Al via il 10 settembre il Festival della Politica di Mestre: il programma e gli ospiti
Futuro e Demografia saranno i temi della XIV edizione. Tra i cento ospiti presenti Cecilia Sala e Massimo Caciari. Sabato 13 settembre organizzata una mobilitazione per Alberto Trentini, operatore umanitario detenuto in Venezuela

Ancora poche ore all’inizio la XIV Edizione del Festival della Politica, che prenderà il via mercoledì 10 settembre alle ore 17.00.
Cecilia Sala, Vincenzo Paglia, Massimo Cacciari, Michela Ponzani, Linda Laura Sabbadini, Carlo Cottarelli, Annalisa Cuzzocrea, Marco Damilano, Chiara Valerio… Sono 100 gli ospiti che, da mercoledì a domenica, daranno vita a decine di dibattiti e incontri nelle piazze del centro di Mestre: demografi, giornalisti, filosofi, analisti, scrittori, reporter di guerra. Insieme a loro il Festival aprirà uno spazio di riflessione su alcuni dei temi più vasti e impegnativi che contraddistinguono il nostro tempo, a cominciare da quello che dà il titolo all’Edizione di quest’anno, quel binomio “Futuro e Demografia” che individua questioni strategiche per il mondo intero e per l’Italia.
- Il programma completo del Festival: https://www.festivalpolitica.it.
In caso di maltempo gli incontri sono garantiti nelle location alternative indicate sul sito del Festival.
Ma il Festival della Politica guarderà anche ai conflitti che infiammano la cronaca, con incontri che si soffermeranno in particolare sulla crisi di Gaza e le drammatiche evoluzioni del quadrante mediorientale.
E sabato 13 settembre il Festival ospiterà un evento speciale: una mobilitazione per chiedere a gran voce la liberazione dell’operatore umanitario veneziano Alberto Trentini.
Al seguente link il programma co
L’apertura con Massimo Livi Bacci e Agnese Pini
Mercoledì 10 settembre, alle ore 17.00, la giornata di Anteprima del Festival 2025 si aprirà con Massimo Livi Bacci, decano dei demografi italiani e rappresentante tra i più autorevoli a livello internazionale di questa disciplina. Introdotta dalla coordinatrice curatoriale di questa Edizione, Sara Sanzi, la lectio di Livi Bacci – intitolata “Il cammino del mondo: l'affascinante storia delle popolazioni nel tempo” – offrirà al pubblico una introduzione al tema principale di quest’anno, la demografia. La dissertazione di Livi Bacci offrirà uno sguardo ampio e penetrante sulla demografia come narrazione dell’intera vicenda umana: dalle sue origini ad oggi.
Il mercoledì del Festival proseguirà alle 18.30 in Chiostro M9 con la cerimonia di inaugurazione ufficiale della rassegna, alla presenza del sindaco di Venezia, delle Istituzioni cittadine e di tutti i soggetti pubblici e privati che a vario titolo contribuiscono alla riuscita del Festival.
Alle ore 19.00, sempre in Chiostro M9, la giornata di Anteprima si chiuderà dando spazio alla letteratura, con la presentazione del libro La verità è un fuoco di Agnese Pini, scrittrice e giornalista, oggi direttrice del “Quotidiano Nazionale” (La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino). Nei mesi scorsi, il romanzo-memoir di Agnese Pini ha conquistato la critica e affascinato migliaia di lettori italiani, con la forza di un'indagine implacabile che scava nella storia personale e familiare dell’autrice: un ritratto intimo in cui però si riflettono contraddizioni e nodi irrisolti della società italiana degli ultimi decenni.
Il Festival della Politica per Alberto Trentini
Il Festival della Politica si mobilita per Alberto Trentini, operatore umanitario veneziano ingiustamente detenuto in Venezuela dal 15 novembre 2024.
Sabato 13 settembre, alle ore 11.30 in Chiostro M9, avrà luogo un evento speciale coordinato da Marco Damilano e Ottavia Piccolo. Hanno aderito all’iniziativa Cgil, Cisl e Uil, tante associazioni tra cui Articolo 21, Emergency, Medici Senza Frontiere, Anpi, Amnesty International e tante altre. Parteciperanno numerosi ospiti del Festival: tra gli altri, Marco Damilano, Annalisa Cuzzocrea, Pietro Del Soldà, Giuseppe Giulietti, Sara Sanzi, Marco Filoni.
Attraverso riflessioni, testimonianze e interventi, l’incontro diventerà un momento di mobilitazione civile per chiedere con chiarezza e determinazione, a gran voce, la liberazione di Alberto. «Sono ormai quasi 300 giorni che il nostro concittadino Alberto Trentini è detenuto dal regime venezuelano, senza accuse formali né un processo, in violazione di tutti i diritti fondamentali» spiega il direttore del Festival Nicola Pellicani, «nelle scorse settimane, il governo venezuelano ha scarcerato alcuni prigionieri politici e attivisti detenuti ingiustamente, ma Alberto Trentini non è stato incluso in questi provvedimenti, continuando a restare in carcere in condizioni di crescente incertezza. Per questo il Festival della Politica ha voluto stringersi intorno ai familiari e agli amici di Alberto, e creare un’occasione per rilanciare, una volta di più, un appello affinché si arrivi presto a una soluzione positiva di questa vicenda. L’evento del 13 settembre è aperto a tutti: saranno presenti tanti ospiti del Festival, e invitiamo a partecipare tutte le cittadine e i cittadini. Lanceremo, tutti assieme, un nuovo appello per la liberazione di Alberto».
Medio Oriente: gli interventi di Massimo Cacciari e Cecilia Sala
Dopo l’anteprima di mercoledì, il Festival proseguirà ininterrottamente attraverso 4 giornate fitte di incontri fino alla sera inoltrata di domenica 14 settembre. I 46 eventi in programma, tra appuntamenti del programma ufficiale e incontri della sezione “Fuori Festival”, comprenderanno dibattiti, lectio, workshop e spettacoli. Si diffonderanno in 6 location del centro cittadino, distribuite tra le piazze del centro di Mestre e gli spazi del distretto museale M9.
Molti saranno i temi affrontati, e tra questi vi sarà anche quello, ineludibile, della guerra. Proprio il rapporto tra “Religioni e guerre” sarà il tema dell’incontro che venerdì 12 settembre metterà a confronto il filosofo Massimo Cacciari e l’arcivescovo mons. Vincenzo Paglia.
La crisi mediorientale sarà al centro anche dell’evento di chiusura di questo Festival, che avrà come protagonista la reporter Cecilia Sala, che nella sera di domenica 14 settembre, porterà la sua testimonianza al Festival della Politica, in dialogo con il giornalista e storico conduttore di Radio 3 Marino Sinibaldi.
Il focus sull’inverno demografico
“Nascere al Mondo. Futuro e Demografia”: questo è il titolo di questa edizione del Festival. E la demografia offrirà una chiave di lettura per procedere a una riflessione attenta e aggiornata sulla società italiana. Come osserva il direttore del Festival della Politica Nicola Pellicani «l’inverno demografico è un tema che spesso non trova grandi spazi di approfondimento nei media, ma rappresenta la maggiore sfida che il nostro paese si troverà ad affrontare nei prossimi decenni».
Delle politiche sistemiche che possono contrastare l’invecchiamento della popolazione discuteremo col demografo Alessandro Rosina, intervistato dal giornalista di Radio1 Giorgio Zanchini nell’incontro “Un Paese per chi? Il peso delle generazioni e le sfide della politica”.
La tenuta del sistema sociale e il patto tra generazioni saranno al centro del confronto tra Vincenzo Marinese (presidente Fondazione di Venezia e vicepresidente nazionale Confindustria), Lina Palmerini (giornalista Sole24Ore) e Linda Laura Sabbadini (scrittrice, già presidente centrale Istat).
Linda Laura Sabbadini sarà poi in dialogo con Chiara Valerio nell’incontro dedicato alla presentazione del suo ultimo e recentissimo libro, Il paese che conta: un saggio in cui Sabbadini, massima esperta di statistica sociale e già direttrice Istat, ha condensato la parabola di trasformazione dell’Italia degli ultimi decenni, così come raccontata dai numeri e dalle statistiche.
La docente dell’Università di Warwick Carolina Bandinelli, la giornalista de “La Stampa” Simonetta Sciandivasci, e l’esperto di comunicazione politica Giovanni Diamanti si confronteranno sul tema “Politica delle relazioni umane: come cambiano i legami, perché cambia la società”.
Il rapporto intergenerazionale, in un paese che sembra sordo alle istanze e alle inquietudini dei più giovani, sarà il focus dell’incontro “Da un altro pianeta: giovani e adulti parlano la stessa lingua?”, con lo psicologo Matteo Lancini intervistato da Sara Sanzi.
Una particolare attenzione sarà data alla questione della maternità, al centro di due incontri tutti al femminile: “Essere madre: non proprio un dovere, non sempre un diritto” con la filosofa Giorgia Serughetti, la giornalista del Sole24Ore Manuela Perrone, la storica e scrittrice Nadia Maria Filippini, e Mamma o non mamma, con le scrittrici Elena Stancanelli e Carola Susani. Moderatore di entrambi i dialoghi sarà il filosofo Marco Filoni.
Sabato 13 settembre il demografo Gianpiero Della Zuanna, il docente di Ca’ Foscari in Economia dell’Ambiente Carlo Giupponi e il filosofo Marco Filoni si confronteranno sul tema delle grandi migrazioni in rapporto ai cambiamenti climatici.
A fare da sfondo ideale a tutti questi dibattiti, l’analisi proposta dalla Fondazione Ebert che, sempre sabato 13, ragionerà delle fragilità e delle diseguaglianze che contraddistinguono il tessuto sociale italiano, nell’incontro Italia (ancora) diseguale, con Francesco Prota, Lorenzo Cicatiello, Emiliano Manfredonia e Martina Carone, introdotti da Armin Hasemann, responsabile della sezione italiana della Fondazione.
Due lectio tra filosofia e arte: Pietro Del Soldà e Serena Bertolucci
Il Festival della Politica 2025 parlerà anche di come stanno cambiando la società, gli stili di vita, le relazioni. L’11 settembre Pietro Del Soldà presenterà in anteprima nazionale il suo nuovo libro: Amore e libertà. Per una filosofia del desiderio.
Nello stesso giorno, la direttrice di M9 – Museo del 900, Serena Bertolucci, offrirà al pubblico del Festival un’altra lectio che ci porterà invece nei territori dell’arte: “Venuti al mondo. I bambini nella pittura italiana del Novecento” sarà un avvincente racconto del dialogo intessuto dalla pittura italiana contemporanea con il mondo dell’infanzia.
Storie di donne che hanno fatto l’Italia
Da sempre il Festival riflette sulla condizione femminile e sulla necessità di un pieno riconoscimento del ruolo delle donne nella vita del nostro Paese, tanto da farne il tema portante di una passata Edizione (2021, “Il potere delle donne”). Al Festival della Politica 2025, la sezione “I libri” tornerà su questi temi, offrendo tre occasioni per approfondire il contributo femminile alla costruzione dell’Italia repubblicana, a partire da diverse storie e biografie del Novecento. Annalisa Cuzzocrea, inviata de “la Repubblica”, presenterà il suo romanzo E non scappare mai. Dialogherà con Pietro Del Soldà e Marianna Aprile per ricordare la vita straordinaria di Miriam Mafai, dall’impegno nella resistenza a quello in politica e poi nel giornalismo. La storica Michela Ponzani, presentando il suo lavoro Donne che resistono racconterà la storia delle vedove dei martiri delle Fosse Ardeatine, vicenda misconosciuta e portatrice di lezioni preziose.
L’ampiezza di risvolti che ha assunto l’impegno femminista nel secolo scorso sarà tema dell’incontro dedicato al libro Le appassionate. Storie di donne che hanno cambiato il futuro, con Simonetta Fiori e Maria Novella De Luca.
L’economia e la sfida della mobiltà globale
Nei prossimi anni la mobilità sarà una delle grandi sfide per il sistema economico internazionale, e una delle sue principali arene di competizione: al Festival della Politica ne discuteremo venerdì 12 settembre, in un dialogo che metterà a confronto l'economista Carlo Cottarelli e l'imprenditore e presidente di Gruppo Save Enrico Marchi, con la moderazione della giornalista Elisa Billato, caporedattrice del Tgr Veneto.
Gli altri temi: dall’intelligenza artificiale a Giorgio Napolitano
Di intelligenza artificiale e geopolitica si parlerà nel confronto tra il co-curatore del Festival Alessandro Aresu, consigliere scientifico di Limes, e la reporter di guerra Greta Cristini. I due dialogheranno a partire dal libro di Aresu Geopolitica dell'intelligenza artificiale, finalista al Premio Strega Saggistica.
Il Mediterraneo, culla della civiltà occidentale e oggi plesso di nuove dinamiche demografiche e nuovi equilibri geopolitici, sarà al centro dell’incontro Mare aperto. Storia umana del Mediterraneo centrale, con Luca Misculin (autore dell’omonimo saggio) e Marino Sinibaldi.
Tra gli ospiti del Festival della Politica 2025 vi sarà Pietrangelo Buttafuoco, che dopo alcuni anni ritorna al Festival nella nuova veste di Presidente della Biennale di Venezia, reduce dalla Mostra del Cinema. Con lui, il giornalista Antonio Gnoli discuterà del nuovo ruolo culturale che Venezia e la sua Biennale possono svolgere nel contesto nazionale e internazionale.
Sabato 13 settembre è previsto un incontro per ricordare il centenario della nascita di Giorgio Napolitano (29 giugno 1925 – 29 giugno 2025). L’incontro sarà introdotto da Massimo Cacciari, a partire dal libro Presidente di tutti. Giorgio Napolitano nelle memorie di un segretario al Quirinale di Giovanni Matteoli, stretto collaboratore di Napolitano negli anni della presidenza. Lo stesso Matteoli ne discuterà con l’ex parlamentare Anna Finocchiaro e l’inviato de “La Stampa” Fabio Martini.
La forma politica della Chiesa
“La forma politica della Chiesa” è il titolo della Sezione Speciale curata dal giornalista culturale e saggista Antonio Gnoli. Attraverso quattro incontri, da giovedì 11 a domenica 14 settembre, Gnoli e i suoi ospiti disegneranno un percorso che muoverà dai fondamenti della dottrina politica cristiana (già prefigurati da San Paolo e Sant'Agostino) per disegnare una storia della Chiesa in rapporto alle grandi forme politiche dell’Occidente, dall’universalismo medioevale fino alla nascita dello stato moderno e quindi al complesso rapporto con la globalizzazione contemporanea.
Un itinerario che non mancherà di riflettere anche sul futuro prossimo di questa istituzione, e sulla figura ancora poco nota di papa Leone XIV. Un viaggio che Gnoli compirà insieme ad alcuni tra i maggiori storici italiani del Cristianesimo, discutendo con Enrico Cerasi (“La Chiesa e i nuovi eretici, il caso Ernesto Buonaiuti” l’11 settembre), Gaetano Lettieri (“I fondamenti della politica cristiana, da Paolo ad Agostino” il 12 settembre), Marina Benedetti (“La Chiesa dell'inquisizione e la nascita dello Stato moderno” il 13 settembre), Giovanni Maria Vian (“La dottrina sociale della Chiesa, da Leone XIII a Leone XIV” il 14 settembre).
Lo spettacolo di sabato 13 e la rassegnsa di cinema all’aperto
Sabato 13 settembre alle 21.00 in Auditorium M9 (non più al Toniolo come inizialmente programmato) andrà in scena lo spettacolo “Duo di canti e racconti lagunari”: un viaggio magico accompagnati dalla voce e dalla capacità narrativa di Alberto Toso Fei e Giovanni Dell'Olivo, e dalla musica di Serena Catullo e Alvise Seggi. Un’occasione unica per immergersi nella bellezza senza tempo di Venezia, grazie anche alla partecipazione straordinaria di RI-PRESE e i suoi eccezionali filmati storici di Venezia.
E sempre dopo il tramonto, da mercoledì fino a sabato, il Festival offrirà ogni sera una proiezione cinematografica all’aperto, sul grande schermo in piazzetta Malipiero: la sezione “Andiamo al Cinema”, organizzata in collaborazione al Settore Cultura del Comune di Venezia, proporrà la visione gratuita di quattro film che offrono ulteriori spunti di riflessione sulle tematiche poste al centro di questo Festival.
I workshop
Come già nelle scorse edizioni, il Festival della Politica 2025 includerà nel suo programma un’offerta formativa specializzata e di alto livello, curata dai professionisti di YouTrend Strategies e offerta al pubblico in modo gratuito. I workshop rappresentano anche, grazie alla collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Veneto, un momento formativo che darà diritto ai partecipanti ai crediti professionali.
Quest’anno, durante le giornate del Festival, avranno luogo tre workshop, dal titolo “La comunicazione in tempo di guerra”, “Analisi delle dinamiche politiche sui media”, “Comunicazione e dati, fra certezze e abbagli”.
Gli incontri del “Fuori Festival”
Per il secondo anno consecutivo il Festival della Politica propone la sezione “Fuori Festival”: uno spazio libero offerto alle realtà del territorio (associazioni, gruppi di lavoro, università) per favorire la creazione di ulteriori momenti di sollecitazione culturale e confronto. Quest’anno gli incontri del “Fuori Festival” comprendono incontri a cura di Medici Senza Frontiere, Università Ca’ Foscari, Movimento Federalista Europeo, Associazione Esodo, Associazione Strade Democratiche, e presentazioni di libri con l’autore.
L’organizzazione del Festival
Anche quest’anno, il Festival della Politica ha chiamato a raccolta ragazze e ragazzi per coinvolgerli nelle attività organizzative e di orientamento al pubblico. Durante i giorni del Festival, alle volontarie e ai volontari sarà anche riservato un percorso formativo a loro dedicato: tre workshop condotti da curatori e ospiti del Festival, e dai responsabili della segreteria organizzativa della manifestazione.
In questa edizione, il Comitato scientifico del Festival della Politica e il direttore Nicola Pellicani hanno individuato un team di quattro curatori ospiti, coordinato da Sara Sanzi e del quale fanno parte anche Alessandro Aresu, Pietro Del Soldà, Marco Filoni.
Sara Sanzi, già co-curatrice della scorsa edizione del Festival insieme a Pietro Del Soldà, è autrice e conduttrice radiofonica attenta alle dinamiche evolutive della società italiana, in particolare per quanto concerne le generazioni più giovani. Ha curato la produzione e conduzione di importanti trasmissioni di Radio 3, come Expat, Tutta la Città ne Parla, Zarathustra, occupandosi anche dell’offerta podcast e multimediale della rete.
Alessandro Aresu è filosofo ed esperto di politiche pubbliche. Consigliere scientifico della rivista Limes, è stato consulente e consigliere della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Ministero degli Affari Esteri, dell’Agenzia Spaziale Italiana, nonché Capo Segreteria Tecnica del Ministero dell'Università e della Ricerca. È stato già co-curatore del Festival della Politica nel 2023.
Pietro Del Soldà è filosofo, giornalista, scrittore e autore. E’ una delle voci più note e seguite della radio. Autore storico di Rai Radio 3, conduce le trasmissioni Radio3Mondo e Tutta la Città ne Parla. Già docente universitario a Roma, Venezia e Urbino, ha pubblicato saggi di successo a cavallo tra filosofia e analisi sociale. Nel 2024 è stato co-curatore del Festival della Politica.
Marco Filoni è docente di filosofia politica alla Link Campus University di Roma e titolare del programma di ricerca Éclaireurs della Fondation Robert de Sorbon di Parigi. È stato responsabile del progetto Treccani Libri dell’Istituto della Enciclopedia Italiana. Consigliere scientifico di Limes, è inoltre membro del Consiglio Scientifico del Gramsci Centre for the Humanities dell’Università degli studi di San Marino e di diverse riviste e collane editoriali. Nel 2022, è stato co-curatore dell’Undicesima Edizione del Festival della Politica.
Claudio Fantuzzo e Lucrezia Di Giulio hanno curato l’organizzazione della rassegna e l’ufficio stampa. Comunicazione online e gestione del sito a cura di Mauro Richeldi e studio Mab21.
Il festival sul web: tra dirette e social network
Oltre a comunicare attraverso il sito ufficiale www.festivalpolitica.it (dove accanto a informazioni e anticipazioni è possibile trovare tutti i materiali delle precedenti edizioni) il Festival della Politica ogni anno si racconta e dialoga col pubblico sui principali social network.
Come sempre anticipazioni, approfondimenti e l’intero sviluppo della manifestazione potranno essere seguiti su Instagram e sulla pagina Facebook del Festival, e sul canale YouTube della Fondazione Gianni Pellicani. Quest’anno, a queste piattaforme si aggiunge un canale nuovissimo: il profilo TikTok del Festival della Politica.
Gli incontri principali del Festival della Politica, con la collaborazione di Venis, saranno trasmessi in diretta Facebook sulla pagina del Festival.
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