A Gorizia la fotografia scrive la Storia in tre mostre speciali

Tre mostre evocano nomi e date, percorsi e confini: dalla salute mentale alla memoria della guerra fino alla vita quotidiana di un territorio di frontiera

La redazione
Una delle fotografie di Meta Krese in mostra a Casa Mossari
Una delle fotografie di Meta Krese in mostra a Casa Mossari

Fotografare è una forma di pensiero. Un atto di attenzione e responsabilità, che trasforma il visibile in memoria, il contingente in uno sguardo definitivo. Ogni scatto sceglie. Che cosa conta? Che cosa fermare e trattenere, di questo flusso continuo chiamato tempo? Che cosa affidare agli altri, al domani, al “per sempre”? Orienti l’osservazione, attribuisci gravità, indichi precedenze morali, restituisci senso a ciò che altrimenti sfuggirebbe. Henri Cartier-Bresson lo chiamava “porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore”.

In una città come Gorizia, tre mostre appena inaugurate evocano nomi e date, percorsi e confini. Ma poi lasciano spazio alla potenza di ciò che le fotografie indicano: la rivoluzione culturale rispetto alla salute mentale, la memoria delle guerre e delle paci che le seguono, la vita quotidiana di un territorio di frontiera. Lo senti, il clic della macchina fotografica, o l’impercettibile movimento del polpastrello che blocca un’azione? Suggerisce domande, senza imporre risposte.

E guardare una fotografia, che cosa significa? Forse significa assumersi un compito: comprendere, sentire, scambiare un pezzo della propria anima con quella della scena alla quale stai assistendo. È un invito a riflettere sul mondo, a stabilire gerarchie di valore, a riconoscere dignità e fragilità, bellezza e gravità. Ogni immagine ci ricorda che la realtà non è neutra, e che ciò che scegliamo di mostrare, o di osservare, definisce la nostra umanità, le nostre leggi interiori, la misura della civiltà.

Una delle opere di Wener Bischof in mostra a Palazzo Attems Petzenstein
Una delle opere di Wener Bischof in mostra a Palazzo Attems Petzenstein

Back to Peace?

Andrea Holzherr, tedesca di Tubinga, direttrice di mostre internazionali e curatrice per Magnum Photos, cura con Marco Minuz la mostra Back to Peace? La guerra vista dai grandi fotografi Magnum, dal 20 dicembre a Palazzo Attems Petzenstein. Per la prima volta viene presentata la più ampia raccolta di fotografie dei grandi autori della storica agenzia Magnum Photos dedicate ai reportage realizzati durante la Seconda guerra mondiale e nei primi anni del dopoguerra. Qui potete leggere l’intervista.

Tre sguardi

Entri a Casa Morassi e arriva quel momento, provi quella cosa. Hai la sensazione che Gorizia e Nova Gorica non siano più due città. Le avverti come due respiri di un soggetto unico. È qui che si apre Tre sguardi. Racconti fotografici inediti per GO!2025, una mostra che non pretende di spiegare il confine, né di renderlo innocuo. Perché preferisce guardarlo negli occhi. Per farlo ha convocato tre fotografi che lo sguardo lo trasformano in una forma di diplomazia visiva: Steve McCurry, Alex Majoli e Meta Krese. Qui trovate l’approfondimento di Fabrizio Brancoli.

Una scena onirica e dinamica realizzata dal ravennate Alex Majoli in mostra a Casa Morassi
Una scena onirica e dinamica realizzata dal ravennate Alex Majoli in mostra a Casa Morassi

Dove gli occhi non arrivano

Il viaggio della memoria prende avvio negli spazi del museo di Santa Chiara sabato 29 novembre. Dove gli occhi non arrivavano è una soglia. Un portale da varcare. Dentro questo titolo abita un invito a superare la linea di ciò che è stato visto, detto, creduto. Qui potete leggere la presentazione.

Uno scatto di Depardon in mostra al museo di Santa Chiara a Gorizia
Uno scatto di Depardon in mostra al museo di Santa Chiara a Gorizia

Le informazioni

Back to Peace? La grande mostra sulla guerra e sulla pace dei fotografi Magnum è esposta a Palazzo Attems Petzenstein, Gorizia, dal 20 dicembre 2025 al 3 maggio 2026.Orari: tutti i giorni 9-19, 24 dicembre fino alle 13, 25 dicembre chiuso, 31 dicembre aperto fino alle 13, primo gennaio dalle 14 alle 19. Prenotazioni: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it.


Tre sguardi. Racconti fotografici inediti per Go!2025 è in mostra a Casa Morassi (Borgo Castello, Gorizia) dal 25 ottobre 2025 al 18 gennaio 2026.

Orari: dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 19. Orari festività: 25 dicembre chiuso; 31 dicembre aperto fino alle 13; 1° gennaio aperto dalle 14. Biglietti: 6 euro intero; 3 euro ridotto, ridotto scolaresche, un euro ad alunno. Visite guidate ogni domenica ore 15, cinque euro a persona. (Il biglietto comprende Museo di Borgo Castello + Casa Morassi + Palazzo Attems Petzenstein).


Dove gli occhi non arrivavano è in mostra al museo di Santa Chiara, corso Verdi 18, Gorizia, dal 29 novembre 2025 al 3 maggio 2026. Orari: tutti i giorni 10–18. 25 dicembre: chiuso. Biglietti: 8€; ridotto (fino a 18 anni o studenti universitari, over 65) 5€; studenti 6–18 anni 4€. Gratuito con FVG Card. Costo visite: 5€ oltre al biglietto d’ingresso. Prenotazioni: cultura@promoturismo.fvg.it. Lingue: servizio in italiano; inglese su richiesta anticipata. Organizzazione: Comune di Gorizia, a cura di SUAZES – Impresa culturale e creativa, in collaborazione con PromoTurismoFVG.

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