Pordenonelegge 2025: Palazzo Montereale Mantica diventa il “Palazzo dei Libri” con Nem
Dal 17 al 21 settembre, gli editori indipendenti del Nord Est esporranno e venderanno i propri volumi in un luogo storico della città. La rassegna rende omaggio a Paola Tantulli, anima dell’editoria pordenonese

Nord Est Multimedia a Pordenonelegge nel Palazzo degli editori del Nord Est.
Non sarebbe potuta esistere casa più adatta, per le iniziative del nostro gruppo editoriale (che controlla il Mattino di Padova, la Tribuna di Treviso, la Nuova di Venezia e Mestre, il Corriere delle Alpi, il Messaggero Veneto, il Piccolo e la testata online il Nord Est) e della Banca di Credito Cooperativo Pordenonese e Monsile, storico e fondamentale partner durante il festival del libro. Dal 17 al 21 settembre, insieme agli editori del territorio, saremo protagonisti di servizi e interviste per conoscere gli autori che raccontano il nostro spicchio d’Italia e installeremo postazioni per incontrare i lettori che di questo lavoro usufruiscono.
Protagonisti e calendario degli eventi saranno diffusi nei prossimi giorni. Della scelta del luogo dove gli appassionati potranno trovare chicche letterarie e soddisfare curiosità sul mondo dell’editoria e della scrittura possiamo, invece, già parlare.
Palazzo Montereale Mantica, oggi sede di rappresentanza della Camera di Commercio di Pordenone, si affaccia su Corso Vittorio Emanuele II, a due passi dal municipio. Fu edificato nel XV secolo e i Mantica, prima famiglia ad abitarlo, erano mercanti arrivati da Como. Negli anni Ottanta ha riacquistato fascino ed eleganza in seguito a radicali interventi di ristrutturazione. Oggi è possibile ammirarne gli stucchi interni (decorazioni della seconda metà del Settecento di Francesco Antonio Re) e la seicentesca tela del Cignani che raffigura l’infanzia di Giove.
Le sue mura hanno visto nascere Pordenonelegge, che ha celebrato al suo interno le sue prime conferenze stampa e inaugurazioni. Qui lavoravano i curatori Gianmario Villalta, Alberto Garlini e Valentina Gasparet, ospitati dalle agenzie speciali della Camera di commercio (prima Promecon e poi ConCentro), che svolgevano un ruolo amministrativo e propriamente organizzativo. Tutto questo fino a quando Pordenonelegge divenne Fondazione (presidente Michelangelo Agrusti, direttrice Michela Zin), trasferendo il proprio quartier generale a Palazzo Badini. “Il Mantica”, per i pordenonesi, è divenuto da allora il luogo dove ricevere gli ospiti di riguardo e organizzare gli eventi significativi.
«Quest’anno – ha dichiarato il curatore Gianmario Villalta – diventerà Il Palazzo dei Libri, dove gli editori indipendenti triveneti esporranno e venderanno i propri volumi. L’organizzazione ha messo a disposizione le sale del Caminetto per gli appuntamenti con gli autori e l’Alcova, di dimensioni più modeste ma più caratteristica, per fare salotto. Quattro gli scopi dell’iniziativa: mostrare che il lavoro degli editori indipendenti ha un valore ed è un valore; offrire al pubblico di Pordenonelegge un luogo riparato e comodo all’interno del quale incontrarsi in un mondo di libri; completare, con questo progetto, l’Arena Europa e la Proposta all’Harry Bertoja nell’espansione del festival letterario verso il municipio e l’area del Noncello e infine valorizzare, in vista di Pordenone capitale italiana della cultura 2027, una proposta di architettura al servizio della fruizione partecipata del libro».
Sarà questo il contesto in cui i professionisti dell’informazione del Gruppo Nem, in collaborazione con i partner della Banca di Credito Cooperativo Pordenonese e Monsile, incontreranno i lettori e racconteranno il festival.
Fa piacere, in conclusione, la dedica di questa edizione della rassegna letteraria a Paola Tantulli, una delle colonne della casa editrice pordenonese Biblioteca dell’Immagine, insieme a Giovanni e Massimiliano Santarossa. La ricordiamo ancora, nell’ultima giornata del festival 2024, esausta ma felice dopo cinque giorni di appassionato lavoro. Poi il malore, il buio, ma anche la luce di una grande eredità morale. Anima dell’editoria friulana, instancabile talent scout, appassionata di libri e di cultura, Paola era una donna che amava i colori della vita e quelli che si sprigionano dalle pagine in bianco e nero della carta stampata. È rimasta un’ispirazione e le giornate a Palazzo Montereale Mantica saranno, ancora una volta, intrise di lei.
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