Margherita Panziera, tre ori europei, lascia il nuoto: «Ho odiato stare in acqua»
La campionessa di Montebelluna, regina dei 200 dorso e tre volte alle Olimpiadi, ha ufficializzato l’addio all’agonismo con un post su Instagram: «Ora sono più serena e ho ritrovato la passione per questo sport, sia come spettatrice che come allenatrice»

«Ero arrivata al punto di odiare allenarmi e odiare stare in acqua». Colpiscono le parole scelte su Instagram da Margherita Panziera per ufficializzare il ritiro (noto in realtà da un anno, la fine della carriera coincisa con Parigi 2024) e, soprattutto, raccontare la serenità ritrovata con la nuova vita da allenatrice.
La 30enne ex nuotatrice di Montebelluna, tre volte oro europeo dei 200 dorso e tre partecipazioni olimpiche, fa capire i tormenti con cui ha battagliato nell'ultima parte della carriera, quelle angosce descritte in passato da campioni di altre discipline (esempio: i demoni rivelati dall'ex tennista Andre Agassi).
Quell'arrivare a detestare la disciplina che ti ha fatto sognare dall'infanzia, permettendoti di raggiungere traguardi altissimi. Inevitabile tornare con la mente all'ultima stagione di Panziera, al pass per Parigi inseguito per mesi e acciuffato solo all'ultimo. «Come già in molti sanno ho deciso di mettere fine alla carriera come nuotatrice: non una scelta impulsiva, ma pensata e desiderata da molto tempo», il post dell'ex azzurra, «nonostante il nuoto mi abbia dato tanto, ero arrivata al punto di odiare allenarmi e odiare stare in acqua, ora sono più serena e ho ritrovato la passione per questo sport, sia come spettatrice che come allenatrice».
Poi riflette sul percorso, il trasloco a Roma all'Aniene e la presenza fissa nei grandi eventi. «Voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno accompagnata. Grazie a loro sono riuscita a raggiungere risultati di cui posso essere orgogliosa. Ho fatto esperienze che mi porterò nel cuore per sempre e altre che mi hanno fatta diventare una combattente e insegnato a rialzarmi».
Un'avventura in acqua segnata da giorni top, ma anche da cocenti delusioni. Come il quarto posto al Mondiale 2019. «Non vedo l’ora di iniziare la nuova vita. Auguro il meglio a tutti gli atleti della Nazionale e a quelli futuri, affinché il nuoto possa crescere e migliorare sempre di più».
Riproduzione riservata © il Nord Est