ItalVolley, le pagelle delle inarrestabili azzurre
Un Mondiale giocato su altissima intensità con il massimo dei voti per De Gennaro e Sylla, ma tutta la squadra ha girato alla grande

Invincibili, tenaci, resilienti, leggendarie. L'Italia della pallavolo femminile è campione del mondo per la seconda volta nella sua storia 23 anni dopo il titolo vinto in Germania e gli aggettivi non si contano. Le ragazze allenate da Julio Velasco dopo l'oro olimpico a Parigi nel 2024 e due Nations League ora salgono sul tetto del mondo battendo in una finale al cardiopalmo la Turchia dell'italiano Daniele Santarelli al quinto set.
"Questa vittoria mi ha dato emozioni maggiori rispetto all'Olimpiade - confessa Julio Velasco - perché questa è stata una competizione lunga, difficile, e piena di insidie. Per questo ha un sapore diverso e bellissimo. I mondiali, le Olimpiadi, due Nations League consecutive. Questa squadra è leggenda. È una grande emozione, sono orgoglioso di loro. È giusto che sia arrivata la vittoria".
Che chiude un cerchio, certo non un ciclo perché il tecnico ha ancora strada da fare con questo gruppo: "Hanno lavorato con grande dedizione e giocato con coraggio anche quando eravamo in difficoltà - ha sottolineato -. Questi sono valori che significano tanto. È una vittoria arrivata anche grazie al lavoro fuori dal campo. Aiutando a creare una mentalità che già c'era e che siamo riusciti a tirare fuori. Queste ragazze andavano solo aiutate a tirare fuori questi valori e ci siamo riusciti. Volevo ragazze autonome ed autorevoli ed ho un gruppo che ha fatto grandissime cose. Poi un pensiero al mio staff da quello medico a quello tecnico: uomini e donne eccezionali che hanno contribuito a questo trionfo".
Le pagelle
8 Cambi: entra e risolve le situazioni più difficili. Bella risorsa.
10 De Gennaro: immensa. Chiude la carriera in azzurro mettendo la ciliegina sulla torta. Inarrivabile.
8 Fersino: tira fuori il coniglio dal cilindro nel momento più delicato della finale. È già il presente della seconda linea azzurra.
9 Orro: mani d’oro. Torna a casa con due premi individuali che la proiettano nell’olimpo delle alzatrici.
9 Danesi: è la capitana di un gruppo che in questi due anni ha scritto la storia del volley azzurro. Con la sua pacatezza trascina la squadra ad una vittoria che mancava da troppi anni.
8 Nervini: paga un po’ la giovane età ma esce da quest’esperienza sapendo di aver dato il massimo. La aspetta un bel futuro.
10 Sylla: quando veste la maglia azzurra si trasforma in Superwoman. Energica, grintosa, esempio vivente di quanto crederci fino all’ultimo pallone faccia la differenza.
9 Egonu: è il volto di questa nazionale che sa entrare nei cuori delle persone e risalire dai momenti più difficili. Ribalta il passato, salendo con fierezza sul gradino più alto del podio.
9 Fahr: stinge i denti, con carattere e spirito di resilienza. Dopo aver giocato un torneo da protagonista, tira fuori i muri quando le azzurre ne hanno più bisogno.
Riproduzione riservata © il Nord Est