Crescono le imprese in Italia: nel secondo semestre il miglior saldo da 5 anni
Quasi 33 mila nuove realtà nel Paese, secondo l’analisi di Unioncamere e InfoCamere. A Nord Est si registra un incremento di 5.641 imprese

Aumenta il numero delle imprese in Italia. Il secondo trimestre del 2025 si chiude con un saldo positivo di 32.800 imprese tra iscrizioni e cessazioni: è il miglior risultato degli ultimi cinque anni nello stesso periodo. A Nord Est l'incremento è di 5.641 imprese, che portano il numero complessivo a 1.103.717 con un tasso di crescita dello 0,51%
Sono i numeri contenuti dell’analisi trimestrale Movimprese, condotta da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio. Secondo l’analisi, in tutta Italia tra aprile e giugno sono nate 80.205 nuove imprese, mentre 47.405 hanno cessato l’attività. Il tasso di crescita complessivo si attesta allo 0,56%, in accelerazione rispetto allo 0,50% dello stesso trimestre del 2024.
Il Centro Italia si distingue per il ritmo più sostenuto di ampliamento della base imprenditoriale, con un tasso di crescita pari allo 0,62%. In particolare è il Lazio a registrare la performance migliore tra le regioni, con un saldo attivo di 4.679 imprese e una variazione positiva dello 0,79%.
A Nord-Ovest, dove il saldo positivo è di 8.898 imprese, si conferma il traino dalla Lombardia, ancora una volta prima regione per stock di imprese registrate (948.382): il saldo positivo è di 6.180 unità nel trimestre, pari a una crescita dello 0,66%. Nel Mezzogiorno la Puglia evidenzia un dinamismo superiore alla media nazionale, con un saldo positivo di 2.508 imprese e una crescita dello 0,67%.
La spinta più forte alla crescita arriva dalle società di capitali che, nel trimestre, registrano un saldo attivo di 19.985 unità, frutto di 28.462 nuove iscrizioni a fronte di sole 8.477 cessazioni. «La crescita dell’1,03% rispetto al trimestre precedente - spiega l'analisi - conferma il progressivo consolidamento dell’impresa strutturata come modello di riferimento per i neo-imprenditori».
Il primato numerico resta però alle ditte individuali: sono 2.941.345 e contribuiscono al bilancio positivo del trimestre con un saldo di 12.771 imprese in più rispetto alla fine di marzo e un tasso di crescita dello 0,43%.
In controtendenza le società di persone, che segnano un saldo negativo di 290 unità. Le altre forme giuridiche, rappresentate essenzialmente dalle cooperative, chiudono il trimestre con un saldo positivo di 334 imprese e una crescita dello 0,19%.
A livello settoriale, si dimostrano più dinamici i comparti a più alto valore aggiunto e i servizi alla persona e all’impresa. In cima alla classifica c'è il settore delle costruzioni con il saldo positivo più elevato in termini assoluti a quota 5.448 nuove imprese. Seguono le attività dei servizi di alloggio e ristorazione, che crescono di 4.595 unità, e le attività professionali, scientifiche e tecniche, in aumento di 3.368 unità (+1,31%).
Si segnalano inoltre crescite molto marcate, in termini percentuali, nelle attività finanziarie e assicurative (+1,62%, pari a 2.298 nuove imprese), nella fornitura di energia elettrica, gas e aria condizionata (+1,55%, con 225 nuove imprese) e nel settore dell’istruzione privata (+1,45%, con 528 unità aggiuntive).
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