Il design in trasparenza nel Negozio Olivetti di Venezia
In Piazza San Marco lo spazio progettato da Scarpa, un manifesto di modernità: è la storia industriale che parla alla città. Oggi il negozio ospita la collezione permanente delle macchine da scrivere e da calcolo Olivetti del 1957

In Piazza San Marco, sotto il portico delle Procuratie Vecchie, una vetrata trasparente rompe la sequenza delle vetrine con una linearità tanto misurata quanto inattesa. È quella del Negozio Olivetti, che conserva ancora oggi l’impronta nitida del progetto realizzato da Carlo Scarpa nel 1957, trasformando un locale angusto in uno degli spazi più riconoscibili dell’architettura italiana del Novecento: un interno in cui luce, pietra e legno si accordano con una precisione che non ha nulla di casuale.
Adriano Olivetti, che di visione e fiducia negli architetti sapeva quanto basta, voleva un “biglietto da visita” capace di raccontare l’azienda prima ancora dei prodotti esposti.
Lo Stile Olivetti
Non un semplice showroom, ma la materializzazione dello “Stile Olivetti”: modernità senza arroganza, tecnologia in armonia con le forme, bellezza come parte integrante del lavoro. Scarpa colse la sfida con la sua attenzione scrupolosa al dettaglio, studiando l’incidenza della luce sulle superfici e orchestrando un insieme in cui materiali diversi dialogano con naturalezza: il marmo di Aurisina, i legni come il teak – tipico delle barche – e le tessere di vetro del pavimento, posate in modo irregolare per evocare un leggero velo d’acqua. Il cuore dello spazio è la celebre scala sospesa, una sequenza di gradini leggeri e stabili al tempo stesso, che pare staccarsi dal pavimento per accompagnare il visitatore al soppalco.
È un gesto architettonico che sintetizza l’intero progetto: funzionale, calibrato, capace di far “respirare” lo spazio.
All’ingresso, la scultura in bronzo dorato di Alberto Viani, “Nudo al sole” (1956), poggia su una lastra di marmo nero del Belgio che raccoglie l’acqua in una piccola pozza e ne amplifica il riflesso: un modo per portare arte – e un riflesso di Venezia – nel cuore di un negozio in cui le macchine da scrivere e le calcolatrici erano presentate come oggetti di design, piccoli frammenti di modernità italiana.
Un ambiente culturale
Quando aprì nel 1958, il Negozio Olivetti fu tra i primi esempi al mondo di spazio commerciale concepito come ambiente culturale e dichiarazione identitaria: un flagship store ante litteram che comunicava innovazione e ricerca senza bisogno di slogan. Nel 1997, anno della chiusura definitiva dell’azienda Olivetti, il negozio perse la sua funzione e fu trasformato in una rivendita di oggetti turistici, perdendo rapidamente integrità e qualità.
Nel 2010 Assicurazioni Generali, proprietaria dell’immobile, avviò un complesso restauro conservativo che riportò alla luce materiali e soluzioni scarpiane originali. È uno degli interventi più accurati dedicati all’opera dell’architetto: superfici, giochi di luce, incastri, parapetti e pavimentazioni sono stati restituiti con precisione al loro disegno originario.

La collezione della macchine Olivetti
Oggi lo spazio ospita la collezione permanente delle macchine da scrivere e da calcolo Olivetti del 1957, un nucleo compatto che documenta una stagione decisiva della cultura industriale italiana. Dalla riapertura del 2011, la gestione è affidata al FAI – Fondo Ambiente Italiano, che mantiene vivo il luogo senza trasformarlo in un set museale immobile, affiancando alla collezione mostre temporanee e appuntamenti culturali che mantengono aperto il dialogo tra memoria e sperimentazione.
Visitandolo oggi, con il brusio di Piazza San Marco che rimbalza appena oltre il vetro, si percepisce ancora ciò che Laura Olivetti definì nel 2011 “l’armonia raggiunta attraverso lo studio attento dei luoghi e delle forme, anche di quelle delle macchine per scrivere”. Ed è forse questa la ragione per cui, a quasi settant’anni dall’inaugurazione, il Negozio Olivetti continua a essere un luogo unico, in cui le trasparenze di Scarpa, la storia dell’impresa italiana e il gusto del Novecento tornano a respirare insieme nella piazza più unica del mondo.
Aperto 6 giorni su 7, le visite e i biglietti
Il Negozio Olivetti, Bene FAI, è aperto dal martedì alla domenica, 10–18.30 (ultimo ingresso ore 18). Resterà chiuso da mercoledì 7 gennaio a sabato 14 febbraio.
I prezzi dei biglietti: intero 10 euro, ridotto 6 euro; per i residenti Venezia 5 euro.
La visita in autonomia è consentita; audioguida gratuita. Visita guidata ogni domenica alle ore 14.30. Biglietti online su ticket.fondoambiente.it.
Le diciassette sculture di Jaume Plensa
Fino a martedì 6 gennaio al Negozio Olivetti è in corso la mostra “Water’s Soul” di Jaume Plensa, con diciassette sculture in vetro realizzate a Murano in dialogo con gli spazi di Carlo Scarpa. Per ulteriori informazioni: fondoambiente.it.
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