Il naviglio del Brenta, via d’acqua e di splendore

In navigazione verso le grandi ville della Riviera del Brenta. Il Burchiello da Padova a Venezia: un percorso scenografico. Dal Portello, con il suo scalo cinquecentesco, alle meraviglie di Stra, Dolo, Mira. Tra sale nobili, vedutisti e scorci palladiani

Marina GrassoMarina Grasso
Villa Pisani, la “regina delle Ville venete”, è oggi Museo Nazionale
Villa Pisani, la “regina delle Ville venete”, è oggi Museo Nazionale

Nel pieno splendore della Civiltà delle Ville Venete, la Riviera del Brenta ne divenne il trionfo. Le residenze patrizie, affacciate lungo il Naviglio del Brenta, l’antico alveo del fiume regolato da chiuse e argini per proteggere la laguna, intrecciavano architettura e giardini, frutteti e prospettive studiate per stupire chi arrivava dall’acqua.

Un paesaggio che, come scrisse Goethe nel suo viaggio in Italia tra il 1786 e il 1787, appariva “adorno di giardini e di ville; piccoli paesi si allineano sulla sponda (...) attraverso un piccolo mondo tutto animazione e fertilità”.

Il Burchiello, il “burcio bello”, nacque proprio allora: non una semplice barca da trasporto ma salotto galleggiante, trainato nei tratti più difficili da cavalli lungo gli argini e capace di trasformare il viaggio stesso in un prolungamento delle delizie della villeggiatura.

Con la caduta della Serenissima il tempo delle feste lasciò spazio al silenzio e i burchielli scomparvero, ma non la memoria di quei viaggi. Solo nel 1960, con una rinnovata attenzione alla Riviera, un nuovo Burchiello è tornato a percorrere il Naviglio del Brenta, con un servizio moderno che ancora oggi percorre quell’itinerario nei due sensi, da Padova a Venezia e viceversa.

Si parte da Padova

Partendo da Padova, ci si imbarca al Portello, lo scalo cinquecentesco con la scenografica scalinata in pietra d’Istria, e si inizia a navigare lungo il Piovego, il canale medievale scavato proprio per collegare Padova al Naviglio del Brenta, che costeggiando mura e bastioni rinascimentali arriva a Stra, dove confluisce nel Naviglio.

La prima sosta è a Villa Pisani, la “regina delle Ville venete” e oggi Museo Nazionale. Progettata proprio su un’ansa del Naviglio del Brenta perché si rivelasse ampia e solenne a chi arriva dall’acqua, colpisce ancora oggi per l’imponenza della facciata che domina la riva. All’interno, il vasto parco e il salone affrescato da Giambattista Tiepolo confermano la volontà dei Pisani di imprimere nella memoria un segno grandioso e duraturo.

Dopo la chiusa di Stra il Burchiello raggiunge Dolo, borgo rivierasco dal fascino veneziano, con mulini e squeri che raccontano la vita del Naviglio del Brenta e il suo legame con il lavoro, immortalati da grandi vedutisti veneziani come Canaletto e Guardi.

Superata la chiusa di Dolo, si giunge a Mira, dove Villa Widmann accoglie i visitatori con i suoi saloni rococò e il grande parco: vi fu ospite più volte anche Carlo Goldoni, che in molte sue opere restituì lo spirito delle villeggiature lungo l’acqua.

Poco oltre si riconoscono Villa Foscarini, che ospitò Lord Byron, e Villa Corner, teatro di feste leggendarie, mentre le facciate nobiliari si alternano a giardini e salici che si specchiano nell’acqua.

L’ultima sosta è a Villa Foscari, detta La Malcontenta, capolavoro di Andrea Palladio: appare dopo una curva del Brenta sul suo alto basamento che le consentiva di dominare le campagne circostanti e, al tempo stesso, di offrirsi con imponenza a chi giungeva dal fiume. La sua austera simmetria e il pronao ionico introducono allo spettacolo delle sue luminose sale affrescate.

L’ultima conca

Poi il battello affronta l’ultima conca, l’ultimo dei cinque passaggi che regolano i dieci metri di dislivello tra Padova e Venezia: antichi capolavori d’ingegno che, con il loro lento aprirsi e chiudersi, scandiscono ancora oggi il tempo della navigazione, invitando a osservare lentamente paesaggi e architetture.

E si arriva in laguna, e la prospettiva si allarga: il profilo del Mulino Stucky, la chiesa palladiana del Redentore e le Zitelle annunciano l’ingresso in città fino al bacino di San Marco, spettacolare conclusione di un viaggio nel tempo e nella bellezza. —

Guida a bordo, scali e visite

Da marzo a ottobre il Burchiello propone minicrociere di un’intera giornata lungo l’antico percorso settecentesco del Naviglio del Brenta, con a bordo una guida che illustra le Ville e i borghi che si affacciano sul fiume, con scali e visite guidate a Villa Pisani, Villa Widmann e Villa Foscari. Per chi ha meno tempo, disponibile la formula di mezza giornata con imbarco o sbarco a Oriago. Il rientro non è incluso nella proposta, ma frequenti bus di linea collegano le località.

Orari e giorni: c’è anche il Bike & Boat

Il Burchiello parte da Padova (mercoledì, venerdì, sabato e domenica appuntamento alle 8) e da Venezia (martedì, giovedì e sabato un’ora dopo, alle 9). È anche possibile imbarcarsi a Stra e sbarcare a Malcontenta, e su alcune tratte è disponibile la formula Bike & Boat, imbarcando con la propria bici o noleggiandone una per proseguire lungo i diversi percorsi cicloturistici della Riviera del Brenta. Tutte le soluzioni su ilburchiello.it

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