“Albatross”, la storia di Almerigo Grilz arriva giovedì nelle sale

Molte le riprese a Trieste tra il Molo Audace e San Giusto. Il 5 luglio si terrà la presentazione del film di Giulio Base all’Ambasciatori di Trieste: «Ci aspettiamo polemiche»

La redazione
Francesco Centorame interpreta Almerigo Grilz nel film “Albatross” di Giulio Base Foto di Roberto Moretti
Francesco Centorame interpreta Almerigo Grilz nel film “Albatross” di Giulio Base Foto di Roberto Moretti

Albatross di Giulio Base, in sala dal 3 luglio distribuito da Eagle, è un film audace con dentro un’inevitabile polemica che sta tutta nel protagonista di questa biopic, Almerigo Grilz (Francesco Centorame) attivista di destra a Trieste negli anni Settanta, prima del Fronte della Gioventù e poi del Movimento Sociale. Un ragazzo però che a un certo punto molla tutto e si inventa, insieme a due suoi compagni di idee, Gian Micalessin e Fausto Biloslavo, un’agenzia di stampa di foto e video in zone di guerra per documentare i conflitti ignorati in Medio Oriente, Asia e Africa, dove nell’87, esattamente in Mozambico, trova la morte a trentaquattro anni.

La premessa ideologica del film, finanziato anche dal Ministero della Cultura, può dare adito a polemiche. Di fatto ieri a Roma in conferenza stampa, riporta Ansa, sono state tante le preventive prese di distanza per stemperare eventuali polemiche che però rivela il regista ci sono addirittura già state.

«Se non mi aspettassi polemiche, sarei un illuso – ha dichiarato Giulio Base –. Come risponderò? Cercherò di argomentare, ma va detto che qualcosa mi è già arrivato da parte di un vostro collega, anche illustre, che mi ha scritto un messaggio privato: “Leni ce l’ha fatta, che sta per Leni Riefenstahl, vediamo se ci riesci anche tu”. Rispetto a cose così uno si fa una bella risata, ma quello che mi ha sorpreso è che questo giornalista l’abbia fatto prima ancora di vedere il film. Anche a Trieste – ha continuato Base – qualcuno della troupe si è rifiutato di partecipare. Riguardo a polemiche e critiche mi auguro solo che vengano fatte dopo aver visto il film».

Le riprese a Trieste, realizzate nel novembre 2023, hanno coinvolto diverse aree della città, tra cui il Molo Audace, la stazione centrale, il piazzale di San Giusto e l’edicola di via di Tor Bandena, ricreando l’atmosfera urbana degli anni Settanta e Ottanta.

“Albatross” racconta appunto la storia di questo “inviato di guerra indipendente” che dopo gli anni giovanili di militanza politica, decide negli anni Ottanta di fondare dal nulla un’agenzia di stampa. Nel film anche la sua singolare amicizia con l’antagonista Vito Ferrari (Michele Favaro e Giancarlo Giannini, da anziano) ispirato a Toni Capuozzo, attivista di Radio Popolare che a un certo punto, dopo la tragica morte di Grilz, cerca invano di dedicargli un premio.

«L’idea risale al 2019, all’inizio sono stato riluttante, ho procrastinato vedendo le criticità del soggetto. Poi ho capito che si poteva raccontare questo personaggio se a farlo era qualcuno che non la pensava come lui»m dice ancora Base.

Gli fa eco l’ad di Rai Cinema Del Brocco: «Questo soggetto è arrivato sul mio tavolo nel novembre del 2019. Non conoscevo la storia di questo ragazzo, storia che andava raccontata così abbiamo provato a scriverla, ma poi è arrivato il Covid e tutto è slittato».

Prima della conferenza stampa è stato mostrato il documentario Missione Mozambico 2025 di Davide Arcuri in cui c’è, tra l’altro, una testimonianza del Cardinale Matteo Maria Zuppi che ricorda Grilz con parole d’ammirazione: «Era un uomo coraggioso che faceva conoscere quello che era nascosto e una persona che credeva nell’informazione, unica via di dialogo» .

Una curiosità: dopo “Albatross” nel futuro di Giulio Base ci sarà “La versione di Giuda”: «Con il protagonista che non si vedrà mai, né ci saranno dialoghi. Ho creato quasi una realtà virtuale in cui è lo spettatore stesso a dover prendere i panni di Giuda. Sarà un film estremo, non catechistico».

“Albatross” è una produzione One More Pictures con Rai Cinema, con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo del Ministero della Cultura, con il contributo di Apulia Film e Friuli Venezia Giulia Film Commission. Nel cast anche: Linda Pani, Tommaso Santini, Luca Predonzani, Paolo Massaria, Giovanni Vit e Gianna Paola Scaffiddi.

Sabato 5 luglio alle 20.30, il Cinema Ambasciatori di Trieste ospiterà una proiezione speciale del film, cui seguirà un momento di dialogo con Giulio Base e i membri del cast presenti in sala. —

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