Mel, un borgo veneziano nel cuore della Valbelluna
Passeggiata tra facciate affrescate e cortili silenziosi. Dalla piazza si diramano anche vie strette e acciottolate che svelano la struttura più intima del paese


Borgo veneziano nel cuore della Valbelluna, intreccio di storie e di pietre su un colle che domina il Piave. Mel è un borgo che si svela tra facciate affrescate e cortili silenziosi, con l’impianto compatto e armonioso dei centri di terraferma della Serenissima.
La piazza trapezoidale dedicata a Papa Luciani raccoglie in uno sguardo secoli di architettura.
Vi si affaccia Palazzo Zorzi, oggi Municipio, costruito nel Cinquecento come sede della Magnifica Comunità di Mel, e accanto si allineano le facciate seicentesche dei palazzi Fulcis, ornate da balconi in ferro battuto, e la Casa Barbuio, con il suo nucleo gotico del Trecento. All’angolo nord, il Palazzo delle Contesse introduce la stagione barocca, mentre a chiudere la prospettiva è la chiesa di Santa Maria Annunziata, costruita nel Settecento secondo modelli palladiani.
Poco distante, la chiesa dell’Addolorata, di origine quattrocentesca, racconta le radici più antiche del borgo. Ma prima dei palazzi e delle logge, sul colle si erano insediati i Veneti antichi, che scelsero questo luogo per la posizione elevata e favorevole al controllo della valle: la necropoli scoperta negli anni Sessanta, con fibule e ossari databili tra l’VIII e il V secolo a.C., documenta una comunità organizzata. I reperti di quella civiltà sono oggi conservati nel Museo Civico Archeologico, ospitato nel Palazzo delle Contesse, che conserva anche materiali d’età romana e medievale.
Perché anche i romani apprezzarono il luogo, e in età imperiale inserirono Mel nel sistema viario romano: dietro Palazzo Pivetta la “Karèra”, antica via carraia incassata tra mura di pietra, ricorda i percorsi che collegavano l’abitato alla valle mentre, poco lontano dal centro, il Castello di Zumelle presidiava la Via Claudia Augusta. Anche se nei secoli ha perduto le sue strutture e funzioni difensive, il nucleo centrale del maniero, restaurato negli anni Sessanta, è oggi visitabile e offre le sue suggestioni storiche, oltre ad un ampio panorama sulla valle del Terche e sul corso del Piave.

Con il dominio della Serenissima, Mel definì l’assetto urbano e le forme architettoniche tuttora riconoscibili: la disposizione delle vie, la piazza come spazio di rappresentanza e l’equilibrio delle costruzioni. Fiorirono anche nuove residenze padronali, come il settecentesco Palazzo Fabris-Bonesso o Villa Tonon, che lungo le vie principali introdussero nel paesaggio urbano elementi di eleganza tipicamente lagunare.
Dalla piazza si diramano anche vie strette e acciottolate che svelano la struttura più intima del borgo. Lungo via Roma, la “Stretta” che sale verso la piazza, si incontrano ancora oggi palazzi seicenteschi come il Guarnieri e il Francescon, con androni voltati e logge che introducono a cortili interni di grande armonia.
Nel cortile Guarnieri, un tempo ritrovo di contadini e allevatori, si apre una delle prospettive più ampie sulla Valbelluna; nel vicino cortile Lorenzet sopravvive un’antica officina fabbrile, mentre alle spalle di altri palazzi orti e giardini murati formano un tessuto urbano più riservato, dove un tempo si svolgevano le attività domestiche e artigianali.
Le mele di Mel
Ed è proprio lì che Mel conserva la sua identità più viva, in spazi che si animano per “Mele a Mel”, la manifestazione del secondo fine settimana di ottobre che trasforma il centro storico in un percorso tra corti e palazzi. In questa unica occasione annuale i proprietari aprono i loro portoni, permettendo di scoprire officine, logge e giardini normalmente chiusi al pubblico, che si trasformano in una grande mostra-mercato nata per valorizzare la mela, frutto simbolo della Valbelluna, e divenuta una grande festa di comunità.
Con i profumi di oltre cento varietà di mele, i colori degli antichi mestieri e il fascino non discreto di una storia di legami tra il borgo e i suoi palazzi, i suoi saperi e il suo territorio.
Il Comune è tra i Borghi più belli d’Italia
Mel sorge su un colle al centro della Valbelluna, tra Belluno e Feltre, a 350 m. di altitudine sulla sinistra del Piave. Appartiene al network de “I Borghi Più Belli d’Italia” e dal 2017 è “Comune Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano. Dal 2019 è capoluogo di Borgo Valbelluna, il Comune sparso nato dall’unione di Mel, Lentiai e Trichiana. Tutte le informazioni si possono trovare online sul sito visitborgovalbelluna.it.
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