Torna Onde mediterranee a Gradisca d’Isonzo con Regeni nel cuore
Dal 2016 Onde mediterranee è dedicata al ricercatore. Alla kermesse anche incontri su Basaglia, carceri e Cpr: tutto quello che c’è da sapere

È dal 2016, l’anno della sua scomparsa, che Onde mediterranee è dedicato a Giulio Regeni e anche nella sua edizione numero 29 il festival organizzato da Euritmica celebra la “Giornata per Giulio”. Quest’anno, è in programma sabato e verrà realizzata in sinergia con il Comune di Gradisca d’Isonzo, quello di Fiumicello-Villa Vicentina, il collettivo Giulio Siamo Noi e il Governo dei Giovani di Fiumicello.
Sì, sarà la Giornata in cui Gradisca si tingerà di giallo per ricordare e sostenere attraverso diversi momenti la tenace battaglia per la giustizia della famiglia Regeni. Nel tempo, all’iniziativa hanno preso parte anche Erri De Luca, Ascanio Celestini, Marco Paolini e Andrea Pennacchi, al fianco dei genitori del ricercatore friulano e della loro avvocata, Alessandra Ballerini.
E così sabato, alle 19.30, davanti al Nuovo teatro Comunale avrà luogo il flash mob “Onda gialla”, con l’arrivo di Marco Cavallo, emblema della lotta sociale accompagnato dal “popolo giallo”, formato da tutti coloro che sono impegnati a chiedere verità per il ricercatore.
Nell’occasione, prenderà parte all’appuntamento anche il gruppo di BisiachiInBici. Quindi, alle 20.30, in teatro si potrà assistere a “Facciamo cose per Giulio… E facciamo il punto sul processo”, incontro con la mamma e il papà del giovane studioso, Paola Deffendi e Claudio Regeni, l’avvocata Ballerini, il portavoce di Articolo21 Beppe Giulietti e il giornalista di Repubblica Matteo Macor. Poi, è in scaletta l’esibizione della giovane cantautrice friulana Nicole Coceancig.
«“Diritti locali e planetari” è il sottotitolo di questa edizione di “Lettere mediterranee”, sezione di approfondimento del nostro storico festival Onde mediterranee – racconta il suo direttore artistico, Giancarlo Velliscig, anche presidente di Euritmica –. Il motivo per cui ci impegniamo su questo fronte è la necessità di contribuire (per quanto possano fare l’arte, la musica, le iniziative culturali), a mantenere viva l’attenzione ed evitare l’assuefazione alla convivenza con gli orrori e gli errori di questa nostra società.
L’indifferenza rispetto a tutto ciò non è ammissibile e, rimanendo nel mondo musicale, viene immediata la citazione del grande Fabrizio De André che chiudeva una straordinaria canzone sulla società del suo tempo con “Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti”; oppure Giorgio Gaber con la sua “Libertà è partecipazione”. E anche la dedica del festival a Giulio Regeni va in questa direzione, dal primo giorno, per dare un piccolo contributo a ricordare e tutelare i diritti di Giulio e di tutti i Giulio e le Giulie del mondo».
“Lettere mediterranee” si apre venerdì, alle 21, in corte Marco d’Aviano, a Gradisca, con “Morgana” che vedrà Chiara Tagliaferri, autrice insieme a Michela Murgia di un progetto formato da un podcast e tre libri avente proprio per titolo “Morgana”, dialogare con la giornalista Fabiana Martini riguardo a femminismo, diritti e, soprattutto, morgane: donne, uomini, persone in transizione, queer che in quelle storie si sono riconosciute.
Ma, tra i suoi appuntamenti, la kermesse propone anche approfondimenti sul cambiamento climatico, sul conflitto Israele–Hamas e su altre tematiche di impegno civile, sociale. Ecco che mercoledì, alle 19, al Nuovo teatro Comunale, sarà proiettato il documentario “Corrispondenze immaginarie” di Piero Pieri e Alessandro Spanghero prodotto da Rai Fvg. Il progetto ha riportato alla luce le lettere scritte, e mai spedite, dei pazienti degli ospedali psichiatrici dalla fine dell’Ottocento alla rivoluzione basagliana. Con gli autori dialogherà Mariangela Capossela.
Quindi, alle 21, “Dai diritti alle pene: manicomi, Cpr, carceri” vedrà salire sul palco Massimo Cirri (autore e conduttore radiofonico, psicologo), Matteo Caccia (scrittore e autore di programmi radio e podcast), Andrea Sandra (Garante a Udine dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà personale) e Gianfranco Schiavone (presidente del Consorzio italiano di solidarietà-Ufficio rifugiati onlus di Trieste).
A partire dai “matti” liberati da Basaglia, la riflessione si allargherà alle condizioni di vita di carceri e Cpr. E, nell’occasione, sarà pure annunciato il prossimo viaggio di Marco Cavallo che a settembre, proprio in partenza da Gradisca, andrà ad aprire i portoni dei Cpr.
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