Premio letterario Galileo: la cinquina in finale si presenta al pubblico

Giovedì 20 al centro San Gaetano di Padova gli autori selezionati parlano delle loro opere divulgative, venerdì mattina al Palazzo del Bo sarà proclamato il vincitore di questa edizione numero 19

La redazione

Torna a Padova l’appuntamento con il Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica, promosso dal Comune di Padova, in collaborazione con l’Università degli Studi e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Giovedì e venerdi , i cinque autori finalisti della XIX edizione del Premio incontreranno il pubblico e gli studenti per presentare le proprie opere, offrendo una riflessione sui grandi temi della contemporaneità: dall’impatto dell’intelligenza artificiale al futuro del pianeta, dal significato del corpo umano e del tatto come strumenti di conoscenza fino alla decostruzione scientifica del concetto di razza.

Protagonisti di questa edizione saranno Nello Cristianini, Alfonso Lucifredi, Laura Crucianelli, Vittorio Lingiardi e Michele Pompei, autori delle cinque opere finaliste selezionate dalla Giuria scientifica lo scorso 21 marzo 2025 tra oltre 80 opere candidate. Domani dunque, alle 18, nell’auditorium del Centro Culturale Altinate San Gaetano, i cinque finalisti presenteranno al pubblico i propri libri. Un’occasione per approfondire, con linguaggio accessibile e rigoroso, le grandi questioni scientifiche e culturali che definiscono il nostro tempo.

Nello Cristianini, “Machina sapiens”

Docente di Intelligenza Artificiale all’Università di Bath, Nello Cristianini affronta il tema più urgente della nostra epoca: possono le macchine pensare? Dopo il successo de La scorciatoia, Cristianini esplora le origini e le implicazioni dell’intelligenza artificiale, interrogandosi su quanto comprendiamo davvero dei sistemi che abbiamo creato. Un saggio avvincente che coniuga rigore scientifico e tensione narrativa, guidandoci nel cuore del più grande cambiamento tecnologico e cognitivo del nostro tempo.

Laura Crucianelli “Storia naturale del tattO”

Neuroscienziata e docente alla Queen Mary University of London, Laura Crucianelli esplora il senso del tatto come chiave per comprendere noi stessi e gli altri. Dalla ricerca clinica alle esperienze quotidiane, l’autrice racconta come il tocco plasmi l’identità, influenzi le relazioni e rifletta i cambiamenti culturali e sociali del nostro tempo. Un libro originale e profondo che restituisce dignità e centralità al senso più primordiale e spesso dimenticato: il tatto.

Vittorio Lingiardi, “Corpo, umano”

Psichiatra e psicoanalista, docente di Psicologia dinamica all’Università “La Sapienza” di Roma, Vittorio Lingiardi ci conduce in un viaggio tra biologia, arte e psicoanalisi per riscoprire il corpo come spazio di identità, memoria e trasformazione. In tre “stanze” – il corpo ricordato, il corpo dettagliato, il corpo ritrovato – l’autore intreccia scienza, letteratura e introspezione, restituendo un ritratto poetico e profondo del corpo umano come luogo in cui si intrecciano mente, desiderio e storia personale.

Alfonso Lucifredi, “Troppi”

Naturalista e giornalista scientifico, Alfonso Lucifredi affronta nel suo saggio un tema complesso e spesso eluso: la sovrappopolazione. Nel dibattito su sostenibilità, risorse e crisi climatica, Troppi riporta l’attenzione sulla radice del problema — siamo troppi su questo pianeta? — intrecciando riflessioni di demografi, climatologi, economisti e biologi. Un’indagine lucida e provocatoria sulle implicazioni sociali, economiche e ambientali della crescita demografica globale, che invita a immaginare il futuro del pianeta con responsabilità e consapevolezza.

Michele Pompei, “Razze umane”

Giornalista, regista e divulgatore, Michele Pompei affronta con rigore e chiarezza un nodo ancora controverso: l’uso del concetto di “razza” umana. Il libro racconta come la genetica abbia da tempo dimostrato l’infondatezza biologica delle razze, mentre società e istituzioni continuano a utilizzarle. Un saggio che ricostruisce la genesi e la storia di un errore concettuale che ha plasmato secoli di discriminazioni, restituendo alla scienza il suo ruolo nel disvelare la complessità e l’unità del genere umano.

La Cerimonia di Premiazione

Venerdì 21 novembre alle ore 11, nell’Aula Magna del Palazzo del Bo, si terrà la Cerimonia di Premiazione che decreterà il vincitore della XIX edizione del Premio Galileo. A scegliere il vincitore la Giuria popolare, composta da 100 studenti universitari e 10 classi di scuola secondaria di secondo grado provenienti da tutta Italia, che in questi mesi hanno letto e votato le cinque opere finaliste.

Il Comune di Padova intende valorizzare le eccellenze che la città vanta nel campo della ricerca scientifica, fra cui l’Università degli Studi di Padova, che sin dalla sua fondazione ha ospitato numerose personalità illustri, tra cui Galileo Galilei. Con il Premio, il Comune promuove iniziative a sostegno della diffusione di una solida e critica cultura tecnico-scientifica, rivolgendosi a un vasto pubblico e in particolare ai giovani che si preparano a entrare nel mondo del lavoro.

Fra queste iniziative, il Premio Letterario Galileo per la Divulgazione Scientifica, ispirato al più noto Premio Campiello. Dal 2007, il Premio seleziona ogni anno le migliori pubblicazioni scientifiche edite nel biennio precedente, con l’obiettivo di divulgarne e valorizzarne i contenuti, avvicinando la scienza al grande pubblico. Per ogni edizione, il Comune di Padova nomina una Giuria scientifica composta da 11 personalità di indiscusso valore in campo culturale e scientifico. La Giuria seleziona le cinque opere finaliste tra i testi di divulgazione scientifica pubblicati in Italia negli ultimi due anni e candidati dalle case editrici. —

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