“Safety Love” elettrizza l’arena della Casa Rossa a Gorizia
La pioggia iniziale non rovina lo spettacolo. Lanciati messaggi sull’importanza della sicurezza sul posto di lavoro. Piero Pelù mattatore

Se il concerto degli Editors e di Patti Smith, nel 2023, erano stati uno stress test importante in vista dell’ancora lontana Capitale europea della cultura, il festival Safety Love è stato altrettanto rilevante perché si trattava di mettere alla prova la nuova “arena” nel piazzale, completamente riqualificato, della Casa Rossa.
Già, perché da grigia e triste distesa d’asfalto, l’area è diventata la nuova “casa dei concerti”, in attesa del Campovolo de noantri all’aeroporto Duca d’Aosta. Test superato? Possiamo dire di sì. La macchina organizzativa ha funzionato a dovere e il sindaco Rodolfo Ziberna, entusiasta, parla di una «nuova e inedita stagione per Gorizia» che può (e dovrà nel futuro) ospitare eventi di questo tipo.

Alla faccia della città sonnacchiosa. «Abbiamo scaldato Gorizia!», il commento dell’assessora a Go!2025, Patrizia Artico. «Vedere così tanta gente e così tanti giovani è emozionante». La serata “Safety Love” è stata organizzata dalla Fondazione Rubes Triva, con la produzione esecutiva di iCompany.
I parcheggi di via Toscolano e di via Alviano hanno assolto perfettamente il loro compito. Del resto, il piano della viabilità era stato approntato in maniera certosina nel corso di parecchie riunioni svoltesi in Prefettura. In molti hanno, comunque, lasciato la macchina a casa e hanno raggiunto l’area del concerto a piedi o in bicicletta.
In parallelo, ha dimostrato di funzionare il piano della sicurezza che ha previsto la presenza di 50 agenti, cui si sono aggiunti una settantina di steward. Forze dell’ordine e addetti alla sicurezza hanno effettuato i controlli, anche con il metal detector, per evitare che fossero portati nell’area del concerto bottiglie di vetro, lattine, bombolette spray, ombrelli, power bank e altri oggetti potenzialmente pericolosi.

La pioggia ha voluto metterci lo zampino per una buona mezz’ora, prima dell’avvio del concerto. Ma Giove pluvio non è riuscito a rovinare, per fortuna, l’atmosfera di festa. Alla fine, secondo fonti di polizia, sono state circa 3.500 le persone presenti, diventate via via più numerose nel corso della serata e con il diradarsi dei nuvoloni grigi. Lo spettacolo si è aperto poco dopo le 21 con l’esibizione del gruppo degli Sos, Save Our Souls. E, poi, tanta (anzi troppa) pubblicità sparata sul maxi-video che ha finito con l’indispettire un po’ il pubblico. Ma era pur sempre uno spettacolo gratuito.
Alle 21.42 è salito sul palco il primo big, Ermal Meta, accompagnato dall’Orchestra giovanile filarmonici friulani, diretta dal Maestro Marco Battigelli. Ha messo tutti d'accordo dopo tanta attesa. Poi, a seguire Levante e Piero Pelù che ha tenuto il palco con la sua solita, grande personalità, elettrizzando il pubblico.
Poi, via via, tutti gli altri osoiti: dall’attrice Anna Ferzetti a Francesca Michielin, passando per Joan Thiele, Leo Gassmann, Mario Biondi, Serena Brancale e Settembre, a loro volta tutti accompagnati dall’Orchestra giovanile filarmonici friulani, con la direzione artistica di Massimo Bonelli.
C’è stato anche lo spazio per un intoppo. Mentre il sindaco Rodolfo Ziberna parlava sul palco si sentiva, nelle retrovie, la voce della conduttrice Monica Setta, rimasta con il microfono acceso. Ogni cantante, poi, ha dato voce a uno dei principi elencati nella Carta di Urbino, decalogo elaborato dalla Fondazione Nazionale Sicurezza Rubes Triva e dall’Osservatorio “Olympus” dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo, che ha come scopo quello di sollecitare una riflessione sulla tutela della salute, della sicurezza e del benessere di chi lavora.
Il Festival, organizzato in sinergia con Inail, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro Eu-Osha e l’Osservatorio Olympus dell’Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” si propone come luogo di confronto e di dibattito in ambito europeo per la diffusione della cultura della sicurezza e la promozione della salute nei luoghi di lavoro. L’obiettivo è stato centrato nella Capitale europea della europea. Non è voluto mancare il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga.
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