Venzone, il borgo monumento

L’unica comunità trecentesca in Friuli Venezia Giulia ha reagito al terremoto e ha saputo tutelare la sua storia. Magnifiche  le passeggiate lungo l’antico sentiero celtico che collega

le quattrocentesche chiesette del territorio

Margherita ReguittiMargherita Reguitti
Il borgo di Venzone, in provincia di Udine
Il borgo di Venzone, in provincia di Udine

“Trovasi Venzone tre miglia discosto da Giemona, terra moderna di circoito d’ottocento passa, con doppia muraglia et con fosse murate d’ogn’intorno che si credono fabricate per opera di Mainardo II di Tirolo-Gorizia”.

 

Venzone dista tre miglia da Gemona, di impianto circolare con perimetro di circa ottocento passi (un chilometro e duecento metri) con doppie mura e fossati. Così lo storico friulano Jacopo Valvasone di Maniago a metà del ’500 nell’opera “Descrittione della Patria del Friuli” , servigio per la Serenissima, descrive il borgo in provincia di Udine dove il dotto nobile fu mandato a formarsi alla rinomata scuola di eloquenza greca e latina.

Un testo prezioso, che ben racconta la cittadina protagonista di questa pagina, scoperto dal medievista Angelo Floramo durante i suoi recenti studi nel Biblioteca Guarneriana di san Daniele del Friuli. Dal 2017 inserito fra i Borghi più belli d’Italia ma ben prima nel 1965 eletto Monumento nazionale.

Famosa per la bellezza e per essere unica borgata del ’300 in regione, ma anche per la determinazione e forza di volontà dei friulani dopo l’evento distruttivo del terremoto del maggio e settembre 1976 che la ridusse in macerie. Venne poi ricostruita, pietra su pietra, nell’originaria eleganza e armonia.

I luoghi da non perdere

Numerosi gli edifici storici da visitare, dal Duomo di Sant’Andrea al palazzo gotico-veneziano oggi Municipio. Misteriosa la cappella di San Michele a pianta circolare della metà del XIII secolo, di fronte al Duomo, dimora delle storiche mummie del XIV secolo. La loro storia risale al 1647, quando venne alla luce la prima di una quarantina ritrovate. La gran parte venne trasferita altrove oggi ne restano 15. Ben famose già in passato, tanto che anche Napoleone nel 1807 le volle vedere. La mummificazione e la pelle pergamenacea sono generate da un fugo, muffa parassitaria antibiotica, capace di disidratare il corpo in poco tempo.

Il nome 

Il nome di Venzone appare citato per la prima volta nel 923 come Clausas de Albiciones, da allora a oggi la sua storia è stata all’insegna di evoluzioni e cambiamenti continui di appartenenza, dal Patriarcato di Aquileia alla Serenissima e all’Impero austriaco.

La particolare posizione lungo il fiume Tagliamento, con parte del territorio nel parco naturale delle Prealpi Giulie (www.parcoprealpigiulie.it), ne fa un punto di partenza e passaggio di percorsi ciclo-pedonali ed escursionistici alla portata di tutti. Si colloca sia sulla tratta della Ciclovia Alpe Adria a nord verso Tarvisio, e sud in direzione Udine, sia sull’anello dei borghi medioevali fino a Gemona.

Un percorso questo adatto anche a famiglie con bambini. Magnifiche le passeggiate lungo l’antico sentiero celtico che collega le quattrocentesche chiesette del territorio. Dettagli e consigli nel sito www.turismofvg.it/venzone.

Il Museo della Terra

Il Museo della Terra di Palazzo Orgnani Martina offre un percorso didattico-espositivo dedicato alla foresta, ecosistema complesso. Plastici, modelli e diorami ne raccontano la storia, la flora e la fauna ma anche la mitologia fantastica.

Nello stesso palazzo sono allestiti gli spazi di Tiere Motus, museo dedicato a coloro che hanno vissuto quei tragici momenti del 1976 e il lungo periodo della ricostruzione, fatto anche di momenti difficili e dolorosi.

Testimonianze e immagini che sono il controcanto alla forza distruttiva dell’Orcolat, terrificante creatura che nella tradizione popolare friulana che vive nelle viscere della terra e ogni tanto si risveglia, generando terremoti (www.tieremotus.it)

Un salotto cinto da mura la medievale Venzone, dove storia, architettura, arte, scienza e natura si abbracciamo e svelano storie fantastiche, suggerendone ben altre. 

Come arrivare (meglio in treno e bus)

Il consiglio è di preferire i comodi e ben collegati mezzi pubblici per giungere a Venzone. Le stazioni treno e bus sono a pochi passi dal centro. Gli orari delle tratte via rotaia e gomma su: www.trenitalia.com e www.saf.ud.it.

In occasione di alcuni eventi le corse vengono potenziate. Se non volete rinunciare all’auto il percorso è via A23 Alpe Adria, uscita Gemona-Osoppo, oppure lungo la S.S.13 Pontebbana, direzione Tarvisio.

Tutti gli eventi del paese

Mercatino dell’usato, dell’antiquariato e collezionismo, concerti, cinema all’aperto, mostre, sagre e tradizioni locali, sport e tempo libero, rievocazioni e mestieri medievali. È ricco e vario il calendario dei tanti appuntamenti proposti a Venzone elencati e fotograficamente documentati nel sito della Pro Loco www.venzoneturismo.it, tel. +39 0432 985034 provenzone@libero.it oppure info@venzoneturismo.it. Non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Riproduzione riservata © il Nord Est