Il Nord Est in gara alla Mostra del Cinema con la Duse di Asolo: tutti i film e le location
La triestina Samani firma «Un anno di scuola». Benedetta Porcaroli protagonista de “Il rapimento di Arabella” girato tra Vicenza e Fabrica, il centro ricerche di Ponzano. «La valle dei sorrisi», horror girato in Fvg


Il Nord Est sarà protagonista alla Mostra del Cinema di Venezia 82, già tra le opere selezionate in Concorso.
Fra i cinque titoli italiani della competizione ufficiale c’è, infatti, “Duse” di Pietro Marcello, dedicato alla più grande attrice teatrale della storia, originaria di Chioggia e interpretata da Valeria Bruni Tedeschi. La figura della “divina” era già stata portata sul grande schermo da Sonia Bergamasco nel documentario “Duse. The Greatest” a cento anni dalla sua morte, avvenuta a Pittsburgh nel 1924. Il film di Marcello - ambientato anche ad Asolo, città di adozione della Duse, e Venezia e prodotto con il contributo della Regione Veneto e il sostegno della Film Commission di Jacopo Chessa – racconterà l’artista alla fine della sua leggendaria carriera.
Passerà dal Concorso anche il nuovo film di Leonardo di Costanzo (“Elisa”), ispirato ad un fatto di cronaca nera che tra i suoi protagonisti ha, tra gli altri, l’attore veneziano Diego Ribon. Sarà, invece, presentato Fuori Concorso “In the Hand of Dante” del regista/artista Julian Schnabel con un cast che comprende, tra gli altri, Oscar Isaac, Gal Gadot, Gerard Butler, John Malkovich e Al Pacino. Il film, che ha avuto un gestazione molto travagliata a causa degli attriti tra il suo autore e i finanziatori, è stato girato anche a Venezia, Verona e Padova. Si tratta di un crime thriller incentrato sul manoscritto originale della “Divina Commedia” rinvenuto sul mercato nero, per una storia che procede su due piani temporali, tra presente e passato.

Sarà presentato Fuori Concorso anche “La valle dei sorrisi”, il nuovo film a tinte horror che il regista Paolo Strippoli ha girato in Friuli-Venezia Giulia (con il sostegno della FVG Film Commission), tra Tarvisio, Malborghetto, Pontebba e Sappada.
Qui, in un piccolo paese di montagna, un insegnante di educazione fisica scoprirà che dietro all’equilibrio dorato della comunità si cela un rituale inquietante: una notte a settimana gli abitanti del paese di Remis si radunano per abbracciare Matteo Corbin, un adolescente capace di assorbire il dolore degli altri. Il tentativo dell’insegnante di salvare il giovane risveglierà il lato più oscuro di colui che tutti chiamano l’angelo di Remis.

Anche i due film italiani della sezione Orizzonti sono legati al Nord Est. “Il rapimento di Arabella” è l’opera seconda di Carolina Cavalli che torna a dirigere Benedetta Porcaroli (già protagonista di “Amanda”) nel ruolo di una giovane disadattata di nome Holly, convinta di essere la versione sbagliata di se stessa, fino all’incontro con una bambina di sette anni che le fa cambiare idea. Il film (sostenuto anche dalla Veneto Film Commission) è stato girato tra Vicenza e Fabrica, il centro ricerche di Ponzano, in provincia di Treviso. “Un anno di scuola” è un’altra opera seconda diretta dalla talentuosa regista triestina Laura Samani, già autrice del folgorante “Piccolo corpo” presentato alla “Semaine de la Critique" a Cannes nel 2021.

Prodotto dalla friulana “Nefertiti Film” e liberamente ispirato al libro omonimo di Giani Stuparich, “Un anno di scuola” è ambientato nella Trieste del 2007 e segue un’esuberante studentessa diciassettenne svedese alle prese con un’esperienza di studio all’estero in una classe composta interamente da maschi.
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