Debutta il film di Djukić girato a Cividale del Friuli: sarà candidato agli Oscar per la Slovenia

Arriverà il 9 ottobre nelle sale italiane il titolo d’esordio della regista: la pellicola è già stata premiata al 75° Festival di Berlino

Alessandra Ceschia
Un’immagine del film di Urška Djukic, La ragazza del coro, nelle sale italiane dal 9 ottobre
Un’immagine del film di Urška Djukic, La ragazza del coro, nelle sale italiane dal 9 ottobre

«La scintilla che ha innescato il progetto è arrivata nel 2018, mentre assistevo al concerto di un coro femminile sloveno. Sentendo cantare quelle ragazze giovanissime, i miei occhi si sono immediatamente riempiti di lacrime».

È così che la regista Urška Djukić, ripercorre la genesi del suo film d’esordio La ragazza del coro, girato principalmente a Cividale del Friuli, distribuito dalla Tucker Film e premiato al 75° Festival di Berlino con il prestigioso Premio FIPRESCI nella sezione Perspectives, che sarà nelle sale italiane dal 9 ottobre. Un riconoscimento che conferma la forza e l’originalità di una voce autoriale tra le più interessanti del panorama europeo.

Il film è stato scelto come candidato della Slovenia per la selezione degli Oscar 2026.

Protagonista è Lucia, una ragazzina dall’animo particolarmente sensibile che canta nel coro di una scuola cattolica. In un contesto fatto di regole, silenzi e aspettative, Lucia si ritrova ad affrontare per la prima volta domande profonde e scomode: a chi appartiene il mio corpo? Come si imparano le regole del cuore e della vita?

Attraverso le interpretazioni autentiche di Jara Sofija Ostan e Mina Švajger, il film mette in scena con delicatezza e forza la scoperta della sessualità, i conflitti interiori e le dinamiche sociali che accompagnano la crescita.  «Cercavo una ragazza che si trovasse in quella fase di transizione tra la fanciullezza e la femminilità – ha raccontato la regista –. Volevo qualcuno che avesse grazia, che irradiasse qualcosa, che fosse luminoso. Ho scelto Jara Sofija Ostan perché ho capito subito che aveva qualcosa di magico: sembrava un’anima antica intrappolata in un corpo di ragazza che si stava lentamente risvegliando».

La ragazza del coro è una produzione SPOK Films (Slovenia), in co-produzione con Staragara IT (Italia), 365 Films (Croazia), Non-Aligned Films (Serbia), Nosorogi (Slovenia), OINK (Slovenia). Produzione associata: Sister Production (Francia), con il supporto di Friuli Venezia Giulia Film Commission – PromoTurismoFVG.

«Ho iniziato a lavorare sul film partendo dall’immagine della voce femminile, messa troppo spesso a tacere nel corso del tempo, e questo mi ha portato a esplorare i temi della sessualità, del peccato e dei sensi di colpa – spiga la regista –. Attraverso una ragazzina come Lucia, sensibile e plasmata dalle convenzioni sociali, ho voluto approfondire il modo in cui un giovane riesce a trovare il proprio potere interiore. Questi sensi di colpa legati agli istinti naturali sono qualcosa che ho sperimentato personalmente durante la mia crescita. Sebbene la mia famiglia non fosse strettamente religiosa, mia madre mi ha cresciuta secondo le idee cattoliche tradizionali. Come dovrebbe essere, esattamente, una “brava ragazza”? Ho capito in seguito che queste idee, in particolare quelle relative alla vergogna e alla sessualità, sono rigide e maldestre. Con La ragazza del coro – aggiunge – ho voluto indagare i misteri dei sensi come strumenti di comprensione di noi stessi».

Urška Djukić è nata nel 1986 a Lubiana e ha studiato all’Academy of Arts di Nova Gorica.

Il suo ultimo cortometraggio Granny’s Sexual Life ha vinto oltre cinquanta premi, tra i quali l’European Film Academy Award 2022 per il miglior cortometraggio e il premio Cesar 2023 per il miglior cortometraggio d’animazione.

I precedenti corti di Djukić includono anche The Right One, parte del film omnibus See Factory Sarajevo mon amour, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes nel 2019.

Sempre nel 2019, ha partecipato alla 39ª edizione della Residenza della Cinéfondation di Cannes, dove ha sviluppato La ragazza del coro, poi premiato come miglior progetto in lavorazione al Festival di Les Arcs nel dicembre del 2023.

La ragazza del coro è il suo primo lungometraggio. Risale al 2016 il suo corto Bon Appétit, La Vie!, seguito da The Right One nel 2019 e dal corto d’animazione Granny’s Sexual Life –, infine nel 2025 La ragazza del coro con Tucker film fondata nel 2008 dal CEC di Udine e da Cinemazero di Pordenone.

Riproduzione riservata © il Nord Est