È tempo di 730: ecco tutti i nuovi rimborsi

Lunedì prossimo sarà disponibile il modello precompilato. La Cgil: muoversi in fretta e bene per ottenere i rimborsi  

UDINE. È tempo di dichiarazione dei redditi. Caf e studi professionali scaldano i motori per l’avvicinarsi della scadenza fiscale. Il modello 730, destinato a lavoratori dipendenti e pensionati, è il primo a partire, con importanti novità che riguardano le spese detraibili (spese per i trasporti pubblici, per gli studenti con difficoltà di apprendimento, interventi sul verde, erogazioni a Onlus).

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La redazione
Compilazione, modulo, modello 730, dichiarazione dei redditi.


Fai da te o con il Caf. Da lunedì 15 aprile sarà disponibile online il 730 precompilato, cioè la dichiarazione dei redditi per lavoratori dipendenti e pensionati in cui figurano dati già predisposti dall’Agenzia delle entrate. I contribuenti potranno provvedere per proprio conto all’invio, con o senza apportare modifiche, oppure – e questa è la procedura consigliata per chi non ha dimestichezza con le tematiche fiscali - potranno servirsi dell’aiuto di professionisti o operatori dei Caf, centri di assistenza fiscale, dando loro mandato per completare tutta la procedura.

Gli esperti raccomandano di arrivare al momento della dichiarazione dei redditi preparati e muniti di ricevute, scontrini e tutto quanto sia necessario per poter accedere alle detrazioni e alle deduzioni previste dalla normativa. Il consiglio è di pensare per tempo a seguire le giuste procedure, facendo molta attenzione ogni qual volta si conclude una transazione e avendo chiaro che i soldi versati per la casa o per le visite mediche potrebbero essere in parte recuperati.

«La dichiarazione dei redditi deve essere vista anche come un’opportunità, non solo come un momento negativo – dice uno dei responsabili d’area dei Caaf Cgil – Perché con il 730 i contribuenti possono recuperare alcune spese attraverso detrazioni e deduzioni. Lo scorso anno, ad esempio, l’85% dei nostri contribuenti ha ottenuto, in media, 700 euro a testa».

PRECOMPILATO DAL 15. Dalla metà del mese in corso, dunque, i cittadini potranno avere accesso al proprio 730 precompilato sul sito dell’Agenzia delle entrate dopo aver inserito un codice pin di accesso, il quale può essere richiesto anche online collegandosi all’indirizzo www.agenziaentrate.gov.it.

Sul modello precompilato dovrebbero esserci i vari dati comunicati all’Agenzia da datori di lavoro, medici, farmacisti, banche eccetera e se il contribuente li ritiene corretti può inviare direttamente la dichiarazione, altrimenti è possibile inserire delle integrazioni.

OCCHIO AI DOCUMENTI. Se si opta per rivolgersi a un Caf è importante ricordarsi di portare con sé tutti i documenti necessari per poter accedere a detrazioni e deduzioni. «Normalmente i cittadini si trovano in difficoltà con le pratiche connesse alle ristrutturazioni e agli interventi volti al risparmio energetico, perché le norme che li riguardano sono molto complesse e le persone fanno fatica a mettere insieme tutti i documenti – dicono alla Cgil – Servono atti ben precisi erogati in tempi stabiliti, quindi consigliamo di fare molta attenzione e di muoversi per tempo, perché una volta che la pratica è instradata in maniera scorretta è facile perdere i benefici previsti dalla legge».

LE SPESE SANITARIE. Altro aspetto delicato sono i dati relativi alle spese sanitarie, che hanno esordito all’interno del 730 precompilato nel 2016 sollevando vari dubbi relativi alla privacy. Per ovviare a questo problema «quando viene eseguita una visita medica è possibile chiedere che l’erogazione di quel servizio non sia inviato all’Agenzia delle entrate tramite l’utilizzo della tessera sanitaria. La spesa, poi, può essere eventualmente inserita nel 730 dall’interessato», spiegano al Caf.

FIGLI A CARICO. Per quanto riguarda le spese deducibili e detraibili, d’altra parte, è possibile farsi un’idea di quelle previste consultando la guida presente nell’articolo a fianco. Rispetto allo scorso anno sono detraibili gli investimenti per l’acquisto di abbonamenti ai mezzi pubblici, ad esempio, oppure le spese per la sistemazione dei giardini.

La Cgil, inoltre, nella sua guida alle detrazioni del 730 riporta un dato: «Per i figli fino a 24 anni viene elevato il limite per essere considerati fiscalmente a carico, il quale passa da 2841 a 4000 euro. Resta invece invariato quello relativo agli altri familiari». Il sistema di detrazioni per i figli a carico, però, sarà valido a partire dall’anno di imposta 2019, per poterne usufruire, dunque, occorrerà aspettare.
 

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