Pnlegge 2025, anteprime a Udine e Lignano. E 13 appuntamenti per Fuoricittà

Il cartellone che anticipa e accompagna la 26ma edizione della festa del libro e della libertà, in programma dal 17 al 21 settembre. A fare da apripista saranno le due anteprime, che porteranno la festa del libro fuori dalle mura di Pordenone già dai primi giorni di settembre

La redazione

Da Nadia Terranova a Giovanni Maria Flick, da Cristina Cassar Scalia a Beppe Severgnini, da Maurizio de Giovanni ad Alessia Gazzola: sono solo alcuni dei protagonisti di Fuoricittà 2025, il cartellone diffuso che anticipa e accompagna la 26ma edizione di pordenonelegge – Festa del libro e della libertà, in programma dal 17 al 21 settembre.

Festival che allarga ancora i suoi orizzonti: quest’anno, oltre ai dieci Comuni già coinvolti, se ne aggiungono tre nuovi – Sesto al Reghena, Porcia e Morsano al Tagliamento – per un totale di tredici tappe. A fare da apripista saranno due anteprime, che porteranno la festa del libro fuori dalle mura di Pordenone già dai primi giorni di settembre.

Si comincia il 2 a Lignano, al Kursaal, dove Nadia Terranova presenterà alle 21 “Quello che so di te”, romanzo finalista al Premio Strega 2024: un racconto che riflette sulla memoria, personale e collettiva e che segna una delle voci più riconoscibili della narrativa italiana contemporanea.

Due settimane dopo, il 16 settembre, pordenonelegge torna a Udine, nella sede della Fondazione Friuli, con il noto giurista, già ministro di Grazia e Giustizia e presidente della Corte costituzionale Giovanni Maria Flick e il suo “Un patto per il futuro”: una riflessione lucida sull’urgenza di rimettere al centro la Costituzione, come bussola per un avvenire più equo e sostenibile.

Fuoricittà entra nel vivo nel weekend del 19-21 settembre. Venerdì 19 saranno tre gli appuntamenti in contemporanea, tutti alle 21. Ad Azzano Decimo, Marco Malvaldi riporta in scena il barista Massimo con “Piomba libera tutti”, l’ultimo caso de “I delitti del BarLume”. A Casarsa della Delizia sarà invece protagonista Beppe Severgnini con “Socrate, Agata e il futuro”, una lezione affettuosa e filosofica sull’invecchiare con grazia, attraverso lo sguardo della nipotina Agata.

A Brugnera, Toni Capuozzo guida il pubblico lungo l’Isonzo e dentro le “Vite di confine”, raccontando figure-simbolo dell’identità del Nordest, da Slataper a Marin. Sabato 20, la maratona letteraria si moltiplica con sei incontri. A San Vito al Tagliamento, lo psichiatra Vittorino Andreoli porterà ai lettori una riflessione epocale: “Per ritornare umani”, un viaggio nella civiltà occidentale, dalla Grecia al cristianesimo, per ritrovare i fondamenti di una cultura che rischia di smarrirsi.

Alle 21 Spilimbergo accoglie Maurizio de Giovanni con “Il pappagallo muto”, nuovo tassello della saga con protagonista Sara Morozzi, ex agente dei servizi. Sempre alle 21, a Maniago, Antonio Caprarica ci accompagna come sempre nella monarchia britannica che ben conosce con “Kate e la maledizione dei Galles”, mentre a Porcia Cristina Cassar Scalia presenta “Il commissario Macchiavelli”, giallo in bilico tra Roma e la Sicilia degli anni Sessanta nel quale incontriamo – dopo le vicende della vice questore di Catania Vanina Guarrasi - un nuovo, irresistibile personaggio.

A Prata di Pordenone, Alessia Gazzola ci riporta nella Londra degli anni Venti con “Miss Bee e il fantasma dell’ambasciata”, e a San Quirino Giacomo Poretti porterà il suo monologo “Fare un’anima”, fra comicità e spiritualità. La chiusura, domenica 21, è affidata ad altri cinque appuntamenti. A Cordenons, alle 17.30, Antonio Manzini racconta le avventure di Max e Nigel, due ragazzi immersi in un intreccio di misteri, tra risate e inquietudini. Alle 18, Sesto al Reghena accoglie Riccardo Falcinelli, che con “Chi vogliamo essere?” accompagna i lettori in un viaggio nella storia del ritratto, per riflettere su identità e rappresentazione.

Sempre alle 18, a Morsano al Tagliamento, Matteo Lancini propone una bussola preziosa per genitori ed educatori con “Chiamami adulto”, testo che mette al centro l’ascolto empatico dei più giovani. Infine, alle 18.30, a Sacile, negli spazi di Villa Brandolini d’Adda, il programma si chiuderà con Francesco Vidotto e il suo “Onesto”, la storia di un uomo che scriveva alle montagne, perché soltanto con loro riusciva a confidarsi.

Dettagli e tutte le informazioni sul programma sul sito www.pordenonelegge.it.

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