Autostrade, Cna: in Veneto aumentano i pedaggi solo per la Cav

Per la Cna-Fita in Veneto aumenta solo il pedaggio per la Cav, mentre è escluso il 95% delle autostrade

VENEZIA. «Il Ministero dei Trasporti - spiega Sergio Barsacchi, segretario Cna Fita del Veneto - ha autorizzato l'aumento sulle tratte di quattro società autostradali, mentre Il Decreto Milleproroghe ha 'sospesò l'aumento per l'intera rete di Autostrade per l'Italia, la più estesa in Italia, e per altre concessionarie. In pratica, nel 95% dell'intera rete autostradale non ci saranno aumenti, anzi per le autostrade A24 e A15, gestite da Strade dei Parchi, l'aumento è sospeso fino al 31 ottobre 2021. Di questo non possiamo che essere soddisfatti. Tuttavia tra le quattro società che sono riuscite a ottenere nel 2020 un aumento - sottolinea Barsacchi - spicca la 'nostrà Cav che gestisce il Passante e la Tangenziale di Mestre e che è aumentata dell'1,20%».

Il tratto autostradale in questione - ricorda la Fita - è già tra i più cari del Paese e ora la revisione del pedaggio avrà l'effetto di farlo aumentare ancora. La lista nera degli aumenti comprende l'Autovia Padana (che gestisce l'A21 Piacenza-Brescia) aumentata del 4,88%, la Pedemontana Lombarda, +0,8% e la Brebemi (che gestisce l'A35 Milano-Brescia) +3,79%.

Quest'ultima (che collega Brescia, Bergamo e Milano) ha annunciato che, anche per il 2020, prevederà uno sconto del 20% ai «Pendolari» e agli Autotrasportatori che usano il Telepass.

«L'auspicio, alla luce anche delle recenti dichiarazioni del presidente Veneto Luca Zaia sull'accordo tra Cav e Autovie Venete - chiude Barsacchi - è che possano essere convocate le associazioni degli autotrasportatori perché vengano informate sui contenuti della proposta e sulle novità che speriamo possano arrivare per il comparto».

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