Italia padrone del tennis mondiale: la terza Davis di fila certifica un dominio storico

Il movimento azzurro è al vertice con otto top-100, la vittoria senza Sinner e Musetti, un ricambio generazionale d’élite e organizzazione impeccabile della Fitp. Boom di ascolti in tv e anche il settore femminile vola con la Billie Jean King Cup. Ora l’obiettivo è Roma 2026 e il Roland Garros di Sinner

Massimo Meroi

 

«Siamo i migliori del mondo». La sentenza è di Adriano Panatta, ed è confermata dai numeri che fanno dell’Italia oggi la potenza numero uno del tennis mondiale. Ventidue anni fa la Nazionale perdeva in Zimbabwe e toccava il punto più basso della sua storia retrocedendo in Serie C (il numero 1 era l’attuale capitano Filippo Volandri), oggi riusciamo a vincere la terza Coppa Davis di fila lasciando a casa Sinner e Musetti, ovvero il numero 2 e il numero 8 della classifica Atp.

Questo perché abbiamo otto giocatori nei primi cento. Abbiamo vinto la Davis ricorrendo solo ai due singolaristi Cobolli (nº22) e Berrettini (nº56), tenendo in panchina Sonego (nº39) e concedendoci il lusso di lasciare fuori il 26, Darderi, che al momento è più competitivo sulla terra che sul veloce. Non solo: guardando l’età dei giocatori, scopriamo che possiamo restare lassù a lungo. Solo Sonego ha già compiuto trent’anni, Berrettini ne ha uno in meno, tutti gli altri sono nati negli anni Duemila.

Abbiamo vinto la Davis per il terzo anno di fila (non accadeva dal 1972 con gli Stati Uniti) e abbiamo discrete possibilità di ripeterci il prossimo anno perché, da detentori del titolo siamo iscritti di diritto alle Finals Eight, perché ricorreranno i cinquant’anni della prima vittoria a Santiago del Cile e perché per almeno altri due anni la sede sarà ancora Bologna. Qui serve fare una riflessione sul lavoro svolto dalla Fitp che è riuscita a portare in Italia prima le Finals e poi la Coppa Davis. L’organizzazione è stata all’altezza, Binaghi sostiene che si può fare di meglio e state certi che il prossimo anno, tra l’altro in un palazzetto nuovo, manterrà la promessa.

Anche perché il tennis continua a fare ascolti record in tv: gli incontri Berrettini-Carreno Busta e Cobolli-Munar hanno avuto un ascolto complessivo di 3 milioni 637mila telespettatori pari al 24.5% di share. In particolare, i tre interminabili set tra Cobolli e Munar hanno registrato il 25.7% di share con 4 milioni 73mila telespettatori.

Siamo i migliori al mondo negli uomini, ma anche la squadra femminile non è da meno. Da due anni portiamo a casa anche la Billie Jean King Cup grazie alla numero 8 del mondo Jasmine Paolini e alle altre due singolariste, Lucia Bronzetti, nº 70, e Elisabetta Cocciaretto (nº 77) e soprattutto grazie al doppio composto da Jasmine e Sara Errani. Paolini nel 2025 ha vinto gli internazionali d’Italia e il presidente Binaghi non ha nascosto che uno degli obiettivi del 2026 sarebbe quello di alzare il trofeo al Foro Italico nel torneo maschile.

Sinner, che ieri è partito per una settimana di vacanze alle Maldive assieme a Zverev, avrà sicuramente preso nota. Nei piani del numero 2 al mondo lo scorso anno la priorità era Wimbledon, nell’anno che verrà tra gli obiettivi primari c’è quello di fare una grande stagione sulla terra rossa (e quindi Roma) e cercare di portare a casa il titolo del Roland Garros, l’unico Slam che manca nel già ricco palmares del campione azzurro.

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