Seconde case in montagna, boom di domanda nel 2025: prezzi in crescita e Cortina resta la più cara

La stagione sciistica rilancia il mercato delle seconde case in quota: nel 2025 i prezzi crescono del 5,5% e la domanda si rafforza. Cortina d’Ampezzo guida la classifica con 15.000 euro al metro quadrato. Forte interesse anche per Selva di Cadore e Corvara

La redazione
Montagna, seconde case sempre più richieste: Cortina regina d’Italia, Gstaad domina all’estero
Montagna, seconde case sempre più richieste: Cortina regina d’Italia, Gstaad domina all’estero

La stagione sciistica si è aperta ufficialmente e, insieme al ritorno degli sciatori sulle piste, si è riacceso anche l’interesse per il mercato delle seconde case in quota. A confermarlo è l’analisi di Abitare Co., che ha esaminato 58 località sciistiche italiane e 10 estere evidenziando come, nel 2025, la domanda di abitazioni nuove o completamente ristrutturate in montagna sia cresciuta in modo costante.

Il prezzo medio richiesto per un immobile in posizione centrale o entro 300 metri dagli impianti si attesta a 5.250 euro al metro quadrato, con un aumento del 5,5% rispetto allo scorso anno. La montagna continua dunque a essere una delle mete preferite dagli italiani, con una stagione invernale che, secondo le stime, porterà 29,7 milioni di arrivi e 93 milioni di presenze.

I primi tre

Nella classifica delle località italiane più costose, Cortina d’Ampezzo mantiene saldamente il primo posto.

La “regina delle Dolomiti”, forte anche dell’attesa per le Olimpiadi Invernali 2026, registra valori medi di 15.000 euro al metro quadrato, che arrivano fino a 17.500 nelle zone più prestigiose. Subito dopo si colloca Selva di Val Gardena, meta amatissima sia d’inverno che d’estate, che raggiunge una media di 13.325 euro al metro quadrato.

Sul terzo gradino del podio si posiziona Corvara, nel cuore dell’Alta Badia, che quest’anno segna un aumento a doppia cifra, con un +10,6% che porta il valore medio a 10.500 euro al metro quadrato. A completare il gruppo delle località sopra i 10.000 euro si trova Courmayeur, che resta una destinazione molto ambita grazie alla qualità delle piste e alla ricca offerta di ristoranti e servizi, con una media di 10.200 euro al metro quadrato.

La classifica

Subito sotto questa soglia si trovano altre località di grande prestigio come Livigno, Ortisei, Madonna di Campiglio, San Vito di Cadore, Valdaora e San Candido, con valori compresi tra 7.375 e 9.675 euro al metro quadrato.

Per chi cerca una seconda casa in montagna con budget più contenuti, esiste poi una fascia di località comprese tra i 4.000 e i 7.000 euro al metro quadrato, come Sestriere, Canazei, Cervinia, Bormio, Madesimo, La Thuile e Champoluc, mete consolidate e molto amate dagli appassionati di sci. Chi desidera invece un investimento più accessibile può orientarsi su destinazioni come Abetone, Peio o Aprica, dove i prezzi oscillano tra 2.000 e 3.000 euro al metro quadrato.

Lo scenario cambia radicalmente uscendo dai confini italiani, dove le località più prestigiose registrano valori nettamente superiori. La Svizzera e la Francia dominano la classifica con mete che superano i 30.000 euro al metro quadrato.

Al primo posto si conferma Gstaad, simbolo dell’esclusività alpina, con una media di 30.700 euro al metro quadrato. Le fanno seguito St. Moritz, meta chic dell’Engadina con 30.300 euro al metro quadrato, e Courchevel 1850, cuore dello sci di alta gamma francese, con 30.100 euro al metro quadrato. Alle loro spalle si trovano Verbier, Val d’Isère, Zermatt, Méribel, Saas-Fee, Grindelwald e Kitzbühel, tutte località che uniscono piste di altissimo livello, strutture ricettive di lusso e un ambiente internazionale esclusivo.

L’analisi

Un quadro di mercato vivace, sostenuto da una domanda in crescita che guarda soprattutto alla qualità, alla stabilità dell’investimento e alla possibilità di vivere la montagna non solo come meta di vacanza ma come luogo di soggiorno prolungato.

Ancora, la ricerca di natura, tranquillità e servizi di alto livello continua a spingere gli acquirenti verso le località alpine, mantengono alto il valore delle seconde case nelle zone più richieste.

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