Cooperativa di Cortina, un tesoro ereditato dalla storia ampezzana

CORTINA. Ammonta a 34,250 milioni il fatturato consolidato 2018 de La Cooperativa di Cortina d'Ampezzo. Un intenso lavoro partito da lontano ha fatto della Cooperativa un punto di riferimento per residenti e turisti. Storicamente La Cooperativa di Cortina fu la prima cooperativa di consumo dell’intero Alto Adige.
Venne fondata nel 1893 e registrata a Bolzano con il nome di “Consumverein Ampezzo”. Un dato che la dice lunga sull’intraprendenza del paese che allora contava circa 3 mila abitanti e faceva parte dell’Impero austro-ungarico.
La solidarietà che caratterizza la gente di montagna si era concretizzata nei secoli passati nel fòntego, un magazzino istituito dal Comune per fornire a prezzo di costo, e talvolta gratuitamente ai più bisognosi, beni di prima necessità, per le attività agricole e pastorali e per le esigenze della vita quotidiana. Ma la chiusura del fòntego, nel 1888, e la necessità di creare un’istituzione che avesse le stesse funzioni, e facesse da calmiere sui prezzi, fu la principale ragione che indusse venticinque intraprendenti promotori a costituire, cinque anni dopo, la Società Cooperativa.

Nasceva così, con la prudenza dettata dalla saggezza, una struttura che con il passare del tempo sarebbe diventata parte integrante della comunità d’Ampezzo e le cui vicende sono strettamente intrecciate all’evoluzione sociale, economica e turistica della Conca. All’inizio fu un semplice magazzino, in località Pontechiesa, un locale aperto solo poche ore alla settimana (la domenica e il mercoledì mattina) e con un solo dipendente. Fin dal primo statuto le finalità sociali della Cooperativa furono chiarissime.
L’attività doveva essere rivolta a favore dei soci, alle loro famiglie, agli artigiani, ai contadini, procurando loro vantaggi, comodità e risparmi. A instillare negli ampezzani l’idea di fondare una Cooperativa di consumo e una Cassa rurale fu don Giuseppe Dasser. Un altro sacerdote, don Alfonso Videsott fu eletto primo presidente della Cooperativa d’Ampezzo.
Il consiglio di amministrazione oggi è presieduto dall'avvocato Paolo Ghezze. Nell'era moderna, pur col mutare dei tempi, la funzione sociale della Cooperativa è ben evidenziata dallo statuto in cui si dice che la società «si propone sia di vendere che di acquistare beni e servizi nel modo più vantaggioso per i soci, sia di migliorare le loro condizioni materiali e morali». Nel marzo del 1895 i soci divennero già 184.
Oggi sono 608 con quote indivisibili. Nel 1974 venne costruita la sede attuale. L’offerta a residenti e turisti non si è mai fermata. Si sono aggiunti il Centro Casa e il discount alimentare di Pian da Lago, i negozi di moda, abbigliamento, calzature e accessori sportivi “Salewa”, “Stock House”, “The North Face”, “Cmp”, tutti in Corso Italia.
La Cooperativa ha acquistato anche l’ex fabbrica di sci Morotto, ubicata nell’area sportiva di Fiames, e successivamente lo storico Concordia Parc Hotel, confinante con la sede. Fuori Cortina, e precisamente a La Villa in Val Badia, La Cooperativa gestisce insieme a soci locali il punto di vendita Sport Tony. Dà lavoro a 159 dipendenti con una forte presenza femminile: 101 donne e 58 uomin. All’interno del grande magazzino si sta già lavorando per ampliare e rinnovare il reparto alimentari e per dotare La Cooperativa di un parcheggio riservato ai clienti, direttamente collegato con il supermercato. Curiosità: gli scontrini battuti nel 2018 sono stati un milione 444.074 con un ’aumento delle vendite del 2,59 per cento sull’anno precedente. —
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