Unicredit ritira l’offerta su Banco Bpm: «La clausola di Golden Power ha impedito il dialogo con gli azionisti»

 

La banca si ritira dopo otto mesi malgrado la sospensione della Consob per altri 30 giorni. Orcel: «La continua incertezza sull'applicazione delle prescrizioni del Golden Power non giova a nessuno dei due, quindi abbiamo deciso di ritirare la nostra offerta»

La redazione

UniCredit alza bandiera bianca nella scalata a Banco Bpm. Al termine di un lungo consiglio di amministrazione, infatti, la banca di Gae Aulenti ha deciso di ritirare l’offerta su Piazza Meda a causa, spiega, del golden power.

Di seguito, la nota ufficiale

«Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit annuncia il ritiro dell'offerta per Banco BPM, in quanto la condizione relativa all'autorizzazione Golden Power non è soddisfatta. Il processo di offerta è stato influenzato dalla clausola di Golden Power, insistentemente invocata dai vertici di BPM, che ha impedito a UniCredit di dialogare con gli azionisti di BPM nel modo in cui un normale processo di offerta avrebbe consentito.

«I vertici di BPM hanno dunque privato i propri azionisti del dialogo che normalmente avviene durante un periodo di offerta per comprendere il valore creato dalla combinazione e determinare le condizioni che sarebbero state accettabili per andare avanti.

«Pur accogliendo con favore i significativi progressi compiuti con il TAR, la DG Comp dell'Unione Europea e il Governo italiano, i tempi per una risoluzione definitiva della questione Golden Power vanno ben oltre la scadenza della nostra offerta e anche di quella della sospensione decisa oggi dalla CONSOB.

«Pertanto, per fare chiarezza sulla situazione e tutelare gli interessi di UniCredit e dei nostri azionisti, abbiamo deciso di non rinunciare alla condizione del Golden Power, che non è stata soddisfatta, e di ritirare di conseguenza l'Offerta.

Si tratta di un'opportunità mancata non solo per gli stakeholder di BPM, ma anche per le comunità imprenditoriali italiane e per l'economia in generale.

«UniCredit rimane convinta che il consolidamento del settore bancario italiano porterebbe benefici sia al Paese che all'Europa nel suo complesso.

«L'obiettivo principale di UniCredit rimane l'esecuzione della sua vincente strategia di trasformazione, che sta dando risultati tangibili ben al di sopra delle aspettative. Le fusioni e acquisizioni rimangono uno strumento da utilizzare solo se accelerano ulteriormente tale strategia e aumentano la creazione di valore.

«Pietro-Carlo Padoan, Presidente di UniCredit, ha dichiarato: "La combinazione tra UniCredit e Banco BPM avrebbe apportato un enorme valore aggiunto per tutte le parti interessate. Il processo di offerta deviato e la continua incertezza hanno reso questa situazione insostenibile. Pertanto, oggi abbiamo ritirato la nostra offerta".

«Andrea Orcel, Amministratore Delegato di UniCredit, ha dichiarato: "La mia responsabilità principale è di agire nel migliore interesse di UniCredit e dei nostri azionisti. La continua incertezza sull'applicazione delle prescrizioni del Golden Power non giova a nessuno dei due. Abbiamo quindi deciso di ritirare la nostra offerta.

La strategia di UniCredit è eccellente e la sua esecuzione è sempre stata il centro della nostra attenzione. I risultati lo testimoniano. Per questo continueremo a perseguire la nostra trasformazione con la stessa energia e determinazione che ci hanno aiutato a battere i record, a consolidare la posizione di leader nel settore e - cosa più importante - a operare come partner bancario affidabile per i nostri clienti e le loro comunità".

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