Anfao, ecco le strategie per il futuro dell’occhialeria italiana

Dall’assemblea generale dell’associazione nazionale dei fabbricanti di articoli ottici, riunita a Venezia, un piano d’azione tra cultura, export, sostenibilità e formazione per rafforzare la filiera. La presidente Berton: «Anfao è al fianco delle imprese per rappresentarle con autorevolezza e costruire strumenti reali, formativi e di sistema»

La redazione

Il 2025 si conferma un anno carico di incognite per l’industria italiana dell’occhialeria. Dall’export in contrazione (-1,5% nel primo trimestre dell’anno) alle tensioni geopolitiche, dall’aumento dei costi alla minaccia concreta di nuovi dazi americani, il contesto appare quanto mai incerto, ma non privo di risposte che Anfao – l’associazione nazionale dei fabbricanti di articoli ottici – ha scelto di lanciare dal veneziano Palazzo Flangini dove l’assemblea generale si è riunita per fare il punto su un percorso denso e per rilanciare su più fronti: sostenibilità, cultura d’impresa, formazione e tutela del comparto.

«Ci ritroviamo in un momento tanto strategico quanto complesso per il nostro comparto. La prima parte del 2025 – ha dichiarato in apertura dei lavori la presidente Lorraine Berton – è stata ricca di sfide e di segnali preoccupanti, ma anche di conferme importanti sul fronte della coesione e della forza del nostro settore. Oggi più che mai siamo chiamati a fare sistema, a rilanciare con determinazione una voce unita e credibile nei confronti delle istituzioni italiane ed europee, ma anche verso i nostri principali partner globali. L’industria dell’occhialeria italiana - ha proseguito Beton - è da decenni un’eccellenza riconosciuta nel mondo. È nostro dovere difenderla da qualsiasi tentativo di limitazione e sostenerla nel suo percorso di crescita e trasformazione».

Il fronte commerciale resta caldo e la possibilità di dazi americani inquieta il settore. A questo proposito, Anfao fa sapere di essere in prima linea nel dialogo con le istituzioni, per rappresentare gli interessi dell’intera filiera.

«L’ipotesi di un inasprimento dei dazi da parte degli Stati Uniti è una minaccia concreta, non solo economica ma anche simbolica. Non possiamo permettere che barriere commerciali alterino la libera competizione internazionale. Stiamo lavorando affinché la voce dell’occhialeria italiana arrivi forte e chiara sui tavoli ministeriali e nelle sedi europee» dichiara la presidente Berton.

D’altro canto, la combinazione di fattori macroeconomici – dai conflitti internazionali ai dazi, passando per la pressione normativa e i costi produttivi – impone una strategia di tutela e valorizzazione della filiera italiana, che Anfao sta portando avanti con determinazione.

Fondamentali quindi anche le attività di internazionalizzazione che, nonostante gli ottimi rapporti con gli organi governativi, faticano a decollare. “Supportare concretamente le aziende del settore sul piano internazionale rappresenta, oggi più che mai, una priorità assoluta per ANFAO. Riteniamo fondamentale garantire continuità e solidità alle azioni di promozione all’estero, offrendo strumenti e risposte tempestive alle esigenze delle imprese» informa il vicepresidente vicario Davide Degl’Incerti Tocci.

Nel corso dell’assemblea è stato tracciato un bilancio delle attività associative. Tra i progetti in evidenza, Walk the Talk, programma sui comportamenti inclusivi, e il percorso ESG dedicato alle aziende associate, con l’obiettivo di diffondere la cultura del bilancio sociale. Sempre sul fronte green, avanza la certificazione CSE, nuovo standard europeo per l’occhialeria sostenibile.

Sul piano medico-scientifico, si è parlato di Eyevolution, iniziativa di dialogo con la classe medica, e del nuovo protocollo per la telerefertazione, sviluppato in collaborazione con l’Osservatorio Presbiopia.

A testimoniare l’impegno verso le nuove generazioni, la Giornata della Creatività e il master gratuito in export management realizzato con la Luiss Business School.

Oltre 2.000 visitatori e un’ampia risonanza mediatica per la mostra “The Lens of Time – The History of Eyewear in Italy”, promossa da Anfao insieme alla Fondazione Museo dell’Occhiale, alla Fondazione di Venezia e alla Fondazione M9 – Museo del ’900. Un viaggio nella storia dell’occhialeria italiana che resterà visitabile a Palazzo Flangini fino al 30 luglio, per poi approdare, con una sezione dedicata, al Museo M9 di Mestre, nell’ambito della mostra “Identitalia – The Iconic Italian Brands”, dal 18 settembre al 15 febbraio 2026.

«La nostra forza è il coraggio di innovare senza perdere l’identità. Oggi Anfao è sempre più un laboratorio di idee e azioni concrete, capace di fare sintesi tra industria, cultura e formazione. Insieme possiamo costruire una filiera sempre più coesa, sostenibile e protagonista, in Italia e nel mondo» ha concluso la presidente Berton.

A chiudere i lavori, la restituzione pubblica dei laboratori IUAV, realizzati in collaborazione con Anfao e Fondazione di Venezia. Tre workshop tematici – sull’interfaccia tra corpo e tecnologia, sull’estetica della sostenibilità e sui dispositivi visivi per lo sport inclusivo – hanno coinvolto oltre 60 studenti. Un progetto che evidenzia come cultura, formazione e impresa possano generare innovazione tangibile.

 

 

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