Apre a Treviso "Da Picasso a Van Gogh”, sessanta capolavori mai visti in Italia

Giovedì 13 novembre la presentazione ufficiale, venerdì 14 l’inaugurazione, sabato 15 l’apertura al pubblico dell’allestimento nel Museo Santa Caterina. Goldin: «Un percorso iniziato nel maggio 2024»

Massimo Guerretta
L'inaugurazione della mostra "Da Picasso a Van Gogh" a Treviso
L'inaugurazione della mostra "Da Picasso a Van Gogh" a Treviso

La stagione del ritorno delle grandi mostre di Marco Goldin a Treviso è ricominciata. Dal vernissage alla stampa all’inaugurazione di venerdì 14 novembre sera, fino all’apertura al pubblico di sabato 15 mattina: è l’ora di “Da Picasso a Van Gogh. Capolavori dal Toledo Museum of Art” che è stata allestita nel comparto museale di Santa Caterina, nel cuore del capoluogo della Marca Trevigiana.

Marco Goldin con il sindaco di Treviso Mario Conte
Marco Goldin con il sindaco di Treviso Mario Conte

«Testimonianza di fiducia per la città», ha detto il sindaco Mario Conte, «con opere straordinarie che danno lustro alla città. Siamo riusciti a completare questo percorso che ci vedeva come obiettivo quello di compiere un salto di qualità: mettiamo al centro la bellezza, e ci auspichiamo che questo nuovo ciclo non si debba più fermare. È una mostra che lascerà il segno».

Sala piena giovedì 13 novembre a Santa Caterina, con i volti della politica ma anche della musica, come Red Canzian, le associazioni, il mondo del commercio, dello sport, delle istituzioni bancarie e della cultura.

Red Canzian con gli ospiti in prima fila alla presentazione della mostra a Santa Caterina
Red Canzian con gli ospiti in prima fila alla presentazione della mostra a Santa Caterina

Sessanta opere mai viste

L’esposizione, curata da Marco Goldin e promossa dal Comune di Treviso con Linea d’ombra, porta per la prima volta in Europa oltre sessanta opere provenienti dal Museo di Toledo nell’Ohio, prestigiosa istituzione americana nata alla fine dell’Ottocento e divenuta uno dei centri più importanti per l’arte del Novecento.

Da Picasso a Matisse, da Modigliani a Braque, da Klee a Delaunay, da Cezanne a Monet. Il percorso si apre con un capolavoro di Richard Diebenkorn della serie Ocean Park e si conclude con il celebre dipinto Campi di grano con falciatore, Auvers di Vincent van Gogh a cui è interamente dedicato l’ultimo spazio della mostra.

«Treviso è un punto di riferimento nel panorama artistico internazionale grazie a ciò che ha creato anni fa proprio Marco Goldin, che oggi torna a riproporre una grande mostra in città», ha detto Federico Capraro di Ascom-Confcommercio, «Treviso è sulla strada delle Olimpiadi e noi crediamo che ci sia un legame strettissimo tra il mondo della cultura e quello del commercio. Qui c’è un grande tesoro da scoprire, un evento che fa comunità».

«Una mostra che mi emoziona”, sono le parole dell’assessora comunale alla cultura, Maria Grazia De Gregorio, «livello eccezionale, sono certa che saprà conquistare tutti».

Ai saluti di rito sono seguite le parole del deus ex machina, Marco Goldin, che ha illustrato parte del percorso a ritroso nel tempo, un viaggio nell’arte dall'astrazione americana del Novecento all'impressionismo europeo, in un dialogo costante tra le due sponde dell'Atlantico per comprendere attraverso straordinari capolavori – paesaggi, ritratti, figure ambientate e nature morte - perché si è arrivati all’astrazione e da dove si è partiti.

Un percorso iniziato nel maggio 2024

«L’idea nasce a maggio 2024», ha spiegato Goldin, «quando si è creata l’opportunità di realizzare un legame con il museo di Toledo, il primo a prestarmi un’opera d’arte. Si è stretto un rapporto che ci consente oggi di avere un prestito importante per Treviso, rivisitando il cuore di Santa Caterina e rivedendo un percorso espositivo che parte da ciò che è più vicino a noi, nel XX secolo, cercando di interrogarci in un percorso a ritroso su questo tipo di astrazione, sulle tempeste emozionali degli artisti, come immagini che ci indagano profondamente. Cerchiamo di capire il motivo per cui ciò è accaduto. Non mi piace la mostra-pacchetto, mi piace costruire delle storie e realizzare dei viaggi. Una storia che parte dal principio e arriva alla fine, ma che ciascuno di noi potrebbe anche rovesciare».

Goldin: "Una mail alla mia casella di posta: così è nata la mostra Da Picasso a Van Gogh"

 

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