Sand Nativity a Jesolo, così la sabbia diventa materia per raccontare San Francesco
Artisti al lavoro per il presepe dedicato al Cantico delle creature. Due novità orientate all’inclusione: un qr code con audioguida e una mini scultura più piccola in gesso che aiuterà chi vede poco a scoprire le forme

Il suo segreto “materiale” è un impasto di sabbia e acqua. Il resto è arte e magia di scultori che arrivano da tutto il mondo per questo grande e maestoso presepe di arena che ha fatto il giro del mondo.
Stanno lavorando quotidianamente dai primi di novembre per completare “Sand Nativity”, il presepe di sabbia che dal 2002 la città di Jesolo organizza al lido, ora all'interno di una tensostruttura allestita alle spalle di piazza Brescia. Una grande esposizione di sculture in sabbia, quest'anno nel segno del Cantico delle creature di San Francesco d'Assisi, nell'ottavo centenario.
Si aprono i cancelli il 29 novembre, poi l'inaugurazione ufficiale l'1 dicembre, preceduta dal convegno "Pace con la terra, pace sulla terra" sul dialogo interreligioso organizzato dall'associazione Monsignor Marcato alle 15.30 nella sala Tiepolo 1 del centro congressi Kursaal. Interverranno i rappresentanti delle varie religioni nel mondo. Sono attesi rappresentanti di religione cristiana, ebraica, musulmana, induista e buddista che affronteranno un dialogo con studenti del Liceo classico-linguistico Montale e dell'Istituto Alberghiero Cornaro.

Da San Pietro ad Assisi
Quello di Jesolo è oggi uno dei presepi più famosi e celebrati in Italia e anche all’estero. Ospitato nel Natale 2018 in piazza San Pietro, davanti agli occhi di Papa Francesco, fotografato in un momento di preghiera davanti alla scultura del presepe di Jesolo che aveva varcato per la prima volta le mura del Vaticano, e presso il piazzale della Basilica di San Francesco in Assisi, nel Natale 2023.
Le sculture sono state ospitate anche a Matera. Il presepe di Jesolo si è sempre ispirato a temi ed eventi di attualità collegati al messaggio evangelico. Particolarmente forte nella sua espressione fu la scultura dedicata alla strage nella scuola di Beslan in Ossezia. Poi il tema della pace in tutta la sua tragica attualità, i miracoli di Gesù.
L’edizione dedicata a San Francesco
L’edizione 2025 è ispirata al Cantico delle Creature di San Francesco, per coniugare il dialogo interreligioso alla riflessione sulla cura della nostra Casa Comune. Le opere esposte evocano la realtà storica ai tempi del santo di Assisi. Raffigurano, attraverso vari simbolismi, il pianeta e lo stato della creazione, si aprono a una visione illuminata che celebra la fratellanza tra uomo e natura.
Sullo sfondo, una riflessione sull’ecologia e l’impegno richiesto all’uomo nella tutela dell’ambiente, nel solco dei principi contenuti nell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. Quest'anno ci sarà una novità molto coinvolgente e inclusiva: una scultura “tattile” più piccola in gesso vicino a ogni opera per il pubblico dei non vedenti. Tutti i modelli saranno raggruppati ed esposti, ognuno accompagnato da un QR Code che, se inquadrato con il cellulare, avvierà un' audioguida per spiegare l'opera stessa.
L’esposizione
Le sculture saranno in tutto 12, compresa la Natività. Tra queste, un grande lupo realizzato direttamente dal direttore artistico David Ducharme che i visitatori, solo quelli non vedenti, potranno toccare essendo comunque di sabbia particolarmente compattata con un po' di colla speciale, unica tra le sculture classiche plasmate esclusivamente con sabbia e acqua.

Sand Nativity finanzia diversi progetti benefici attraverso le libere offerte dei visitatori. L'ingresso è libero ma ognuno può donare qualcosa per questi progetti che hanno permesso di realizzare scuole in Africa, scavare pozzi per l'acqua potabile, aiutare associazioni del territorio. Fino ad oggi sono stati raccolti e devoluti più di un milione e 120 mila euro in progetti umanitari in tutto il mondo.
Acqua, sabbia e nessun collante
Non ci sono collanti o altri materiali per realizzare e compattare le sculture di sabbia di Sand Nativity. Soltanto sabbia della spiaggia di Jesolo e acqua che, impastate assieme, si compattano e saldano stabilmente resistendo fino alla chiusura dell'evento che sarà l'8 febbraio.
Dal 29 novembre l'esposizione sarà aperta al pubblico, ma le opere saranno terminate per il 19 di questo mese. Gli scultori sono al lavoro ininterrottamente dal 6 novembre. Dal 19 novembre all'8 febbraio le opere resteranno tetragone sui 750 metri quadrati di area espositiva, dove sono stati posati i blocchi delle 12 sculture.
In tutto mille metri cubi di sabbia per circa 1.500 tonnellate di arena utilizzata.
Dalla prima edizione, nel 2002, sono arrivati oltre 2 milioni di visitatori ad ammirare queste sculture che, infatti, non possono essere toccate perché altrimenti rischierebbero di rovinarsi.
L’opera di compattazione duratura che garantisce il semplice impasto di acqua e sabbia, infatti, regge se, una volta asciugato, nessuno ci mette mano.
In qualche raro episodio gli artisti sono dovuti intervenire in emergenza per sistemare qualche angolo inavvertitamente colpito da un passante, una superficie ceduta dopo essere stata toccata da qualche curioso che non era riuscito a frenare la curiosità.
Gli artisti al lavoro
La squadra internazionale di artisti è capitanata dal canadese David Ducharme, il direttore artistico. Per l'Italia, la sola artista al lavoro è Michela Ciappini, scenografa. Assieme al belga David Enguerrand sta realizzando una grande scultura in “tandem”: un albero dai due volti, a sinistra secco e bruciato, a destra verde e rigoglioso.
Ci sono poi Charlotte Koster, Susanne Ruseler, Marielle Heessels (Paesi Bassi), Hanneke Supply, Enguerrand David (Belgio), Pedro Mira (Portogallo), Nicola Wood (Inghilterra), Inese Valtere (Lettonia), Jakub Zimacek, Radovan Zivny Radek (Repubblica Ceca), Slava Borecki (Ucraina), Vadim Gryadov, Nicolay Torkhov (Russia). Due artisti russi e un ucraino lavoreranno assieme, come già accaduto in passato.
Gli orari
Apertura dal 29 novembre all’8 febbraio 2026. Orari: da lunedì a venerdì 9.30/12.30 e 14.30/19.30. Sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 19.30. Dal 21 dicembre al 6 gennaio orario continuato dalle 9.30 alle 19.30.
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