Confindustria: Nordest diviso fra Boccia e Vacchi

VERONA. Tutte le anticipazioni sono confermate. Il Nordest è diviso fra Boccia e Vacchi. Dalla riunione con i tre saggi di Verona è uscita una sostanziale parità fra i due. Con una incognita: Udine. Ma il calcolo ponderato premia Boccia.
Perché il presidente degli industriali friulani, Matteo Tonon, è negli Stati Uniti per lavoro. E soltanto la sua presenza potrà sciogliere il nodo candidatura. Il direttivo friulano ha votato per la fase iniziale delle consultazioni ed è emersa una scelta per Vacchi. Manca però ancora il placet del presidente che scioglierà la sua riserva soltanto al rientro dagli Stati Uniti. E la linea sembra essere diversa.
Dal confronto con i tre saggi Adolfo Guzzini, Giorgio Marsiaj e Luca Moschini nella sede di Confindustria Verona sono uscite due fazioni pressoché uguali, ma contrarie. Padova, Treviso, Belluno, Pordenone, Trieste e Gorizia su Vacchi. Bolzano, Verona, Vicenza, Venezia e Rovigo su Boccia. Udine, come detto, a sorpresa dovrebbe propendere per Vacchi. E quindi il Friuli Venezia Giulia ne uscirebbe compatto.
Il Comitato di Presidenza di Confindustria Padova ha scelto in maniera unitaria il candidato alla prossima Presidenza di Confindustria: pieno sostegno alla candidatura di Alberto Vacchi.
La decisione è stata presa all’unanimità, anche a seguito del preliminare e più largo confronto avvenuto nella Giunta - che ha peraltro espresso apprezzamento a tutti i candidati e riconosciuto, in particolare, le qualità di Vacchi e Bonometti - e del mandato affidato al Presidente.
Il Presidente Massimo Finco, forte del mandato degli Organi associativi, ha riferito alla Commissione di designazione nell’audizione a Verona, la decisione di Confindustria Padova di convogliare i propri voti nel Consiglio Generale di Confindustria su Alberto Vacchi.
«Ci hanno convinto il profilo e le idee di Alberto Vacchi - dichiara il Presidente di Confindustria Padova, Massimo Finco - che incarna valori, principi e visione strategica di un’imprenditoria che compete nei mercati del mondo e che va difesa, e quell’istanza di radicale discontinuità di Confindustria che richiede un mondo cambiato e che gli imprenditori sollecitano».
Un imprenditore del manifatturiero, forza vera e trainante del nostro Paese, e che sa riconoscere nel rinnovamento delle relazioni industriali, nell’internazionalizzazione e nell’innovazione ad alto contenuto tecnologico, nei valori della persona e del merito, le leve indispensabili per rilanciare la competitività delle piccole, medie e grandi imprese e ciò che fa la differenza, cioè la forza della filiera.
Una personalità forte, con una visione innovativa della rappresentanza e dell’identità di Confindustria; dialogante e proattiva, ma anche capace di parlare alla società e alle giovani generazioni per affermare il valore dell’industria e mobilitare le energie migliori.
«Ci auguriamo - conclude Finco - che durante la futura governance di Confindustria il Triveneto sia foriero di una vera spinta verso il cambiamento del nostro frammentato sistema che neanche stavolta si è vista e che gli imprenditori si aspettano».
Pordenone è su Vacchi: «Abbiamo dato il nostro sostegno a Vacchi». Così Michelangelo Agrusti, presidente di Unindustria Pordenone, ha annunciato il sostegno ad Alberto Vacchi nella corsa per la presidenza di Confindustria.
Verona, Vicenza e Venezia-Rovigo sono su Boccia. «Abbiamo fatto l'incontro» con i saggi «in modo direi atipico dato che noi, Verona, Vicenza e Venezia, siamo andati insieme, perchè esprimiamo un pensiero comune e condiviso. La nostra indicazione è stata di andare su Boccia». Così Giulio Pedrollo, presidente di Confindustria Verona, ha annunciato il sostegno dell'associazione territoriale da lui guidata, insieme a quello di Confindustria Padova e di Confindustria Venezia-Rovigo, per Vincenzo Boccia nel processo di scelta del nuovo presidente di Confindustria.
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