Confindustria: Boccia o Vacchi? Il Nordest si divide

Incontro a porte chiuse allo Sheraton di Padova. Sul tavolo le domande ai quattro candidati alla presidenza di viale dell'Astronomia. Dopo Federmeccanica, Assolombarda e Giovani, il Nordest cerca unità e un vicepresidente

PADOVA. Aurelio Regina è il candidato del Lazio. Alberto Vacchi è l’uomo di Assolombarda e dell’Emilia Romagna. Vincenzo Boccia ha convinto i Giovani, di cui è stato vicepresidente. Ma non tutti, dicono i rumor.  Di certo è con lui l'intera Basilicata. Federmeccanica, infine, ha precisato che "il futuro presidente di Confindustria deve essere espressione dell’Industria metalmeccanica e dunque portatore della volontà di rinnovamento perseguita in questi anni dalla Federazione". Il che fa pensare a un voto diretto ad Alberto Vacchi.

Ma chi sarà l’uomo che convincerà il Nordest?

Stamani, dalle 10 allo Sheraton di Padova le confindustrie del Nordest hanno incontrato a porte chiuse i quattro candidati alla poltrona di Confindustria. Non mancava nessuno. C'erano tutti i vertici delle territoriali. I portatori di voto come Andrea Tomat. I presidenti nazionali come Alberto Baban della Piccola. Direttori e Giovani.

Otto domande per un faccia a faccia diretto coordinato da Stefano Micelli, economista e direttore della Fondazione Nord Est.

"Una corsa vera, tutti candidati preparati, bravi e convincenti" spiega Gianni Potti che  ai vertici di Confindustria Sistemi Territoriali. "Un incontro fondamentale per capire - chiosa Roberto Zuccato, presidente degli industriali veneti - visto che fino al 17 marzo non è ammesso presentare i programmi. Le risposte alle nostre domande sono state importanti: ora dobbiamo decidere come proseguire e per farlo iniziereremo gli incontri con le territoriali". Zuccato riconferma la voglia di una scelta coesa per l'intero Nordest. Ma un nome ancora non emerge da quest'area che ha un voto che pesa il 18%.

Due le certezze ad oggi. Nonostante i rumor, Zuccato non è un candidato alla vicepresidenza per il Nordest. "Io non sono disponibile" avverte. Ma anche, in risposta alla lettera inviata da Stefano Dolcetta, "non stiamo barattando una vicepresidenza". Quello che farà il Nordest è sondare le proposte per la vicepresidenza di ogni territoriale e proporre al candidato 4-5 persone.

Dietro le quinte, si vocifera che i due più probabili, per un testa a testa, sono oggi Alberto Vacchi e Vincenzo Boccia che è l’uomo della Piccola Industria candidato, dal veneto e presidente delle Pmi d’Italia, Alberto Baban. Minori i consensi per Aurelio Regina e il bresciano Marco Bonometti che ha comunque spaccato la Lombardia e forse potrebbe trascinarsi qualche voto nel veronese.

Difatti, ad un primo test sondato al momento tra gli usciti dalla sala dello Sheraton il Nordest potrebbe non procedere compatto. Qualcuno parla di diversi orientamenti tra Veneto occidentale (Vicenza-Verona sarebbero verso Boccia) e orientale (Padova e Treviso con Vacchi). Con Alberto Baban che nel pomeriggio ha cercato di "motivare perché la Piccola ha scelto Boccia".

D'altronde il confronto è tra un imprenditore (Vacchi) e un confindustriale (Boccia). Il primo capace di muoversi a Milano, in Assolombarda, il secondo a Roma, in Confindustria e nella lobby. Non sono in pochi a vociferare, o meglio suggerire, l'ipotesi ticket (accordo per la vicepresidenza) tra i due. I feeling pare esserci, dicono i nordestini. Ma gli addetti ai lavori per ora lo escludono.

L’incontro con i saggi delle territoriali nordestine è già fissato il prossimo 9 marzo a Verona.

@eleonoravallin

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