La banana milionaria di Cattelan mangiata da Justin Sun: provocazione o marketing?
La celebre opera "Comedian" di Maurizio Cattelan è stata mangiata dall’imprenditore delle criptovalute Justin Sun, dopo averla acquistata per 6,2 milioni di dollari: ecco perché l’ha fatto

L’opera "Comedian", l’ormai celebre banana attaccata al muro con nastro adesivo di Maurizio Cattelan, era stata venduta per 6,2 milioni di dollari all’asta da Sotheby’s a New York.
L’acquirente Justin Sun, imprenditore cinese nel settore delle criptovalute, ha attirato l’attenzione mediatica di tutto il mondo su di sé mangiandola in una conferenza stampa all’hotel Peninsula di Hong Kong.
Chi è Justin Sun
Justin Sun, 34 anni, è noto per aver fondato la blockchain Tron e possedere asset importanti nel mondo delle criptovalute, tra cui BitTorrent e Poloniex.
许多朋友问我这根香蕉的味道如何。老实说,对于一根有如此故事的香蕉,味道自然和普通香蕉不一样。我品尝出了一种100年前大麦克香蕉的味道。🍌 pic.twitter.com/ddo8pEjatx
— H.E. Justin Sun 🍌 (@justinsuntron) November 29, 2024
Con un patrimonio stimato di 1,43 miliardi di dollari, Sun non è nuovo al collezionismo d’arte. Tra le sue acquisizioni ci sono opere di Giacometti, Picasso e Warhol, tutte contraddistinte da un forte impatto mediatico.
La scelta di acquistare "Comedian", definita da Sotheby’s come l’opera che più di ogni altra nel XXI secolo ha ridefinito l’arte contemporanea, rientra perfettamente nella sua strategia di visibilità.
Mangiarsi una banana da sei milioni
«Mangiare l’opera durante una conferenza stampa potrebbe diventare parte integrante della sua storia», ha dichiarato Sun, come riportato dal Guardian, definendo l’azione una sorta di happening.
L’imprenditore, però, non si è fermato qui: ha paragonato l’arte concettuale di Comedian agli NFT e alla tecnologia blockchain decentralizzata, affermando che molti degli oggetti e concetti artistici contemporanei esistono principalmente come proprietà intellettuali online, piuttosto che in forma fisica.
Un’opera controversa
Per lo storico dell’arte Marco Goldin, "Comedian" rappresenta un’operazione simbolica più che estetica: «Penso che sia davvero molto difficile valutare questo tipo di operazioni, operazioni che naturalmente hanno poco ha che fare con il valore reale delle cose. Rappresentano semplicemente una specie di stemma, di vessillo».
«Oramai pur di stupire si farebbe qualsiasi cosa – continua Goldin – è perfino difficile commentare un tale contesto, se non dire che equivale a uno stemma di apparenza. È un evento che c’entra poco con l’estetica, ma c’entra poco anche con il mercato dell’arte. Stiamo parlando di un altro genere di cose, un altro tipo di mercato, è un altro mondo rispetto a quello abituato a dare dei valori concreti alle cose».
Il valore (vero) dell’opera e il caso Shah Alam
La banana che Justin Sun ha mangiato era stata acquistata per meno di un dollaro da Shah Alam, un venditore di frutta che lavora a 12 dollari l’ora in una bancarella nell’Upper East Side di Manhattan, secondo quanto riportato da una testata britannica.
To thank Mr. Shah Alam, I’ve decided to buy 100,000 bananas from his stand in New York's Upper East Side. These bananas will be distributed free worldwide through his stand. Show a valid ID to claim one banana, while supplies last. https://t.co/jbCnh0u3JI
— H.E. Justin Sun 🍌 (@justinsuntron) November 28, 2024
Quando un giornalista del New York Times ha informato il venditore che la sua banana era stata rivenduta come un’opera d’arte per milioni di dollari Alam è scoppiato in lacrime, sorpreso dalla cifra raggiunta.
In seguito, Justin Sun ha deciso di comprare 100.000 banane dalla bancarella di Alam, annunciando che sarebbero state distribuite in tutto il mondo come simbolo del legame tra la vita quotidiana e l’arte.
Provocazione e marketing
"Comedian" rappresenta forse più un fenomeno culturale che artistico. Attraverso provocazioni e gesti simbolici, Cattelan ha ridefinito ciò che oggi chiamiamo arte.
Come sottolineato da Sotheby’s, nessun’altra opera del XXI secolo ha suscitato tanto scandalo e riflessione.
Resta una domanda: una banana può davvero valere milioni di dollari? Forse, il suo valore sta proprio nel farlo chiedere a milioni di persone, esperti o poco esperti di arte. L’importante è che se ne parli.
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