Dialogo tra scienza e tecnologia nel ritorno di Trieste Next

La 14esima edizione del festival promosso dal gruppo Nem in programma dal 26 al 28 settembre: il tema “La vita dentro” sviscerato da studiosi, Nobel come Kobilka e divulgatori

Marco Ballico
Uno degli stand di Trieste Next 2024 in piazza Unità (Lasorte)
Uno degli stand di Trieste Next 2024 in piazza Unità (Lasorte)

Con un programma che spazia tra neuroscienze, robotica, ecologia e filosofia, Trieste Next 2025 conferma la vocazione della città come capitale della scienza e laboratorio per il futuro.

Il tema scelto per la 14ª edizione, dal 26 al 28 settembre, è stato spiegato nel corso della presentazione a Milano, è “La vita dentro. Dialoghi tra scienze e tecnologie”: un invito a esplorare i cambiamenti che l’innovazione può imprimere al nostro modo di vivere e di lavorare, Trieste Next è promosso da Nord Est Multimedia (Nem), il gruppo editoriale che edita anche il nostro giornale e la testata Il Nordest, con Comune di Trieste, Università di Trieste, Area Science Park, Ogs, Sissa.

Il festival ospiterà centinaia di studiosi, premi Nobel e grandi nomi della divulgazione internazionale. E piazza Unità si trasformerà ancora una volta in un laboratorio a cielo aperto, con oltre cento eventi aperti gratuitamente al pubblico e trasmessi anche in streaming.

Dopo l’anteprima del 25 settembre con il fisico Federico Faggin, venerdì 26 – giorno dell’apertura ufficiale alle 11 con l’incontro “La cultura dell’innovazione: lavoro, formazione e ricerca” –, tra i top speaker toccherà a David Quammen.

L’autore del bestseller “Spillover”, alle 21 presenterà il suo nuovo volume “L’evoluzionista riluttante”. Sabato 27, alla stessa ora, il Nobel per la chimica Brian Kobilka descriverà le sue ricerche sul “linguaggio” delle cellule e le implicazioni per lo sviluppo di nuovi farmaci. Novità 2025 è il ciclo dei “Dialoghi sulla conoscenza”, incontri interdisciplinari che vedranno confrontarsi scienziati, filosofi e medici.

Tra gli ospiti, il genetista Luigi Naldini, il nefrologo Giuseppe Remuzzi, il neuroscienziato Giorgio Vallortigara, la filosofa Adriana Cavarero e lo psicanalista Miguel Benasayag, che domenica 28 interverrà sul rapporto tra intelligenza artificiale e condizione umana.

Sempre domenica, al teatro Miela, verrà assegnato il Premio Trieste Next Science Book of the Year al miglior saggio di divulgazione scientifica tra cinque finalisti.

Ampio spazio sarà inoltre dedicato alle nuove frontiere della medicina, grazie alla collaborazione con Airc e Fondazione Telethon: si parlerà di terapie oncologiche innovative, di malattie genetiche rare e di medicina personalizzata.

Mentre il presidente della Regione Massimiliano Fedriga parla di «una vetrina molto attesa e un’occasione di incontri e di divulgazione che alimenta un humus già molto fertile e capace di generare di continuo stimoli, idee e startup», il direttore di Trieste Next Antonio Maconi sottolinea lo «sforzo corale che vede riuniti tutti gli enti di Trieste città della conoscenza, istituzioni e centri di ricerca di rilievo nazionale e internazionale, imprese e protagonisti dell’innovazione».

Per Alessandra Pizzi, ad di Post Eventi del Gruppo Nem, il festival «diventa uno spazio dove ricercatori, filosofi e imprese si confrontano sulle sfide dell’innovazione, dalla salute alla sostenibilità, dall’intelligenza artificiale alla coscienza, tracciando insieme nuove prospettive di conoscenza e futuro».

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