Agsm-Aim si riorganizza: sei business unit «Un nuovo impianto eolico in Toscana»

VERONA. «Abbiamo costituito le sei business unit su cui si baserà lo sviluppo di Agsm Aim, ottenuto dalla Regione Toscana il via libera al grande impianto eolico di Monte Giogo di Villore, nel Mugello, effettuato 90 milioni di investimenti e aumentato clientela ed energia autoprodotta». Stefano Casali, presidente di Agsm Aim, riassume così le principali realizzazioni, ad un anno esatto dalla fusione tra le aziende energetiche di Verona e Vicenza. Fusione che, tra scorpori, razionalizzazioni e atti notarili, è diventata effettiva solo in questi giorni. Con la conseguente nascita delle sei divisioni su cui si concentrerà il business della società: Agsm Aim Energia (vendita), Smart Solutions (tecnologie), Calore (teleriscaldamento), Power (produzione), Ambiente (Rifiuti), V-Reti (distribuzione gas).
«È stata un’opera di riorganizzazione e razionalizzazione notevole – afferma Casali – con la chiusura di decine di società e conseguente risparmio di costi. Ora Agsm Aim è pronta ad entrare nel futuro e a porsi sul mercato come polo aggregante, guardando a tutto il Nordest nazionale e a realtà omogenee. Inoltre, miriamo ad anticipare gli obiettivi di piano industriale, puntando già a fine anno a raggiungere un milione di clienti». Agsm Aim è oggi una realtà da 1,5 miliardi di fatturato e duemila dipendenti, che si trova nella “top ten” delle multiutility nazionali e guarda avanti.
ll progetto di impianto eolico Agsm Aim in Toscana prevede l’installazione di sette aerogeneratori, dell’altezza di 95 metri circa, sul crinale del Monte Giogo, nel Mugello; gli aerogeneratori avranno una potenza complessiva di 29,6 MW, e produrranno 80 milioni di kWh all’anno, facendo risparmiare 40mila tonnellate di CO2 ogni anno, all’incirca la quantità prodotta da una famiglia media italiana in 10mila anni. L’entrata in esercizio dell’impianto è prevista per ottobre 2023, a seguito di 19 mesi di lavoro.
L’impianto del Mugello consentirà ad Agsm Aim di crescere nel settore delle rinnovabili e rientra nei progetti previsti nel piano industriale, che destina il 100% degli investimenti nel settore della generazione energetica (obiettivo 450 MW) alla realizzazione di nuovi impianti da fonti rinnovabili. Proprio il piano industriale 2021-2024 prevede 600 milioni di investimenti, con rafforzamento della vocazione green, sviluppo dell’economia circolare e l’estensione delle reti di teleriscaldamento, con 300 GWht di calore venduto a regime, oltre a investimenti per la digitalizzazione delle reti gas ed elettriche.
Tra gli altri obiettivi, 150 mila punti luce intelligenti e 350 colonnine di ricarica elettrica. «Le colonnine di ricarica elettrica cresceranno di altre 80 già entro la fine di quest’anno, insieme ad un generale miglioramento del servizio – dice il Presidente Agsm Aim – e in campo energetico puntiamo molto anche sul fotovoltaico, dove stiamo per formalizzare un accordo con Veronafiere per una copertura quasi totale del quartiere fieristico con pannelli fotovoltaici. Poi dovrebbe essere la volta di Verona Mercato. Intanto stiamo acquisendo un grande campo fotovoltaico in Puglia».
Casali chiude poi le polemiche locali su poltrone e consulenze: «Dico che nell’anno della fusione, con il lavoro che ha comportato, le consulenze pesano solo per lo 0,03% del fatturato». E guarda anche al settore dei rifiuti: «È stato deciso che ci sarà uno scorporo d’azienda – conclude Casali – per cui le attività di spazzatura, raccolta e pulizia cittadine verranno gestite da società “in house” dei Comuni di Verona e Vicenza. Noi ci concentreremo su discariche, trattamento e recupero dei rifiuti. È stabilito per legge che in Veneto non si possano fare termovalorizzatori. Intanto ci concentreremo su Ca’ del Bue e sulla produzione di biometano, guardando sempre più ad ambiente ed autoproduzione».
Riproduzione riservata © il Nord Est