Il respiro del Carso nel Giardino botanico La Carsiana
Un giardino botanico in una dolina di cinque km quadrati diventa una mappa per scoprire piante, fiori e animali. Dal Goriziano fino alle propaggini dell’Istria, unendo morfologicamente ciò che la storia divise nel Novecento


“Il mio Carso è duro e buono. Ogni suo filo d’erba ha spaccato la roccia per spuntare, ogni suo fiore ha bevuto l’arsura per aprirsi”. Questi versi del poeta e scrittore Scipio Slataper sono compendio di una terra unica e affascinante, bella e ritrosa che trova sintesi e specchio nel Giardino botanico La Carsiana, Botanični Vrt, località Sgonico 55 (TS).
Creato in una dolina di 5000 metri quadrati dove sono presenti circa 600 specie fra piante e fiori, è una mappa completa e viva dei diversi ambienti dell’area carsica che dal Goriziano si estende fino alle propaggini dell’Istria, unendo morfologicamente ciò che la storia nel ‘900 divise.
La Carsiana è in scala ridotta la rappresentazione naturalistica delle principali conformazioni geomorfologiche del territorio e rispettive formazioni vegetali.
Per neofiti e botanici
Un luogo interessante e bello per un primo incontro da neofita ma anche stimolante arricchente per esperti botanici. Il numero delle specie presenti varia anche in ragione dei mutamenti climatici che, con l’innalzarsi delle temperature, mettono a dura prova varie essenze e in alcuni casi, come per il rododendro, negli ultimi anni ne impedisce la crescita.
Questo nonostante la dolina sia una conformazione del terreno caratterizzata dall’inversione termica, più si scende verso il fondo più la temperatura raffresca. Anche l’imprevedibile vento di bora quando soffia, riesce a abbassare la temperatura dando man forte all’impianto di irrigazione. Ricca la presenza di piante e animali nelle grotte dove la temperatura è costante attorno ai 13 gradi o nello stagno artificiale e altri bacini.

Un gioiello unico nel suo genere impostato secondo caratteristiche ecologiche per una intuitiva comprensione del legame tra vegetazione, clima e geologia. Una sintesi e miniatura della ricchezza ampia di aspetti naturali, organizzati ad ambienti; dalla boscaglia, bosco, landa, pozzi carsici ai ghiaioni, dalle rupi costiere al bosco di dolina, comprendendo pozzi, grotte e specchi d’acqua creati dall’uomo, giardini di macchia mediterranea, di piante officinali e spontanee eduli, come l’asparago selvatico e l’aglio ursino.
Quest’ultime messe a confronto con simili ma velenose in modo da permetterne l’individuazione.
Le essenze del Carso
Essenze che si incontrano sul territorio carsico, dal carpino nero, frassino e roverella, al carpino bianco e leccio, dall’alloro al viburno tino, robbia selvatica, caprifoglio etrusco solo per fare alcuni esempi. In ogni stagione vi sono fioriture di svariati colori: peonie, lilium, primule in primavera, l’elleboro in inverno. Abitano il giardino piccoli mammiferi, scoiattoli, roditori, ogni tanto la visita di una volpe, ma anche uccelli, esseri anfibi come il raro tritone crestato.
La passione del farmacista
Una meraviglia creata da un gruppo di privati nel 1964. L’artefice primo fu il farmacista e appassionato botanico Gianfranco Gioitti. Egli acquistò il terreno e lo mise a disposizione, curandone la vita per oltre 40 anni assieme a Stanislao Budin e Livio Poldini.
Da allora in molti hanno dato importanti contributi e il complesso è divenuto bene pubblico. Acquistato prima dalla Provincia di Trieste e poi dalla Regione che nel 2018 ne ha affidato la gestione alla cooperativa Rogos. La visita è a ingresso libero ed autonomo, lungo sentieri e aree dove piante e fiori sono corredati da tabelle descrittive con il nome scientifico in latino e la nomenclatura in italiano, sloveno, tedesco e inglese.

A disposizione anche guide attraverso QRcode. Ricco il programma, oltre alle visite guidate periodiche. Si va dalle letture per bambini alle uscite serali per osservare i pipistrelli, dall’arte dei muri a secco agli erbari medici figurati. Un mondo e tanti percorsi di conoscenza.
Si arriva dal raccordo A4 di Trieste
Il fiordaliso giallo – Centaurea solstitialis– è il logo della Carsiana. Letture: di L. Poldini, G. Gioitti, F. Martini, S. Budin, “Carsiana – Giardino botanico. Introduzione alla flora e alla vegetazione del Carso” (Lint) e in rete https://giardinobotanicocarsiana.it/it/attività/index-seminum.html.
Si arriva dal raccordo A4, uscita Prosecco direzione Sgonico.
Da Trieste 18 chilometri con l’autobus n. 46 per Prosecco.
Aperto dal 21 marzo a metà ottobre
La Carsiana è aperta per visite autonome tutti i giorni eccetto il lunedì, dal 21 marzo alla seconda domenica di ottobre: martedì, mercoledì, giovedì dalle 10 alle 13 venerdì, sabato, domenica, festivi e prefestivi fino alle 18. In inverno solo su prenotazione. Limitata accessibilità per disabili in carrozzina.
Per approfondimenti: https://giardinobotanicocarsiana.it, info@giardinobotanicocarsiana.it, oppure https://rogos.it, info@rogos.it.
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