La grande autocritica di Sinner
L’analisi dopo il ko con Alcaraz agli US Open e la perdita della vetta del ranking: «Devo uscire dalla mia comfort zone e imparare a essere meno prevedibile»

Chiamatela “La grande autocritica”. Dopo la sconfitta nella finale degli US Open per mano dello storico rivale Carlos Alcaraz che gli è costata anche il primo posto nella classifica Atp, Jannik Sinner è stato lucidissimo: «Sono stato molto prevedibile in campo, mentre lui ha cambiato il suo gioco. Non ho mai fatto un serve & volley, non ho usato molto la palla corta. Per affrontare Carlos devi uscire dalla tua comfort zone. Devo apportare qualche modifica: magari perderò qualche partita in più d’ora in poi, ma facendo dei cambiamenti per essere un giocatore più imprevedibile. Devo diventare un tennista migliore, alla fine è questo il mio obiettivo principale».
Chiaro il riferimento al suo modo di giocare più monocorde rispetto a quello dell’avversario e all’incapacità di trovare soluzioni al rovescio in back che lo ha spinto a giocare da sinistra il dritto a sventaglio che ha consentito all’avversario di infilarlo con il rovescio lungolinea sul lato che Jannik lasciava scoperto.
L’azzurro ha confermato che «fisicamente stavo abbastanza bene. C’erano due o tre cose in cui non erano lì dove volevo. Ripeto: sono stato troppo prevedibile».
Tornerà a lavorare sul campo dopo qualche giorno di vacanza con l’obiettivo di migliorare e riprendersi il primo posto nella classifica Atp anche se in realtà la sua priorità non è quella di essere il numero 1 ma vincere tornei. In questo 2025 Sinner ha vinto due Slam (Melbourne e Wimbledon) mentre il suo rivale oltre a Parigi e New York ha messo assieme tre tornei 1000 (Montecarlo, Roma e Cincinnati) e due 500 (Rotterdam e Queens).
Proprio questa continuità gli ha permesso di togliere lo scettro di numero 1 al Mondo a Sinner dopo 65 settimane (o 455 giorni se preferite). Lo spagnolo (che ha rinunciato alla Davis) ora è salito a 11.540 punti con un margine di 760 su Sinner. Da qui a fine 2025 Alcaraz dovrà difendere solo 950 punti, Sinner addirittura 2880.
Difficile immaginare di rivedere l’azzurro numero 1 entro la fine dell’anno. L’altoatesino disputerà i tornei di Pechino (mentre Alcaraz sarà di scena a Tokyo) e Shangai dove i due si ritroveranno, e si è iscritto anche all’Atp 500 di Vienna (20-26 ottobre). Per cercare di guadagnare punti Sinner ha a disposizione l’Atp 1000 di Parigi Bercy a cui lo scorso anno non partecipò per preparare al meglio le Finals di Torino.
Considerato che da febbraio ad aprile Jannik è stato fermo per squalifica potrebbe decidere di giocare qualche torneo in più in quest’ultima parte di anno, certo è che chi pensava che quei tre mesi di stop lo avrebbero avvantaggiato dal punto di vista atletico rispetto ad Alcaraz è stato clamorosamente smentito. Lo spagnolo ha alzato l’asticella e dopo la sconfitta di Wimbledon è migliorato in molti particolari, dal servizio al rovescio. Adesso che si trova a inseguire tocca a Jannik rispondere.
Del resto la risposta è il suo colpo migliore.
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