Arena di Verona, Gasdia raddoppia e festeggia i 4,5 milioni

L’istituzione scaligera può vantare cifre importanti grazie all’appoggio di imprenditori come Gianluca Rana (ad del pastificio Rana) e Sandro Veronesi (presidente del Gruppo Calzedonia)

Edoardo Bus

Cecilia Gasdia non lascia ma raddoppia. Dopo che la sua riconferma al vertice di Fondazione Arena nei mesi scorsi era stata fortemente in dubbio, non solo sarà ancora Sovrintendente per il prossimo triennio, ma nell’anno che segna il centenario dell’istituzione scaligera può vantare cifre mai viste nella raccolta fondi anche grazie all’appoggio di due grandi imprenditori come Gianluca Rana (ad del pastificio Rana) e Sandro Veronesi (presidente del Gruppo Calzedonia).

“Quest’anno abbiamo raggiunto il record – dice Gasdia - con la ragguardevole cifra di 4,5 milioni di euro, ovvero un milione in più rispetto al 2022 (tra gli sponsor Unicredit e Volkswagen). Fondi che comprendono oltre alle classiche sponsorizzazioni, anche donazioni ed il “progetto 67 colonne”, che quest’anno ammonta a ben 1,9 milioni”.

Si tratta del progetto di fundraising che prende il nome dalle 67 colonne che in antichità sostenevano la struttura areniana e che sono diventate le imprese che danno il loro appoggio alla stagione lirica di Verona. Un progetto legato alla legge sull’Art bonus, partito tre anni fa proprio grazie alla lungimiranza di Sandro Veronesi e Gianluca Rana ed oggi solida realtà di fundraising più premiata d’Italia.

“Inoltre – spiega ancora Cecilia Gasdia - abbiamo già incassato oltre 15 milioni di euro dalla vendita dei biglietti per la stagione numero 100, con il tutto esaurito oggi in tre date: 16 e 17 giugno con la nuova Aida e 23 giugno per la prima di Carmen. L’Arena di Verona è oggi l’unica Fondazione lirico-sinfonica in grado di raccogliere più del 70 per cento delle proprie entrate da soggetti privati”.

Dichiarazioni che arrivano in un’Arena che si appresta ad ospitare 8 opere liriche e 5 eventi speciali, dando lavoro nella stagione estiva a circa 1400 lavoratori, con 400 milioni di indotto economico. Da sottolineare anche che ben il 57% dei biglietti è acquistato da pubblico straniero.

Di fianco ad una fiera ed emozionata Gasdia anche il Sottosegretario alla Cultura GianMarco Mazzi, che fa un doppio colpo di teatro annunciando un milione di euro di contributo per il 2023 a favore della Fondazione e la diretta televisiva della prima areniana il 16 giugno, in scena Aida e 400 artisti, in quella che definisce “la notte del secolo”. Quella notte i due fondatori del progetto 67 colonne non ci saranno, entrambi chiamati all’estero da impegni di lavoro.

Gian Luca Rana sarà negli Stati Uniti (ma sarà in Arena papà Giovanni) a continuare a sviluppare il business americano che tante soddisfazioni gli sta dando. Veronesi a rendere ancora più internazionale un gruppo che ormai appartiene al mondo, pur restando radicato a Verona. Entrambi non escludono in futuro di poter legare i loro prodotti alla magia dell’Arena, esaltano la “cultura della bottega” che rende grandi le imprese italiane ed auspicano che la lirica torni ad essere vissuta da tutte le generazioni come un’opera popolare.

Il centenario della stagione areniana sarà una grande emozione, forte come quella provata da Veronesi quando aprì il suo primo negozio e da Rana quando per la prima volta un cliente fuori dall’Italia lo riconobbe. “Credo fortemente - commenta Gian Luca Rana, CEO Pastificio Rana - nella collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, perché sono convinto che l’impresa ricopra un ruolo chiave e vitale per conservare e mettere in luce il patrimonio artistico e culturale italiano.”

“Il legame del Gruppo Calzedonia con la Fondazione Arena – conclude il Presidente Veronesi - continua ormai da oltre 15 anni: L’Arena è l’anfiteatro per eccellenza, con tutto ciò che rappresenta a livello culturale e storico per Verona, l’Italia e nel mondo; è bello valorizzare la cultura e contribuire al mantenimento di questa straordinaria opera”.

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