinvolte e nessuna si è detta contraria, anzi ci hanno invitato ad andare avanti con il progetto».
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