La casa dei fenicotteri a Fossalon di Grado
La riserva naturale di Valle Cavanata tra spiagge, boschi, prati, stagni. E nel cuore dell’area protetta sorge il centro didattico Casa Spina che comprende un piccolo ma affascinante museo


L’improvviso alzarsi in volo di un cigno, airone o fenicottero, il tonfo in acqua di un pesce, il richiamo di un uccello di cui non si conosce il nome ma si percepisce l’eleganza, sono la magia che richiede silenzio e fare circospetto per osservare e non disturbare la vita nella riserva naturale Valle Cavanata (https://vallecavanata.it). Area protetta di Fossalon di Grado (Go), 341 ettari, di cui 67 a mare.
L’oasi, disegnata dalla natura e dall’uomo, offre ambienti di acqua dolce e salmastra, creando un habitat ideale per diverse specie, straordinariamente vario nella propaggine orientale della laguna di Grado con spiagge, boschi, prati, stagni. Qui vivono oltre 260 specie di uccelli, anfibi, pesci e mammiferi.
Un passato da valle da pesca
Fino al 1995 era una delle più vaste valli da pesca creata fra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso durante le grandi bonifiche. Vi veniva praticata l’itticoltura intensiva, in una rete di recinzioni e vasche naturali per l’allevamento. L’etimo valle deriva infatti dal latino vallum che significa protezione e quindi argine.
È un’area di acque poco profonde con velme e barene, presenza di praterie di posidonia, erroneamente chiamata alga, che svolgono un ruolo cruciale per l’ecosistema lagunare, stabilizzando i fondali, proteggendo le coste dall’erosione e fornendo l’ambiente ideale per molte specie. Il livello ottimale dell’acqua all’interno della valle viene mantenuto tramite delle chiuse regolabili e un complicato ma efficace disegno di pendenze al di sotto del livello del mare.
Riserva naturale
Nel 1996 con una specifica legge regionale l’area è entrata a far parte delle Riserve naturali del Friuli Venezia Giulia. I servizi, i controlli della flora e fauna e la manutenzione sono gestiti dalla cooperativa Rogos (https://rogos.it) e dal Comune di Grado.
Vi vivono uccelli di ogni dimensione, in particolare acquatici sia migranti sia divenuti stanziali, fra i quali i anatidi, come germani, canapiglie, codoni, mestoloni, moriglioni, morette grigie, assieme ad aironi bianchi maggiori, cinerini, rossi e garzette. Non mancano i rapaci come il falco e l’oca selvatica o anserina, il simbolo della riserva, vista la sua introduzione dal 1984. Oggi conta un centinaio di individui.

Notevole è anche la presenza di mammiferi quali caprioli, cinghiali, tassi, volpi e lepri, come di anfibi, rettili e così come le testuggini palustri, natrici tassellate e dal collare. Qui nidifica il cavaliere d’Italia, la sterna comune e la rarissima spatola.
Sentieri per passeggiate o giri in bici
Nella riserva è disegnata una rete di sentieri agevoli da percorrere a piedi e in bicicletta, all’aperto o sotto le chiome di alberi, diffusi sono gli osservatori protetti per birdwatching. Edifici a bordo acqua o a due piani in legno con grandi finestre verso la laguna e la costa dove sono anche disponibili pannelli, alcuni dipinti a mano, che rappresentano flora e fauna.
Nel centro visite, presidiato da personale, oltre ad avere informazione e riservare tour guidati, sono distribuiti gratuitamente biciclette e binocoli. Accanto all’edificio è allestito uno spazio picnic con possibilità di parcheggio.
Anche per la flora è alto il tasso di biodiversità, i fondali sabbiosi marini ospitano le praterie di fanerogame, ridosso delle dune sabbiose crescono pioppi e salici, mentre all’interno delle vasche, in prossimità delle barene, spicca il limonium con le sue infiorescenze viola che colora la laguna da luglio.
Il bosco di olmo siberiano
Lungo il canale Averto si sviluppa anche un fitto bosco di olmo siberiano. Nel cuore della riserva sorge il centro didattico Casa Spina che comprende un piccolo ma affascinante museo. L’accesso è libero vengono però richiesti silenzio e rispetto, i padroni di casa qui non sono gli umani.
Sul terrapieno in bici (noleggio gratis)
l centro visite sono disponibili gratis biciclette a noleggio per una gita di circa 7 chilometri pianeggianti immersi nella laguna lungo il canale Averto.
Scale in cemento permettono di salire sul terrapieno per godere del paesaggio sul golfo di Trieste e fino all’Istria. Si passa il Lido delle Conchiglie, avanti fino alle località Punta Sdobba e Canéo (ristorante e albergo aperti info@caneo.it, www.caneo.it), o si punta all’Isola della Cona.
Gli uccelli e la stagione degli amori
La primavera è la stagione degli amori anche per gli uccelli. E se alcune specie hanno già i piccoli, come i crocieri degli Alpi, le strategie riproduttive sono complessivamente varie. Dalla granitica e nota agli umani monogamia, o quasi, dei cigni, alla frenetica poligamia dei gruccioni, che nidificano in colonie, e di alcune varietà di anatre, come il germano reale, fino alla passera scopaiola.
Mater semper certa, pater incertus est.
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