Minori maltrattati in ambito familiare: a Nord Est casi aumentati del 63% in un anno

In Friuli Venezia Giulia crescita doppia rispetto al Veneto. Preoccupa l’incremento sul territorio della pedopornografia

Giovanna Pastega

Sono stati 585 nel 2024 i reati commessi a danno di minori in Veneto, in aumento del 5% rispetto al 2023. Un andamento leggermente superiore alla media nazionale che ha registrato 7.204 reati con vittime minori con un incremento del 4%. A colpire in Veneto è soprattutto la crescita dei maltrattamenti in famiglia che registrano un + 31 %, superata però di gran lunga dal Friuli Venezia Giulia che nel 2024 ha registrato per i reati intrafamiliari a danno di minori un + 63%.

Sono i dati elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, resi noti dalla Fondazione “Terre des Hommes” in occasione della presentazione del “Dossier indifesa: la condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo” 2025 per la Giornata internazionale delle bambine che si celebra proprio oggi 11 ottobre.

«Per la prima volta – spiega Paolo Ferrara, Direttore Generale di Terre des Hommes - è stata superata in Italia la cifra record di 7.000 reati a danno di minori, con 252 casi in più rispetto al 2023. Noi stiamo monitorando i dati da quasi 15 anni: su base decennale l’aumento è molto più marcato, +35%.

A colpire - continua Ferrara - è soprattutto l’aumento di reati connessi al digitale come la pornografia minorile e la detenzione di materiale pedopornografico, che rispettivamente hanno registrato un aumento su base annua del 63% e del 36%, segno che la rete è sempre più un luogo a rischio per i più giovani».

Se il Veneto per questo tipo di reati è in controtendenza rispetto alla consistente crescita nazionale, registrando un netto calo, a stupire è il Friuli Venezia Giulia con un aumento dei casi del doppio e addirittura del triplo. Da segnalare poi in Trentino Alto Adige un incremento, comune a molte regioni del nord, del reato di abuso di mezzi di correzione o di disciplina, ma soprattutto di casi di abbandono di persone minori o incapaci (+130%).

Ma che fotografia si evince del Nordest rispetto ai reati che vedono vittime i minori? «Un quadro abbastanza in linea con i dati nazionali - spiega Paolo Ferrara - con aumenti però più marcati dei maltrattamenti in famiglia, forse frutto di retaggi patriarcali ancora persistenti, ma soprattutto di una crescente fragilità delle famiglie».

Dai dati divulgati si conferma come le bambine e le ragazze siano le principali vittime: ben il 63%.

Se per la prima volta nel 2024 i casi di violenza sessuale a livello nazionale non hanno avuto aumenti, pur restando quelli con più casi tra i reati a sfondo sessuale, quando si confrontano i numeri di oggi con quelli di 10 anni fa si vede come le violenze sessuali aggravate siano aumentate del 75%, forse anche per un maggior coraggio a denunciare. Qui però la sproporzione tra i generi si fa ancora più netta con punte dell’88% di vittime femminili.

«Da segnalare poi - sottolinea Ferrara - l’inconsueto balzo nel 2024 degli omicidi volontari. Dopo anni di costante diminuzione di casi, in coerenza con il calo generale degli omicidi nel nostro paese, lo scorso anno si è arrivati a 21 casi, con un aumento del 75%. Solo il Veneto ne ha registrati tre. È un dato che desta molta apprensione».

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