Il poker di torri di Udine
Sorte sulle fortificazioni, le quattro torri sono tutte ben conservate. Ospitano associazioni, promozione turistica e attività varie. Un patrimonio secolare che è ancora luogo vivo. Quella di Porta Aquileia è risorta nel 1998 dopo un lungo periodo di inservibilità

Dall’anno mille in poi Udine, capitale del Friuli, difese le sue genti e il suo territorio con la costruzione di ben cinque cinta di mura.
Nei secoli su queste opere fortificate, di cui esistono ancora tracce, sorsero delle torri a guardia delle porte di accesso al centro storico. Sono quattro le più importanti, ben conservate ma soprattutto tre vissute in quanto sede di importanti realtà storico-culturali ed economiche, centri nevralgici di attività congressuali, espositive, editoriali, divulgative e di promozione turistica.
La Torre di Porta Aquileia
La Torre di Porta Aquileia – piazzetta del Pozzo 21 all’inizio dell’omonima via – faceva parte della quinta cerchia, iniziata alla metà del XIV secolo e conclusa cento anni più tardi, con quella di Porta Villalta, è l’unica superstite delle tredici che collegavano la città con gli assi viari e commerciali più importanti. Ospitava l’abitazione del custode, che aveva il compito di controllare il transito di persone e merci e l’obbligo di assistere alla chiusura e all’apertura dell’accesso al cuore urbano. Con il 1852 la torre viene giudicata inservibile e abbandonata.
Dopo vari interventi di restauro, dal 1998 è tornata fruibile, oggi è sede del Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia. La torre ospita anche pannelli esplicativi dedicati alle fortificazioni del territorio, con un focus sulle strutture feudali e sulla società del basso Medioevo friulano ma anche una biblioteca specializzata in architetture fortificate oltre alla segreteria.
La Torre di Porta Villalta
Anche la Torre di Porta Villalta sorse sull’ultima cinta muraria, – via Micesio, 2 – ed è forse fra gli esempi rimasti quello più integro. Fu innalzata nel 1436 con l’aspetto di una vera fortificazione. Sul lato rivolto all’esterno si presentava con un muro dotato di feritoie e caditoie. Il lato interno come di consueto era aperto.
Oggi questa parte risulta murata perché dal secolo XVII venne trasformata nell’abitazione dei custodi. Resistette a vari tentativi di abbattimento motivato dal cattivo stato nel quale si trovava dopo secoli di abbandono.
Sul tema si conserva la citazione di una scritta lasciata alla fine del XIX secolo da un anonimo sulla porta dell’accesso che rimava: «Quando dei Turchi si temea l’attacco / a te volgean le donne la preghiera / Or che è vecchia, un cittadin bislacco / ti dà l’ultimo calcio e buona sera! ». Oggi è sede della Società Friulana di Archeologia.
La Torre di Santa Maria
Anche la Torre di Santa Maria – via Zanon, 24, info@lavetrinadellingegno.it – è un luogo vivo della città. Edificata nel 1295 nella quarta cinta muraria venne in epoca successiva unita a un palazzo adiacente. Oggi è sede di Confindustria proprietaria dell’edificio della metà degli anni Settanta. Ospita al piano terra la sala conferenze e un angolo biblioteca. Nei cinque piani del complesso vengono allestite mostre permanenti e a tema dedicate ai settori merceologici delle aziende del territorio.
La Torre di San Bartolomeo
Torre di San Bartolomeo, o Porta Manin o ancora Porta Cividale – via Daniele Manin 2 – è la più antica della città. Venne costruita tra il 1273 ed il 1299 e faceva parte della terza cerchia di mura. È per antichità la seconda torre di Udine rimasta intatta dopo quella dell’Orologio.
Dedicata a San Bartolomeo è originale nell’impianto inferiore, mentre i piani superiori sono stati restaurati nei secoli successivi. I passaggi laterali alla porta sono stati aperti tra il 1934 e il 1941. Costituisce il tradizionale accesso al centro storico dalla zona est della città prospiciente il grande parcheggio di piazza Primo Maggio. Sulla facciata esterna, sebbene poco visibile, fra gli altri stemmi nobiliari rivela l’aquila nera in campo giallo del Sacro Romano Impero.
Udine, anima del Friuli, si svela così, con un patrimonio secolare che ancora è luogo vivo.
Consorzio per tutelare manieri e palazzi
Il Consorzio dei Castelli del Friuli Venezia Giulia con sede nella Torre di Aquileia, piazzetta del Pozzo 21, è stato costituito nel 1968 con lo scopo di raccogliere i proprietari di manieri e palazzi fortificati, abitati o ruderi, con il fine di recupero, riuso e valorizzazione. Informazioni e prenotazioni di visite sul sito www.https://consorziocastelli.it, telefono 0432 288588 - cellulare: 3286693865 email: visite@consorziocastelli.it.
Appassionati di archeologia e restauro
La Società friulana di Archeologia ha sede nella Torre di Porta Villalta – via Micesio 2, tel. 0432 26560 www.archeofriuli.it, email della segreteria sfaud@archeofriuli.it, della direzione direzione@archeofriuli.it. Fondata nel 1989 è un’organizzazione di volontari appassionati di archeologia e storia antica, studiosi o semplici curiosi. In sede ampia biblioteca e laboratorio di restauro. Organizza mostre e pubblica testi sulle campagne di scavi e riviste.
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