Il forum sull'AI tra innovazione, opportunità, rivoluzione e paure
L’iniziativa sull'intelligenza artificiale con esperti e studiosi organizzata da Ditedi, Comune di Tavagnacco, promossa da Nord Est Multimedia e curata da Post Eventi

Il mondo dell'impresa la utilizza già diffusamente. Quello della scuola deve districarsi tra gli usi impropri degli allievi. Lo spazio fa già i conti da anni con capacità computazionali mirabolanti. È l'intelligenza artificiale, bellezza.
Opportunità, rivoluzione, spauracchio per taluni, che temono i chat bot tanto quanto i nostri nonni erano spaventati dai computer. Per il secondo anno di fila a Tavagnacco l'Ai è messa sotto la lente d'ingrandimento, nella quattro-giorni di incontri, confronti e dialoghi che danno vita all'Ai Forum organizzato da Ditedi, Comune di Tavagnacco, promosso da Nord Est Multimedia e curato da Post Eventi.
Il debutto
La giornata d'apertura ha proposto un confronto articolato su diversi aspetti legati all'intelligenza artificiale — dalla ricerca scientifica alla geopolitica, passando per le applicazioni nei servizi pubblici digitali e nei sistemi educativi.
Tra i relatori della prima giornata Alessandra Poggiani, direttrice del Cineca, che ha approfondito il ruolo strategico dell'intelligenza artificiale nei processi di ricerca e nei servizi pubblici digitali; Amalia Ercoli Finzi, scienziata e pioniera dell'ingegneria aerospaziale; Gianluigi Rozza, coordinatore del mathLab della Sissa e Alessandro Aresu, analista geopolitico e consigliere scientifico di Limes, che ha presentato il volume Geopolitica dell'intelligenza artificiale.
«L'Intelligenza artificiale è come l'aria: entrerà ovunque e se qualcuno potrebbe cercare di chiudere la porta per impedirne l'ingresso, resterà asfissiato: l'Ia è già ovunque ed è ineluttabile», è la metafora che l'assessore regionale al Patrimonio e servizi informativi Sebastiano Callari ha usato per introdurre il tema dell'Intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione, portando i saluti della Regione.
Dopo aver sostenuto come l'Ia possa diventare un «alleato prezioso per rafforzare il legame tra sistema scientifico e tessuto economico-produttivo regionale», l'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli, ha definito la regione come «territorio della conoscenza e dell'innovazione», ricordandone il coinvolgimento nel progetto transfrontaliero della Hydrogen Valley, l'eccellenza delle Università e dei centri di ricerca, oltre al valore dei progetti sull'intelligenza e sulla digitalizzazione che “rafforzano la competitività delle imprese e formano le nuove generazioni» .
Il supercalcolo
Innovazione digitale, supercalcolo e intelligenza artificiale: tre pilastri che disegnano il futuro della conoscenza. Se n'è parlato nell'incontro “Umanesimo e algoritmi: opportunità e dilemmi del supercalcolo”, con Alessandra Poggiani, direttrice del Consorzio universitario italiano di supercalcolo e innovazione digitale, in dialogo con il giornalista del gruppo Nem Simone Narduzzi.
Poggiani ha illustrato il ruolo del Cineca come «motore della trasformazione digitale di università e centri di ricerca. Il consorzio accelera lo sviluppo scientifico e sostiene la crescita del Paese grazie a infrastrutture d'eccellenza come Leonardo, supercomputer italiano oggi nono al mondo per potenza.
La metà della sua capacità è destinata gratuitamente alla comunità scientifica nazionale, l'altra alla rete europea, in un'ottica di cooperazione continentale». Il supercalcolo, ha spiegato, «sta uscendo dall'ambito accademico per entrare nelle imprese: simulazioni per trivellazioni, fisica dei materiali, analisi strutturale che riduzione tempi, costi e rischi. Tuttavia, la piccola-media dimensione delle aziende italiane ne limita ancora l'adozione.
Entro il 2026 arriverà un nuovo supercomputer, quattro volte più potente di Leonardo, segno di crescita tecnologica ed economica». L'Italia non è indietro sul piano infrastrutturale, ma resta il nodo della formazione: «Scuole e università faticano a preparare figure capaci di gestire queste tecnologie». La sfida è anche culturale: saperle governare, comprendendone limiti e potenzialità. Sul fronte etico, la direttrice ha richiamato l'attenzione sul potere concentrato e sulla necessità di modelli inclusivi».
Gli altri appuntamenti
Cuore del weekend sarà l'Hackathon “Città Generative – Soluzioni di AI generativa per le città del futuro”, ospitato nella Sala Feruglio del Municipio di Tavagnacco, con studenti, professionisti e innovatori impegnati nello sviluppo di progetti che mettono la tecnologia al servizio delle comunità.
La mattinata di sabato si aprirà al Teatro Immersivo Maurensig con l'incontro “Intelligenza artificiale e salute: prospettive di ricerca e di impatto sui cittadini”, a cura dell'Università di Udine e moderato da Alberto Policriti. In contemporanea, nella Biblioteca comunale “Walter Ceschia”, Massimo Toniato presenterà il volume AI Killed the Video Star (Post Editori), in dialogo con Edoardo Di Salvo. Tra gli appuntamenti di rilievo della tarda mattinata, la presentazione de La fortezza automatica (Bollati Boringhieri) con l'autore Fabio Chiusi, in dialogo con Antonio Bacci del Messaggero Veneto.
Nel pomeriggio, Gabriele Giacomini e Luca Taddio discuteranno con il vicedirettore del gruppo Nem Paolo Mosanghini del libro Il trilemma della libertà (La Nave di Teseo), riflettendo su politica, libertà e mondi digitali. A partire dalle 16.30, Cristiano Boscato presenterà Era, Ora.
Intelligenza aumentata, lavoro vivo (Post Editori), dialogando con Chiara Dalmasso e con il saluto di Massimo Buiatti (AcegasApsAmga). La giornata si chiuderà con l’incontro “Quando l’Ai entra in classe”, in cui lo scrittore Enrico Galiano si confronterà con Martina Delpiccolo sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella didattica e nella relazione educativa.
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