Federorafi, l’export a settembre supera gli 8 miliardi

I numeri dell'elaborazione a cura del Centro Studi Confindustria Moda su dati Istat, resi noti oggi a Vicenza, in occasione della vigilia dell'apertura della prima rassegna internazionale orafa, prevista domani 19 gennaio in Fiera

Per il settore orafo esportazioni dei primi nove mesi del 2023 in crescita dell'11,3%, che consente di superare quota 8 miliardi di euro. Sono questi i numeri dell'elaborazione a cura del Centro Studi Confindustria Moda su dati Istat, resi noti oggi a Vicenza, in occasione della vigilia dell'apertura della prima rassegna internazionale orafa, prevista domani 19 gennaio in Fiera.

Dopo nove mesi la crescita del 2023 è a doppia cifra, nonostante il rallentamento nel terzo trimestre, ampiamente previsto (+4,2% rispetto al 13,7% del secondo trimestre e al 16,2% del primo). Secondo la fotografia che Federorafi fa del settore si confermano principali mercati di destinazione la Svizzera (15% del totale, +31,2% sullo stesso periodo del 2022), Stati Uniti (13,4%, +5,3%) e Francia (10,2%, +15,8%). Frenano Germania, Regno Unito, Sud Africa, Canada mentre continua l'emorragia verso la Russia e l'Ucraina (-24,6%). Arezzo, Vicenza e Alessandria con Milano sono i poli dove si concentrano i maggiori flussi in esportazione.

Nei primi nove mesi del 2023 cresce dell'8,1% il dato cumulato del fatturato delle imprese, rilevato nell'indagine congiunturale tra gli associati. Dopo l'aumento a due cifre del primo trimestre (+11,3% tendenziale) rallenta la crescita (+7,2% aprile-giugno, +5,9% luglio-settembre). In lieve calo la produttività (-1,8% rispetto allo stesso periodo del 2022). Il dato sull'occupazione conferma invece il trend positivo con 1.336 addetti in più dal dicembre 2022 (+4,1%). 

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