La semestrale di Zignago Vetro: utile netto a 8,8 milioni, in flessione del 60%

I ricavi nei primi sei mesi dell’anno sono stati in leggero calo rispetto allo stesso periodo del 2024: 308,5 milioni (-6,2%) contro i precedenti 329 milioni. L’Ebitda è calato del 30,5%, a 51,3 milioni. E’ migliorata invece la gestione di cassa, pari a 68,3 milioni prima degli investimenti contro i 49,4 milioni del primo semestre 2024 

La redazione

Zignago Vetro chiude la sua semestrale 2025 con ricavi in leggero calo rispetto ai primi 6 mesi del 2024 (-6,2%) a quota 308,5 milioni di euro (erano 329 milioni nello stesso periodo del 2024). Il 30,6% di questi sono stati realizzati fuori del territorio italiano.

In calo del 30,5% invece l'Ebitda che si attesta a 51,3 milioni di euro, con un Ebitda margin del 16,6%, mentre l'utile netto di gruppo si ferma a 8,8 milioni di euro, in flessione del 60,5% sullo stesso periodo dell'anno scorso.

Migliora nel primo semestre del 2025 la generazione di cassa che, prima degli investimenti, è pari a 68,3 milioni di euro (contro i 49,4 milioni del primo semestre 2024).

Sostanzialmente stabile l'indebitamento finanziario netto, che si attesta a di 300,4 milioni di euro (contro i 297,6 milioni dello stesso periodo del 2024) dopo esborsi per investimenti pari a 27,8 milioni e dividendi per 39,7 milioni.

Per quanto riguarda l'evoluzione prevedibile della gestione, la ripresa della domanda di contenitori in vetro per bevande e alimenti continua ad essere caratterizzata da un contesto competitivo, mentre nel mercato dei contenitori per cosmetica e profumeria la domanda risente ancora del rallentamento evidenziato durante l’anno precedente.

«Nel corso del 2025 - si legge in una nota della società - le tensioni commerciali e il perdurare dell’instabilità geopolitica potrebbero avere impatti negativi che il gruppo sta attentamente monitorando. In tale contesto, le società del gruppo sono impegnate a ristabilire l’equilibrio nella dinamica dei costi di produzione e dei prezzi di vendita. L’ottimizzazione nell’utilizzo della capacità produttiva ed il controllo dei costi, nonché la costante ricerca della flessibilità, continuano ad essere elementi fondamentali per il recupero della marginalità del Gruppo e il mantenimento della forte generazione di liquidità, elementi quest’ultimi che hanno mostrato segnali positivi nella seconda parte del semestre».

 

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