La felicità, in bicicletta: ecco i più bei percorsi cicloturistici a Nordest

Dalla montagna al mare Adriatico a contatto con la natura e la storia

Lucia Aviani
Turisti sulla Ciclovia Alpe Adria
Turisti sulla Ciclovia Alpe Adria

Cicloturismo, che passione. Con l’arrivo della bella stagione l’appeal delle due ruote cresce e le ciclovie si affollano, prese d’assalto da chi ama muoversi a ritmi lenti, assaporando il contatto con la natura e la storia: e il boom del settore trova terreno fertile nel Nordest, dove le opzioni sono tantissime e varie, spaziando dalla fascia alpina al mare Adriatico, dai percorsi panoramici ai passaggi nelle più belle località del Friuli Venezia Giulia e del Veneto.

La ciclovia Alpe Adria – avviando l’excursus oltreconfine – unisce in otto tappe la città di Mozart, Salisburgo, alla laguna di Grado, sviluppandosi in parte su vecchi tracciati ferroviari: complessivamente abbraccia 410 chilometri, di cui 232 in territorio austriaco e la rimanenza in Italia; attraversa le vallate delle Alpi salisburghesi, carinziane, slovene e Giulie, tocca il Canal del Ferro e scorre la pianura friulana orientale, arrivando appunto fino all’Alto Adriatico.

Un tratto della ciclovia Alpe-Adria, lungo la translagunare di Grado
Un tratto della ciclovia Alpe-Adria, lungo la translagunare di Grado

La pista ciclopedonale Trieste – Val Rosandra (pendenza del 3%) parte dal parcheggio di via Gramsci, nel rione triestino di San Giacomo, e dopo un primo tratto in centro abitato si avvia appunto verso la Val Rosandra, contesto naturalistico di forte suggestione, che spalanca spettacolari vedute sul golfo e sul Carso: punto d’arrivo è Draga Sant’Elia, paesino che sorge appena prima del confine di Stato.

L’itinerario procede sull’ex ferrovia che collegava la stazione di Trieste – Campo Marzio con quella di Herpelje-Erpelle, in Slovenia.

Nei pressi di Grado, invece, la ciclabile che conduce alla riserva naturale del Caneo consente di ammirare il golfo in tutta la sua bellezza, allargando lo sguardo fino all’Istria: i 7 km circa del tracciato si aprono alla Riserva naturale della Valle Cavanata e corrono in ampia parte su un argine, dal quale si può contemplare il mare.

In Bike sulla ciclabile La lunga via delle Dolomiti
In Bike sulla ciclabile La lunga via delle Dolomiti

Copre circa 27 km l’ippovia Udine-Buja, che inizia al parco del torrente Cormor e che nella parte bassa, fino alle prime colline moreniche, è quasi interamente pianeggiante, su strade sterrate parallele al corso d’acqua; la sezione successiva presenta dei dislivelli, ma mai troppo impegnativi. Il percorso si chiude aggirando un colle.

Piacevole – per offrire un ultimo spunto friulano – anche l’anello ciclabile di Claut, in provincia di Pordenone, che comincia in corrispondenza del palazzetto del ghiaccio; a metà percorso si raggiunge l’abitato di Cimolais, per proseguire poi in lieve discesa, fino a tornare al punto di partenza. Il Veneto, per parte sua, vanta quasi 8 mila chilometri di percorsi dedicati alle due ruote (di cui 2. 563 esclusivamente ciclabili), con itinerari adatti a tutti, a cominciare dalle famiglie con bambini, e tragitti più impegnativi, rivolti agli appassionati di cicloturismo.

Spettacolare la ciclabile delle Dolomiti, che da Dobbiaco porta a Calalzo di Cadore, in un viaggio fra le montagne più belle del mondo, patrimonio dell’umanità.

Toccando Cortina, San Vito, Borca, Vodo, Valle, Pieve e Calalzo di Cadore, il tracciato – che si articola sul percorso dell’ex ferrovia – permette di ammirare cime maestose e luoghi intrisi di storia. Bellissimo l’anello dei Colli Euganei, sul perimetro dell’omonimo Parco regionale: immerge tra meraviglie naturalistiche e architettoniche e nel primo tratto si sviluppa sugli argini del canale Battaglia, un naviglio realizzato dal Comune di Padova fra il 1189 al 1209, sopraelevato rispetto al piano campagna e alimentato dalle acque del Bacchiglione.

Sfiora i 50 km l’anello fluviale di Padova, che dalla città porta al silenzio della campagna, dai canali artificiali al fiume Brenta, costeggiando maestose ville venete e la Certosa di Vigodarzere.

Tra Resana, Castelfranco Veneto, Castello di Godego, Loria, Riese Pio X e Pagnano d’Asolo procede la ciclovia degli Ezzelini, mentre un’ulteriore ciclabile mette in connessione le province di Treviso, Padova e Vicenza, snodandosi tra corsi d’acqua, chiese campestri, aree naturalistiche e tesori storici. 

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