Storia, sistema di voto e favoriti: la guida all’Eurovision Song Contest 2025
La gara entra nel vivo con le semifinali in diretta da Basilea, sabato 17 la serata della finale. A rappresentare l’Italia ci sarà Lucio Corsi

L’Eurovision torna a casa. La 69esima edizione della kermesse, in programma dal martedì 13 maggio a sabato 17 maggio, si terrà infatti in Svizzera, dove tutto iniziò quasi settant’anni fa.
La prima edizione dell’Eurovision risale al 1956 a Lugano, proprio nel Paese rosso crociato e quest’anno sarà la volta di Basilea, visto che nel 2024 il contest fu visto dal cantautore e rapper elvetico Nemo, con il brano The Code.
La storia
Tra i primi momenti che hanno segnato la storia dell’Eurovision c’è l’esibizione di Domenico Modugno nel 1958, arrivò terzo con Nel Blu Dipinto di Blu. Diveterà l’edizione più “coverizzata” di sempre alla kermesse. Due anni prima, nel 1956, il sopravvissuto all’Olocausto, Walter Andreas Schwarz, arrivò secondo per la Germania con il brano Im Wartesaal Zum Großen Glück (traducibile con nella Sala d’Attesa per la Grande Felicità).
Nel 1969, vittoria dalle larghe intese con il primo posto spartito tra Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi e Francia.
L’Eurovision è stato spesso il trampolino di lancio di artisti che poi hanno dominato le classifiche delle vendite di dischi (quando ancora erano un parametro) internazionali. In pochi conoscevano gli Abba quando nel 1974 trionfarono con “Waterloo”,in un’edizione in cui successo un po’ di tutto.
La Francia si ritirò in segno di lutto per la morte del Presidente Georges Pompiduo, mentre il Portogallo non ebbe grande successo con la ballata “E Depois do Adeus”, del cantautore Paulo de Carvalho. Ma dal palco di Brighton si alzò un vento di cambiamento, e quel brano divenne simbolo della Rivoluzione dei Garofani, il momento il cui, una ventina di giorni dopo, il 25 aprile 1974 , il paese lusitano con un colpo di stato destituì il regime instaurato quarant’anni prima da Antònio de Oliveira Salazar, nel 1974 in mano al suo erede Marcelo Caetano.
Qualche anno più tardi, nel 1988, una ragazza canadese assolutamente sconosciuta in Europa (che gareggiava per la Svizzera) si aggiudicò il primo posto con il brano Ne partez pas sans moi. Si chiamava (e si chiama) Celine Dion.
I vincitori
Svezia e Irlanda fanno la voce grossa nell’albo dei vincitori, con sette successi a testa. Subito dietro, sfidando la gaussiana del rapporto popolazione/probabilità di vittoria c’è il Lussemburgo, appaiato a Francia e Regno Unito con cinque successi. L’Italia chiude la top ten con tre trionfi, (2021 con i Maneskin, 1990 con Toto Cutugno e 1964 con Gigliola Cinquetti). Sono 24 le nazioni che hanno partecipato almeno una volta senza mai vincere (tra queste Croazia, Polonia, San Marino e Australia).
La formula
Ogni paese attraverso un processo di selezione scelto internamente seleziona il brano da portare sul palco dell’Eurovision (il più delle volte sono i vincitori di concorsi nazionali, come avviene in Italia con il Festival di Sanremo). Quest’anno saranno tre le serate in programma. Due semifinali (martedì 13 e giovedì 15) in cui i dieci artisti più votati di ciascuna serata si qualificano alla finale di sabato 17. Il Paese ospitante , la Svizzera, e Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna sono in finale di diritto. Sabato si contenderanno,dunque, la vittoria, ventisei Paesi.
Il voto
Sono tre le platee a votare gli artisti e determinare la classifica. Il pubblico nazionale (quello dei paesi partecipanti) e il pubblico del “resto del mondo” (paesi non partecipanti). Per la finale subentra una terza componente, la giuria nazionale di esperti: c’è n’è una per Paese partecipante, ciascuna è formata da cinque membri nominati dalle emittenti locali.
Il risultato della Grand Final di sabato sarà determinato al 50,7% dalla Votazione del pubblico e al 49,3 % dal voto delle Giurie Nazionali. Si può votare tramite via telefono e online (questa la piattaforma di voto), in entrambi i casi a pagamento, o sarà di 0,50 centesimi e si potrà votare al massimo 5 volte per ogni sessione di televoto.
I punteggi
Il sistema di assegnazione di punteggi è così strutturato. Ciascun Paese ha un bacino di punti da distribuire, con questa modalità: la nazione più votata ottiene 12 punti, 10 punti al secondo, 8 al terzo e poi a scendere di un punto alla volta per arrivare al punto del decimo classificato. Ogni Paese non può votare per se stesso.
Ad annunciare il punteggi assegnati sarà il broadcaster nazionale, che si collegherà con il palco di Basilea dopo ogni esibizione.
L’Italia all’Eurovision 2025
A rappresentare l’Italia a Basilea sarà Lucio Corsi, con la sua “Volevo essere un duro”. Il cantautore toscano, secondo classificato allo scorso Festival di Sanremo, ha ottenuto il pass dalla Rai dopo la rinuncia di Olly, che aveva vinto la kermesse sanremese.

Ma non è l’unico sprazzo di Belpaese presente in questa edizione. Vedremo in Svizzera anche dj e il producer torinese Gabry Ponte, portabandiera di San Marino con la sua “Tutta l’Italia”, sigla ufficiale del Festival di Sanremo 2025.
Per l’Estonia Tommy Cash porterà la sua Espresso Macchiato, ritratto in chiave satirica della cultura e della lingua del nostro Paese. La lista degli italiani continua con Kolë Laça - ex tastierista del Teatro degli Orrori - e Beatriçe Gjergji', gli Shkodra Elektronike, che vivono da anni in Italia ma, nati a Scutari, gareggeranno per il loro Paese d'origine: l'Albania. Infine, è napoletano il padre di Mariana Conte, in gara per Malta.
I favoriti
La Svezia sembra il Paese da battere. Schiera il gruppo Kaj, un trio di cantanti/comici che porta un brano ironico “Bara Bada Bastu", sulle abitudini dei Paesi scandinavi, in particolare alla sauna. I bookmaker danno buone possibilità anche a Francia e Austria, mentre Lucio Corsi parte dietro: nella sua esibizione di martedì 13, (fuori concorso, è già qualificato alla finale), dovrà convincere il pubblico.
Come seguire l’Eurovision in tv
La gara entra nel vivo con la prima semifinale, in onda in diretta da Basilea dalle 21 su Rai 2 e anteprima dalle 20.15. Si replica giovedì 15 maggio alle 21 su Rai 2, Rai Radio2 e RaiPlay e appuntamento finale il sabato 17 maggio in prima serata su Rai 1, Rai Radio2 e RaiPlay. Conduzione affidata per l’Italia a Gabriele Corsi e Big Mama.
Rai Radio 2 seguirà l'evento in simulcast trasmettendo in diretta radio e video sul canale 202 del digitale terrestre e Tivùsat. Ai microfoni, Diletta Pietrangeli e Matteo Osso.
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