Banco BPM: via agli incontri con i soci. Recesso a 3,156 per il Banco

Se non ci saranno sorprese e le assemblee daranno l'ok all'operazione di fusione, nascerà il terzo gruppo bancario in Italia con 2.500 sportelli, 4 milioni di clienti. Il 13 settembre Pier Francesco Saviotti a Padova incontra gli imprenditori

"E' importante che tutti capiscano la valenza dell'operazione ed è responsabilità nostra e mia di comunicare bene il fatto che la fusione è una notizia molto positiva per il sistema bancario, il paese, i clienti, il mercato". Lo ha dichiarato il consigliere delegato di Bpm, Giuseppe Castagna, in merito alla fusione con il Banco Popolare.

Parlando a margine dell'Euromoney Italy Conference, Castagna ha detto di sperare che nell'assemblea del 15 ottobre, che dovrà dare il via libera all'operazione, non ci saranno sorprese: "Speriamo di no", ha notato, sottolineando che "ognuno ha le sue convinzioni, che derivano dal passato, ma le comparazioni sono impossibili perche' oggi lo scenario e' cambiato. Abbiamo sempre pensato che un processo serio di aggregazione che porta valore sia la strada giusta", ha aggiunto. Da qui all'assemblea, quindi, "parleremo con tutti gli stakeholder della banca, tra cui i lavoratori e i pensionati, che sono sempre stati una risorsa fondamentale per la banca e con cui cerchiamo un dialogo fattivo e costruttivo".

Ieri, 12 settembre, i Consigli di Amministrazione delle due banche hanno convocato le rispettive assemblee che dovranno dare il via libera alla fusione tra i due istituti. 

La riunione dei soci si terrà il 14 ottobre 2016 in prima convocazione e per il 15 ottobre 2016 in seconda convocazione.

Bpm ha fissato a 0,4918 euro per azione il prezzo dell'eventuale diritto di recesso nell'ambito della fusione con il Banco Popolare. L'efficacia del recesso eventualmente esercitato, spiega un avviso pubblicato oggi, sarà subordinata all'efficacia della fusione. Annuncio analogo anche da parte di Banco Popolare che ha a sua volta fissato il valore del diritto di recesso a 3,156 euro per azione.

Dopo il via libera di Bankitalia alla fusione che porterà alla creazione di Banco BPM, anche la Banca Centrale Europea (BCE) ha rilasciato la sua autorizzazione all'esercizio dell'attività bancaria alla nuova capogruppo.

Se non ci saranno sorprese e le assemblee daranno l'Ok all'operazione di fusione, Banco BPM sarà il terzo gruppo bancario in Italia con 2.500 sportelli, 4 milioni di clienti e l'obiettivo di realizzare 1,1 miliardi di utili al 2019.

I fari ora sono puntati sull'assemblea della Popolare di Milano, dove alcuni soci pensionati hanno manifestato qualche perplessità alla fusione. 
Secondo indiscrezioni stampa il consigliere delegato della Popolare di Milano Giuseppe Castagna per evitare sorprese il 22 settembre incontrerà i soci la componente del corpo sociale di BPM per illustrare l'operazione. L'ad del Banco Pier francesco Saviotti è già invece impegnato in un tour veneto con gli imprenditori: il 13 settembre a Padova, alla Montecchia, il 14 a Treviso.

L'eventuale approvazione da parte dell'Assemblea Straordinaria dei Soci del Banco Popolare e della Popolare di Milano alla fusione comporta il riconoscimento del diritto di recesso in favore dei Soci e degli Azionisti che non concorreranno all'operazione 

I soci di Banco Popolare che eserciteranno il diritto di recesso avranno diritto ad una liquidazione di 3,156 euro per ogni azione ordinaria, mentre il valore di liquidazione delle azioni ordinarie dellaPopolare di Milano oggetto di recesso è stato fissato a 0,4918 euro per ciascuna azione.

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