Ascopiave punta a Ovest: «Offerta ad A2A nel gas»
La multiutility veneta tratta in esclusiva per 490 mila centri di distribuzione del gruppo lombardo. Il presidente Cecconato: «Un primo semestre in forte crescita, con utile a quota 18,5 milioni»

Ascopiave chiude un semestre in crescita ed è pronta a espandersi ancora. Ieri insieme ai dati del semestre la multiutility di Pieve di Soligo ha annunciato la presentazione di un’offerta non vincolante ad A2A e la firma di un negoziato in esclusiva per l’acquisizione di 490 mila punti di distribuzione del gruppo lombardo. Offerta giudicata «interessante» e che «rientra nell’ambito di una strategia che si concentra sulle reti elettriche», ha detto l’ad di A2A Renato Mazzoncini, nel corso della conference call di presentazione dei conti del primo semestre.
Presidente Nicola Cecconato i primi sei mesi del 2024 vedono Ascopiave in crescita in tutte le voci di bilancio.
«Sì. Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nel primo semestre del 2024. Abbiamo registrato una crescita significativa anno su anno. I ricavi sono saliti a 99,1 milioni, il margine operativo lordo a 48,7 milioni, l’utile netto a 18,5 milioni. Il solo Ebitda (il margine operativo lordo, ndr) è aumentato di oltre 10,5 milioni, grazie soprattutto alla crescita del business della distribuzione, che ha segnato un +8,7%. Questo incremento è stato favorito da un adeguamento del sistema tariffario e da ottimizzazioni ed economie raggiunte attraverso un processo di efficientamento».
Quali sono stati i principali fattori che hanno contribuito a questa crescita?
«Un contributo fondamentale è venuto dal settore delle energie rinnovabili, che ha visto una crescita del 177,1% rispetto all'anno precedente. L'Ebitda in questo settore è passato da 4,2 a 11,6 milioni di euro. Un aumento dovuto a vari fattori, tra cui un incremento della piovosità di cui hanno beneficiato i nostri impianti idroelettrici, l'operatività del nuovo impianto eolico in Calabria, e la fine delle normative che limitavano i prezzi dell'energia elettrica dal 1° luglio 2023».
Di quanto è incrementata la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili?
«È quasi raddoppiata, passando da 71 a 126,5 gigawatt, con un aumento del 78%. Gli investimenti nelle rinnovabili si sono rivelati azzeccati, anche se rappresentano ancora una parte minimale del nostro business complessivo».
Quale sarà il ruolo delle energie rinnovabili per Ascopiave?
«Continueranno a essere un driver fondamentale e un'area in cui intendiamo crescere. Abbiamo pianificato circa 60 milioni di euro di investimenti nelle rinnovabili da qui alla fine del piano. Tuttavia, il nostro focus principale resta la distribuzione del gas. Vediamo un futuro in cui le nostre reti gas verranno convertite per trasportare energie di altra fonte, come l'idrogeno e il biometano. Le reti gas mantengono il loro valore e potrebbero crescere ulteriormente».
In questo senso va letta questa offerta ad A2A.
«Sì, stiamo proseguendo con gli investimenti nella distribuzione del gas. Abbiamo presentato un'offerta non vincolante per acquisire 490 mila punti di riconsegna, che rappresenterebbero un incremento del 50% rispetto alla nostra gestione attuale di circa 870 mila punti. Queste aree sono limitrofe a quelle di nostro interesse, permettendoci di ottimizzare la gestione e sfruttare le economie di scala».
Quali sono le tempistiche previste per l'operazione con A2A?
«Sono stringenti, data l'importanza dell'operazione. Abbiamo un'esclusiva fino al 15 dicembre e contiamo di arrivare alla firma. Il closing è previsto entro la fine del primo trimestre del 2025. I prossimi 7-8 mesi saranno cruciali».
Siete ancora presenti con una quota in Est Energy, come va il settore retail?
«Sta andando molto bene, principalmente grazie alla diminuzione della volatilità del mercato e alla riduzione dei costi per megawatt. I consumi sono tornati ai livelli precedenti. Mentre per Ascopiave sul fronte della distribuzione, ci avvantaggiamo dall'allargamento del perimetro tramite m&a, dalle economie di scala e dalla ripresa della produzione degli impianti di energia rinnovabile, favorita dal meteo».
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