La Gondola d’oro, quando Venezia tentò di superare Sanremo
A partire dal 1982 la rassegna spettacolo venne spostata a Riva del Garda con il nome “Vela d’oro”: ma nel 1993 chiuse in modo definitivo. Viaggio amarcord nella canzone italiana di mezzo secolo fa

La Mostra internazionale di musica leggera di Venezia nacque 60 anni fa e sino al 1981 diede alla città lagunare una versione musicale della Mostra del cinema ed una manifestazione in grado di competere con il Festival di Sanremo.
Solo l’edizione del 1977 si tenne a Roma. Poi, dal 1982, la kermesse musicale venne spostata a Riva del Garda, dove durò sino al 1993.

La Mostra internazionale nel 1965 si tenne dal 3 al 5 luglio, con le prime serate al Palazzo del Cinema del Lido e la finale su una piattaforma galleggiante lungo il bacino di San Marco. Tra i partecipanti c’erano gli idoli dei giovani di allora: Adriano Celentano e Orietta Berti, le gemelle Kessler sex simbolo della tivù in bianco e nero, e il reuccio Cladio Villa, simbolo della tradizione della melodia italiana.
Presentò la serata in diretta Rai Katie Boyle, alias Caterina Irene Elena Maria Imperiali dei Principi di Francavilla, conduttrice televisiva britannica di origine italiana, nota per avere presentato L’Eurovision Song Contest.
Quell’anno vinse la Gondola d’oro, il premio riservato ai big, la Berti con “Tu sei quello”; il premio per i giovani, la Gondola d’argento fu istituito l’anno successivo. La kermesse si caratterizzò come un concorso internazionale realmente meritocratico, in quanto premiava gli artisti che avevano venduto il maggior numero di dischi.
I vincitori

I vincitori delle Gondole d’oro sono stati dei giganti della canzone: Mina (“Ta-ra-ta-ta"), Caterina Caselli (“Perdono”), Fausto Leali (“A chi”), Riccardo Del Turco (“Luglio”), Vanilla Fudge (“Some Velvet Morning”), George Moustaki (“Lo straniero”), Ornella Vanoni (“L’appuntamento”), Mungo Jerry (“In the Summertime”), Milva (“La filanda”), Middle of the Road (“Tweeddle Dee, Tweedle Dum”), Mia Martini (“Donna sola”), Michel Fugain (“Un’estate fa”), Gigliola Cinquetti (“Stasera ballo liscio”), Marcella Bella (“Metamorfosi”), Sandro Giacobbe (“Io prigioniero”), Franco Simone (“Tu… e così sia” e “Il cielo in una stanza”), Leroy Gomez & Santa Esmeralda (“Don’t Let Me Be Misundertood”), Renato Zero (“Il triangolo”), Julio Iglesias (“Pensami”), Antonello Venditti (“Buona domenica”), Pupo (“Cosa farai”), Spargo (“You & Me”), Riccardo Fogli (“Malinconia”) e Genesis (“Abacab”). Non meno importanti gli artisti premiati con le Gondole d’argento, tra cui Al Bano (“Nel sole”), Rosanna Fratello (“Non sono Maddalena”), Carla Bissi poi diventata Alice (“La festa mia”), Goran Kuzminac (“Stasera l’aria è fresca”) e Pino D’Angiò (“Ma quale idea”).
La Mostra inizialmente nata come manifestazione estiva poi fu spostata a settembre, per evitare sovrapposizioni con Un disco per l’estate. Soprattutto negli anni Settanta quando Sanremo visse un periodo difficile la Mostra vide aumentare successo e sua reputazione.
Probabilmente la sua missione di premiare gli artisti con un criterio oggettivo come quello della vendita dei dischi permise di rappresentare al meglio i cambiamenti delle tendenze musicali e della società. L’iniziativa diede spazio a tutti i generi musicali dal pop al rock, dal progressive all’elettronica, dal jazz alla canzone d’autore e alla disco music.
Giganti della musica

Persino gli artisti non premiati erano giganti: Diana Ross (“Good Morning Heartache”), Don McLean (“And I love You So”), Eumir Deodato (“Moonlight Serenade”), Astor Piazzolla & Gerry Mulligan (“Years of Solitude”), Abba (“Mamma Mia” e “S.O.S.”), Rino Gaetano (“Berta Filava”), Donna Summer (“I Feel Love”), Matia Bazar (“Tu semplicità”), Ian Dury (“Sex, Drugs & Rock ’n’ Roll”), Kraftwerk “(The Robots”), Loredana Bertè (“Dedicato”), Silvester (“You Make Feel”), Roxy Music (“Angel Eyes”), Angelo Branduardi (“Cogli la prima mela”), Anna Oxa (“Pagliaccio azzurro”), Banco del Mutuo Soccorso (“Niente”), Umberto Tozzi (“Gloria”), Peter Gabriel (“Games Without Frontiers”), Kate Bush (“Babooshka”), Enzo Jannacci (“Ci vuole orecchio”), Bee Gees (“He’s a Liar”), Franco Battiato (“Bandiera bianca”) e Garbo (“A Berlino va bene”), Buggles (“I am a camera”) e Randy Crawford (“You Might Need Somebody”).
Venezia ha continuato la sua tradizione musicale con il concerto di Paul McCartney & Wings in Piazza San Marco, il 25 settembre ’76, e l’esibizione dei Pink Floyd del 15 luglio ’89 sulla galleggiante. —
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