«Generali più sostenibili contro la pandemia. Supererà la crisi chi avrà capacità di visione»

Le Generali, prime fra le compagnie assicurative in Europa, hanno dedicato l’ultimo Investor Day ai temi della sostenibilità, fondamentali per gestori di fondi, aziende, regolatori e anche per i clienti. Giulia Raffo, genovese, è dal maggio 2019 Group Head of Investor & Rating Agency delle Generali. Dopo una lunga carriera nella City di Londra, oggi è l’interlocutore del gruppo con i mercati finanziari.
Le Generali, che hanno appena ottenuto la conferma del rating da parte di Moody’s, sono fra le 100 aziende più sostenibili al mondo secondo la classifica di Corporate Knights: «Il nostro piano al 2021 -chiarisce Raffo- punta a un obiettivo di 4,5 miliardi di nuovi investimenti green e sostenibili. Inoltre stimiamo di aumentare la porzione di premi derivanti da prodotti con valore socio-ambientale del 7-9%. Non c’è futuro per chi non rispetta questi valori essenziali.
Alle Generali non ci siamo fatti cogliere impreparati e da tempo abbiamo orientato i nostri prodotti e e analisi strategiche sulla sostenibilità. Ad esempio approvando fra le attività principali una strategia sul cambiamento climatico».
Sostenibilità è ormai una parola chiave per l’economia e la finanza. Le Generali, dedicando parte dell’ultimo Investor Day ai temi sociali e degli investimenti etici, hanno lanciato un segnale chiaro in tempi di pandemia. Gli investitori e i regolatori prestano un attenzione crescente ai temi sociali, dell’ambiente e della governance (Esg) delle aziende. La pandemia ha acceso potenti riflettori su questi temi verso i quali da tempo alle Generali dedichiamo un’attenzione crescente che si riflette anche nel nostro bilancio. La sostenibilità deve fondarsi su una governance molto chiara che la metta al centro di tutti i capitoli del business. Lo dimostra l’obiettivo del piano strategico presentato dal Group Ceo Donnet di diventare partner di vita dei nostri clienti. I mercati in tempi di pandemia apprezzano la capacità di visione a lungo termine.
Come la pandemia ha cambiato la percezione del rischio sui mercati dopo la crisi del 2008 e la tempesta europea sul debito sovrano e sullo spread? Ci sarà una fortissima selezione sui mercati fra chi riuscirà a competere nel nuovo mondo post-Covid con continuità operativa e chi invece farà fatica a reinventarsi un business model. La pandemia ha creato una discontinuità e accelerato la digitalizzazione. Nei servizi finanziari vincerà chi saprà essere sempre presente nella vita del cliente e rispondere con agilità ai suoi bisogni. Una visione che alle Generali teniamo ben presente.
Cosa chiedono oggi gli investitori rispetto a un anno fa, prima dell’emergenza Covid? Bisogna avere capacità di visione e una strategia chiara e coerente e fedele ai propri vantaggi competitivi. Sono queste le preoccupazioni che si riflettono maggiormente nelle richieste degli investitori anche rispetto agli indicatori finanziari di breve termine. La pandemia ha imposto una riflessione su un orizzonte lungo che guarda a tutti gli stakeholder. Prevedo ci sarà una forte selezione fra aziende vincenti e perdenti, fra quelli che si faranno cogliere impreparati e invece chi dimostrerà di avere una strategia chiara e una direzione coerente.
Le Generali sono scese in campo con svariati interventi per sostenere l’economia. Qual’è oggi il ruolo di Generali come investitore istituzionale “di sistema”? La sostenibilità impone una responsabilità sociale a un grande gruppo come le Generali che hanno stanziato fino a 100 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza Covid in 25 Paesi. Voglio ricordare anche la proposta lanciata dal Group Ceo Philippe Donnet per istituire un fondo pandemico europeo per sostenere le piccole e medie imprese. Ricordo anche la richiesta all’Ue di accelerare gli obiettivi per la riduzione dei gas serra. Stiamo lanciando altre due iniziative: la prima con una offerta specifica di prodotti per il consumo responsabile; la seconda con l’istituzione di un premio per le Pmi più sostenibili.
Il green bond ha avuto molto successo. Con quali obiettivi di investimento? Il green bond è un esempio di come la sostenibilità sia diventata un oiettivo prioritario delle Generali e sia al centro delle nostre attività, nei nostri investimenti così come nel rapporto con dipendenti e comunità di riferimento. Siamo stati il primo gruppo assicurativo ad emettere uno strumento di debito subordinato green nel 2019 e a questo abbiamo fatto seguito con un secondo green bond pochi mesi fa. Si chiama green perchè i mezzi raccolti sul mercato devono essere canalizzato esclusivamente su investimenti con impatto ambientale responsabile. Ci deve essere una rendicontazione chiara sull’impiego del funding e a tal proposito a poco più di un anno dalla prima emissione abbiamo pubblicato il primo report sulla destinazione delle risorse raccolte.
E nel sociale? Tre anni fa abbiamo avviato The Human Safety Net, una iniziativa importante in tempi di Covid in sostegno delle famiglie di rifugiati in venti Paesi dall’Europa all’Asia al Sudamerica con un investimento a fine 2020 di circa 15 milioni di euro. Inoltre abbiamo programmi specifici per la diversity con attenzione alle donne che devono conciliare vita lavorativa e familiare e per la prima volta cominciano a farsi spazio anche nel mondo della finanza. Importante in tempi di pandemia è anche l’uso esteso dello smart working.
Come vede i mercati finanziari al tempo del Covid? Abbiamo visto mercati molto volatili con alcuni forti rimbalzi spinti soprattutto dalle news sui vaccini. Restiamo comunque immersi in una situazione di forte incertezza legata alla ripresa economica e alla tenuta sul fronte del credito. Importante sarà quantificare i danni della pandemia nel settore privato specie in termini di potenziali default. E capire quanto le manovre pubbliche di supporto possano essere sostenute nel tempo. Mi aspetto mercati che mostreranno ancora queste situazioni di volatilità e incertezza con rotazioni anche violente fra i settori a causa della mancanza di una visibilità chiara richiesta dei mercati. — © RIPRODUZIONE
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