Il Fvg torna ad essere il set delle fiction di successo: presentata la terza stagione de “I casi di Teresa Battaglia”

La serie ispirata ai romanzi di Ilaria Tuti torna in regione. Oggi l’incontro stampa con regista e cast, set tra Aquileia, Cividale del Friuli e Udine fino al 1° agosto.

La redazione
I casi di Teresa Battaglia - Figlia della cenere: il set al Giardino Ricasoli a Udine (credits Fabrizio de Blasio)
I casi di Teresa Battaglia - Figlia della cenere: il set al Giardino Ricasoli a Udine (credits Fabrizio de Blasio)

Proseguono in Friuli Venezia Giulia le riprese della terza stagione della serie TV “I casi di Teresa Battaglia - Figlia della cenere”, una co-produzione Rai Fiction e Publispei, con il contributo della Friuli Venezia Giulia Film Commission – PromoTurismoFVG.

Oggi, lunedì 8 luglio, all’Hotel Astoria di Udine, si è tenuto l’incontro stampa con la partecipazione del regista Kiko Rosati, dei protagonisti Elena Sofia Ricci, Gianluca Gobbi, Giuseppe Spata, della produttrice Verdiana Bixio (Publispei), dell’Assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini e moderato da Chiara Valenti Omero, coordinatrice della FVG Film Commission.

Il set, attivo per un totale di 38 giorni di riprese, è ospitato interamente sul territorio regionale, tra Aquileia, Cividale del Friuli, Udine e dintorni, con il coinvolgimento di circa 25 maestranze locali. Le riprese, iniziate lo scorso 9 giugno, proseguiranno in Friuli Venezia Giulia fino al 1° agosto 2025.

Dopo Fiori sopra l’inferno e Ninfa dormiente, entrambi girati in regione, Figlia della cenere rappresenta il terzo capitolo della saga crime tratta dai romanzi di Ilaria Tuti, best seller editi da Longanesi.

 

Un momento della conferenza stampa della nuova stagione della fiction su Teresa Battaglia
Un momento della conferenza stampa della nuova stagione della fiction su Teresa Battaglia

Confermata la presenza di Elena Sofia Ricci, che prosegue la sua interpretazione da protagonista nel ruolo della profiler Teresa Battaglia, affiancata da Gianluca Gobbi e Giuseppe Spata nei ruoli principali.

«Sono davvero molto felice di essere ritornata in Friuli Venezia Giulia, è una terra meravigliosa. Quanto ho saputo che saremmo rimasti due mesi a Udine è stata una festa; mi piace osservare la Loggia, le luci, le strade, le biciclette, la gente, così come non potevo staccare gli occhi da Aquileia, o uscire da quella Basilica quando abbiamo finito di girare; è stata ancora una volta un’occasione per conoscere alcuni dei luoghi meravigliosi che non avevo ancora avuto modo di conoscere. Luoghi di pura bellezza, dei quali mi soffermo a cogliere anche i più piccoli dettagli, luoghi emozionanti, che spesso ci portano a fare riflessioni sulla nostra storia.

 

Terza stagione di Teresa Battaglia in Friuli, Elena Sofia Ricci: "Amo questo personaggio"

Che dire del personaggio? Teresa mi ha cambiata. Interpretarla ha trasformato qualcosa in me, mi ha costretta a fare spazio a una forza e a una libertà che io stessa, all’inizio, non avevo. Confesso che inizialmente non volevo interpretarla, poi appena letto il copione avrei fatto carte false per essere lei. Oggi, a distanza di anni, capisco che avevo qualcosa da imparare da Teresa.

Con Ilaria Tuti ho un rapporto di affetto e profonda gratitudine. Anche se ci siamo discostati dalla descrizione fisica della Teresa Battaglia dei libri, quello che abbiamo restituito è forse ancora più iconico. Ilaria stessa mi ha detto che ormai, quando pensa a Teresa, la immagina con la treccia da amazzone.

Teresa è una donna che ha sepolto il suo lato femminile nella sua parte più profonda. È dura, solitaria, ruvida. Ma proprio in quella ruvidità c’è il suo modo personale di amare: un amore che non accarezza, ma che consegna la verità all’altro, anche se fa male. È una donna che si arroga il diritto di essere vera, di dire quello che pensa. E ha un’arma potentissima: la mente. Il dono dell’empatia. Sa entrare nel trauma dell’altro, persino di chi ha ucciso. E proprio per questo riesce a trovarli. È un viaggio intenso. E sì, oggi posso dirlo: grazie a Teresa, sta cambiando anche chi la interpreta» queste le parole di Elena Sofia Ricci.

La regia è affidata a Kiko Rosati, che ha già firmato Ninfa dormiente girata nel 2023. In quella occasione, il Friuli Venezia Giulia è stato protagonista del racconto: dai boschi di Tarvisio fino al centro storico di Udine, la regione ha offerto scenari suggestivi ed eterogenei che hanno contribuito in modo determinante alla costruzione dell’atmosfera narrativa. Con Figlia della cenere, Rosati prosegue il suo percorso nella narrazione ideata da Ilaria Tuti, con una regia capace di restituire intensità emotiva, profondità psicologica e coerenza visiva alle indagini della profiler Teresa Battaglia.

«È la seconda volta che dirigo Teresa Battaglia. Abbiamo raccontato molto del centro cittadino di Udine, oltre a spingerci nei dintorni ed esplorare altre aree del Friuli Venezia Giulia e valorizzare anche il territorio. Ogni luogo in cui siamo stati ha saputo offrirci qualcosa di unico — e di questo dobbiamo ringraziare i Sindaci e le amministrazioni locali, che ci hanno accolto con entusiasmo e una disponibilità rara - non scontata - assecondando anche le esigenze e i cambiamenti dell’ultimo minuto che una produzione spesso richiede» ha dichiarato il regista Kiko Rosati.

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