La Regata Storica è la festa della Venezianità

Appuntamento domenica 7 settembre con la manifestazione che è l’anima della tradizione acquatica della Serenissima. Sono attese centomila persone. Ecco i punti panoramici in cui posizionarsi per assistere al meglio allo spettacolo

 

Alberto Vitucci
La Regata Storica torna a Venezia il 7 settembre
La Regata Storica torna a Venezia il 7 settembre

È la festa del remo. Ma anche l’anima della tradizione acquatica della Serenissima. Regate, sfilate, storia. Per un giorno il Canal Grande lascia da parte il traffico e i motori, e torna a vestirsi a festa. Per celebrare le “glorie del remo” e uno sport tutto lagunare – le regate di voga alla veneta – che costituiscono ancora oggi l’essenza della Venezianità. Che prova a resistere alla modernità e al turismo onnivoro. Regata Storica vuol dire sport e tradizione insieme. Un giorno di gloria che ricorda al mondo le origini marinare della città sull’acqua.

Per la manifestazione di domenica 7 settembre sono attese in città almeno centomila persone. Ma in acqua ci saranno i campioni e le campionesse, le società remiere e quelle del canottaggio, i figuranti in costume che rievocano nel grande corteo storico l’accoglienza tributata nel 1489 a Caterina Cornaro, regina di Cipro.

Un grande spettacolo, con quasi duecento atleti impegnati nelle gare di voga, i figuranti sulle bissone e la Serenissima, il pubblico e le autorità sulla Machina ormeggiata in “Volta de canal” davanti a Ca’Foscari.

Lo spettacolo

Il grande spettacolo si apre alle 15.30. Sfilano sul Canal Grande, da San Marco a Rialto e alla Ferrovia e ritorno a Ca’ Foscari le barche del Corteo storico, le bissone e le gondole in costume, la grande “Serenissima” con i trombettieri e il doge. Subito dietro il Corteo sportivo, anima della voga veneziana.

Le società remiere della laguna e dell’estuario, con le loro ammiraglie. La celebre “disdotona” della Canottieri Querini, supergondola a diciotto remi costruita dal grande maestro squerariol Nino Giuponi. E poi la quatordesona della Voga veneta Mestre, il gondolone delle Generali, la diesona della Settemari. Sandoli, mascaete e caorline a ricordare come la storia del trasporto via acqua e delle gare in laguna sia ancora estremamente viva e attuale.

A partire dalle 16 le gare remiere. Si vedranno le “schie” e le maciarele”, giovanissimi regatanti da dove spesso emergono i campioni di domani. Poi la regata delle giovanissime su mascarete a due remi (alle 16.30), i giovanissimi su pupparini a due remi (alle 16.50). Alle 17.10 partiranno le caorline, regata spettacolare sulle pesanti barche da trasporto a sei remi. Imbarcazione perfetta, rimasta uguale a se stessa nei secoli, originaria dell’estuario (Caorle), spettacolo e potenza da ammirare sull’acqua. Seguiranno le donne, alle 17.40.

Qui la storia recente della regata femminile (ripristinata nel 1977 da Benito Vignotto da Sant’Erasmo) ha costruito campionesse e miti. Come quello di Luisella Schiavon, figlia d’arte e vincitrice lo scorso anno con la giovanissima figlia Lara, anche stavolta tra le favorite dopo aver vinto per la ventesima volta (un record) la regata a un remo di Murano.

La gara sarà appassionante, perché altre barche corrono per la vittoria e per conquistare la mitica bandiera rossa (al secondo va la bianca, al terzo la verde, al quarto la blu). Come la veterana Debora Scarpa insieme a Silvia Bon, prime nel 2023 nonostante un grave incidente per essere state investite da un taxi durante un allenamento in laguna, le muranesi Valentina Tosi e Giorgia Ragazzi, Elena Almansi e Viola Ghigi, Magda Tagliapietra e Nicole Zane. E la veterana Anna Mao, recordwoman di vittorie con 13 successi, 9 consecutivi. “Regina del remo” per averne vinte cinque di fila, come Luisella e Giorgia.

Dalle 18.10 riflettori accesi sulla gara dei campioni, quella dei gondolini a due remi. “Formula uno del remo”, barche leggere e filanti – ma anche instabili e difficili da condurre sulle onde – dove si esprimono la potenza e la tecnica dei supercampioni. Negli ultimi due anni la bandiera rossa è affare privato dei due giovani emergenti, Matteo Zaniol, gondoliere e Nicolò Trabuio, vetraio.

Una svolta dopo trent’anni di duopolio e lotte al vertice tra la famiglia Vignotto da Sant’Erasmo e il buranello Giampaolo D’Este insieme a Ivo Redolfi Tezzat dall’altra. Ivo, muranese, a sessant’anni compiuti ci sarà ancora, in barca con il giovane Tobia Barina Silvestri. Come il sempreverde Andrea Bertoldini e Giuliano Pagan.

Dimostrazione che la voga non è solo sport per superatleti. Ma contano anche la furbizia, la tecnica, l’esperienza. Regata da seguire fino all’ultimo metro. Con almeno tre-quattro barche candidate alla bandiera rossa. Insieme a Zaniol-Trabuio sul viola anche i fratelli Colombi (sul canarin e il celeste).

Che la festa cominci dunque. E occhi puntati sul “cordino” di partenza in Bacino San Marco, davanti ai Giardini. E sull’arrivo a Ca’ Foscari, dove dopo 7 chilometri di gara estenuante vengono consegnati premi e bandiere.

Dove posizionarsi per assistere al meglio

Per la Storica non ci sono tribune o posti prenotati. Basta posizionarsi per tempo in uno dei punti panoramici e strategici della città con vista Canal Grande e Bacino San Marco. Campo della Salute, Rialto, Santa Sofia, Ferrovia, San Vio, Riva dei Sette Martiri. L’unica tribuna è la Machina, palco d’onore riservato alle autorità e agli ospiti della città, proprio com’era una volta. Oppure la tv. Che ancora una volta trasmette in diretta l’evento, dalle 17.15 alle 19, con il Tg2 della Rai.

Regata Storica non è soltanto voga alla veneta. In Canal Grande domenica 7 settembre si potranno ammirare anche i galeoni a otto remi, proprio quelli del Palio delle Antiche Repubbliche marinare viste nella sfida ad Amalfi e due anni fa a Venezia. Per la regata remiera tra Università italiane.

Favoriti come sempre i ragazzi di casa di Iuav e Ca’ Foscari che hanno vinto tutte le 14 edizioni della regata. Percorso di circa 700 metri, da Rialto a Ca’ Foscari. Finale a due subito dopo il passaggio dei gondolini.

Il ritorno del Disnar

Da annotare anche il ritorno del celebre Disnar. Tradizione ripresa dai volontari e dalle remiere cittadine. Venerdì 5 settembre banchetti nei principali campi della città con filmati e testimonianze dei campioni del remo. Preparazione alla sfida di domenica, proprio come si faceva una volta.

L’apertura del programma sulla Regata Stoica prevede giovedì 4 pomeriggio alle 16 la benedizione dei gondolini sul sagrato della Salute. Corteo di barche, campioni e campionesse schierati per il saluto alla Madonna che salvò Venezia dalla peste nel 1630. Davanti al grande tempio votivo barocco con pianta ottagonale progettato da Baldassarre Longhena.

La festa diffusa

E domenica nei campi cittadini giocolieri e spettacoli di teatro. Una grande festa diffusa, organizzata come sempre da Vela spa e dal suo direttore Fabrizio D’Oria e dall’Ufficio regate del Comune con Giovanni Giusto.

Non soltanto manifestazione turistica, ma giorno dedicato alla migliore tradizione di Venezia. Si conta che molte centinaia di atleti, appassionati, gondolieri, figuranti saranno in Canal Grande con la propria barca domenica. Mobilitati anche centinaia di volontari, forze dell’ordine e Protezione civile. I cronometristi e i radioamatori per consetire di seguire fase per fase lo spettacolo e le competizioni. Da Ca’ Foscari illustrareà le fasi delle gare Paolo Levorato, storico speaker che da quarant’anni commenta per il pubblico veneziano la manifestazione dqai balconi del palazzo di Ca’ Foscari.

Chi viene con la barchetta a motore dovrà rispettare i divieti di accesso istituiti in Canal Grande a partire dalle 14. Sarà anche sospesa la circolazione dei vaporetti e del traffico a motore fino a regata conclusa, con il ritorno alla regolarità non prima delle 19.30. —

 

 

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