Al Lido di Venezia c’è aria di Belle Époque
A 20 minuti di vaporetto da Piazza San Marco le testimonianze di un’eleganza leggera costruita tra ’800 e ’900. L’arte Liberty come linguaggio di una borghesia in ascesa. Da ville a hotel, con la fantasia decorativa che unisce motivi bizantini, colori, vetri e verde: un’estensione dell’architettura


A cavallo tra Ottocento e Novecento, il Lido di Venezia divenne un laboratorio a cielo aperto. Su quella striscia di sabbia fra mare e Laguna, l’architettura trovò la libertà e la fantasia di un tempo nuovo e, tra le dune e i giardini salmastri dove vivevano pescatori e ortolani, prese forma uno dei paesaggi più sorprendenti della Belle Époque italiana.
Negli spazi liberi e luminosi dell’isola, architetti e committenti lasciarono correre l’immaginazione e diedero vita al Liberty lidense, linguaggio di una borghesia in ascesa e di una nobiltà che non voleva decadere, ma anche dichiarazione di un tempo fiducioso nel progresso e nella gioia della leggerezza.
Il tempo della leggerezza
Perché al Lido, allora, non si pensava al tramonto delle illusioni e ai prodromi della Grande Guerra: si immaginava un nuovo modo di abitare e di villeggiare, tra alberghi e ville che univano l’estro degli architetti alla ricchezza dei committenti, con strade alberate e viali ampi, torrette, terrazze e finestre ornate da motivi floreali, ferri battuti e maioliche cangianti. Un disegno che, in tutta l’isola, è ancora ben visibile, anche se a volte confuso tra costruzioni successive.
La passeggiata
Arrivando in vaporetto da Venezia si approda al Gran Viale Santa Maria Elisabetta, ampia via alberata che introduce alle sue palazzine e ville d’inizio Novecento, con ringhiere lavorate e finestre istoriate.
Poco più avanti appare come un colpo di teatro la facciata dell’hotel Ausonia & Hungaria, rivestita di maioliche policrome realizzate da Luigi Fabris nel 1914: un mosaico smaltato che sintetizza efficacemente l’immaginazione che punteggia tutta l’isola.
Nei dintorni del Gran Viale, tra viali e giardini, si susseguono le ville Liberty più rappresentative, spesso trasformate da abitazioni private a hotel di lusso, in cui il Liberty lidense esibisce ancora il suo fascino, pur se mescolato ad altri stili e restauri. Villa Romanelli, Villa Otello, Villa Gemma e Villino Fanna sono esempi emblematici di quella fantasia decorativa che univa motivi bizantini, colori, vetri e giardini come estensione dell’architettura.
Poco più avanti, tra via Dardanelli e via Lepanto, il linguaggio si fa ancora più vario: accanto alle dimore d’inizio secolo compaiono edifici del dopoguerra, ma cancellate ornate, finestre istoriate e maioliche restituiscono, a chi sa cercarle, la grazia originaria.

Poi, verso il mare, il paesaggio si apre e l’eredità della Belle Époque diventa spettacolo. Nella zona delle Quattro Fontane e sul Lungomare Marconi si concentrano i segni più vistosi di quell’epoca dorata, tra cupole, logge, torrette e facciate decorate. Non mancano testimonianze più tarde, come il Russo Palace Hotel, che con i suoi neogoticismi ricorda l’eredità del Liberty anche negli anni Trenta. E naturalmente i grandi alberghi storici come il Grand Hotel Excelsior, inaugurato nel 1908, capolavoro dall’eleganza moresca con merlature e arcate che si riflettono nel giardino delle palme.
Lì accanto sorge il complesso delle Procuratie (1914), affiancato dal Padiglione delle Esposizioni (1925) progettato da Giovanni Sicher e, all’angolo, dal Lion’s Bar, che conserva l’impianto originario: è aperto solo durante la Mostra del Cinema, ma resta una delle testimonianze più interessanti dell’architettura tra Liberty ed eclettismo degli anni Venti.
Poco più a sud, il grande Hotel Des Bains, inaugurato nel 1900, conserva il fascino austero e luminoso delle proporzioni classiche e della villeggiatura d’inizio secolo, quello scelto da Thomas Mann per ambientarvi “Morte a Venezia” e da Luchino Visconti per l’omonimo film. Raffinati echi di bon vivre che, così come in tutta l’isola, il tempo ha mutato ma non ha cancellato.
A 20 minuti di vaporetto da San Marco
Il Lido di Venezia si raggiunge in circa venti minuti di vaporetto, con partenza da Piazza San Marco.
Nei pressi dell’approdo del Gran Viale Santa Maria Elisabetta si possono noleggiare biciclette e anche e-bike che consentono di esplorare l’isola lungo percorsi pianeggianti che conducono alle spiagge di San Nicolò e degli Alberoni, tra ville Liberty, pinete e scorci affacciati sul mare e sulla Laguna. (info sul sito internet visitlido.it)
L’aeroporto Nicelli, icona razionalista
All’estremità nord del Lido di Venezia sorge anche il più antico scalo commerciale d’Italia, l’aeroporto “Giovanni Nicelli”, progettato nel 1926 e inaugurato nel corso del 1935. Restaurato con grande cura una ventina d’anni fa, conserva l’eleganza razionalista originaria nei suoi ampi spazi (che sono visitabili): la prestigiosa BBC lo ha eletto nel 2014 tra i dieci aeroporti più belli del mondo. (info: sito internet aeroportonicelli.com)
Riproduzione riservata © il Nord Est